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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Tyketto - Live from Milan
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09/10/2017
( 2209 letture )
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I Tyketto sono uno di quei gruppi legittimati a chiedere un robusto risarcimento alla sorte: attivi da oltre trent'anni, hanno tuttavia sofferto vari cambi di line-up e, soprattutto, sono stati quasi distrutti dagli anni novanta, durissimi per chi come loro ha provato a tenere alta la bandiera dell'hard rock melodico. Per fortuna, la Frontiers Records si è ricordata di loro e li ha letteralmente “resuscitati negli ultimi anni, consentendo loro di pubblicare due album, fra cui il discreto Reach e di tornare finalmente a far sentire appieno la loro voce e la loro musica.
Per battere il ferro finché è caldo, ecco che l'etichetta tricolore dà ai nostri la possibilità di far ascoltare ai fan un live del gruppo di Danny Vaughn, registrato a Milano nel corso della quarta edizione del Frontiers Festival, lo show messo in piedi sempre dall'etichetta con i propri gruppi e che sta riscuotendo sempre più consensi. Con una mossa che ultimamente molte band stanno portando avanti, anche i Tyketto decidono di omaggiare per intero un loro storico album eseguendolo per intero: il prescelto non può che essere il primogenito Don't Come Easy, una perla nascosta di hard rock direttamente dal 1991, con la particolarità di essere eseguito dall'ultima alla prima canzone: la prima traccia è pertanto la conclusiva, melodica Sail Away, che gode di un eccellente lavoro combinato chitarra/basso, che scalda subito a dovere l'atmosfera in attesa dell'entrata in scena dell'ugola di Vaughn, da sempre il cardine del sound caldo della band newyorkese. Più scanzonate Strip Me Down e Nothing But Love, veri e propri esempi di quello che un tempo fu definito, con un certo disprezzo, “hair metal”: durante la seconda traccia, nella quale va nuovamente rimarcato il lavoro di Chris Green alla chitarra, il frontman fa in modo di caricare il pubblico durante i cori del brano, ricevendo una risposta forse non entusiasta, ma comunque convinta dal pubblico meneghino. Una chitarra acustica fa da intro per la bellissima Walk on Fire, una delle canzoni migliori di Don't Come Easy, nonché una delle più coinvolgenti. L'album, del resto, come già detto è una piccola perla e, seppur non sia comparabile ai grandi capolavori del genere, resta un lavoro ampiamente meritevole di una riscoperta. Durante Lay Your Body Down il singer rivolge un appello agli spettatori affinché “non guardino tutto lo show sui propri fottuti telefoni”, per poi offrir loro in cambio una delle migliori prestazioni della serata. Si torna alla melodia ed agli accendini accesi con Standing Alone, ballad gradevole e ben congegnata, prima che le chitarre tornino a tesser trame più elaborate sulla bella e vivace Seasons. Una delle tracce che maggiormente profumano di ruggenti anni 80, nonché una di quelle accolte con maggior calore, è Burning Ground, sulla quale le tastiere di Ged Rylands forniscono un apporto importantissimo e spesso sottovalutato; l'omaggio della band al proprio primo pargolo viene completato da Wings e Forever Young, altra hit storica accolta con applausi a scena aperta dal pubblico ed indubbiamente una delle migliori mai uscite dalla penna dei newyorkesi. Resta a questo punto spazio per due tracce ed i nostri decidono di suonare Rescue Me, tratta dal secondo album Strength in Numbers del 1994 e Reach, title-track dell'ultimo lavoro. Due discrete canzoni che chiudono in maniera impeccabile uno show coinvolgente e ben eseguito.
Non siamo alle prese con un live destinato a rivoluzionare la storia del rock, ma le canzoni funzionano e la band mostra di essere davvero nel pieno di una seconda giovinezza. Se siete già fan dei Tyketto, allora il live vi restituirà l'immagine di una band ancora in forma nonostante i tanti anni sulle spalle; se invece siete ancora a digiuno della loro proposta musicale, allora potreste scoprire un gruppo che, pur non avendo mai raggiunto livelli stratosferici, può costituire una gradevolissima scoperta.
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5
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Ricordo con piacere la serata del Frontiers Rock Fest, band da applausi e un Danny Vaughn strepitoso (e non sono proprio un grande fan della band). Sentire certe hit storiche come Wings e la maestosa Forever Young fa un certo effetto, questo live mi fa ricordare quei bei momenti. |
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4
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Ricordo con piacere la serata del Frontiers Rock Fest, band da applausi e un Danny Vaughn strepitoso (e non sono proprio un grande fan della band). Sentire certe hit storiche come Wings e la maestosa Forever Young fa un certo effetto, questo live mi fa ricordare quei bei momenti. |
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3
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Grandi............questa è l' America che vogliamo, AOR, cabrio e belle fighe,,,,,,,,,, agli altri la musica tetra e oscura!!!!!!!!!!!!!!!!! NOI col cazzo |
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2
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Purtroppo uscirono propio nel momento sbagliato |
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@Barry, i tyketto sono un grande gruppo di hair metal . È vero, tanti usavano ( e usano ) il termine hair metal in modo dispregiativo, per me era ( è ) un vanto. Don't come easy era ( ed è ) un grande album. È stata un' ottima idea quella di riproporre in sede live il sopracitato disco. Comunque negli eighties primissimi 90 l' hair metal è stato un movimento musicale che è riuscito a far conoscere un certo tipo di musica alle masse e non mi sembra cosa da poco. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Introduction 2. Sail Away 3. Strip Me Down 4. Nothing But Love 5. Walk On Fire 6. Lay Your Body Down 7. Standing Alone 8. Seasons 9. Burning Down Inside 10. Wings 11. Forever Young 12. Rescue Me 13. Reach
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Line Up
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Danny Vaughn (Voce) Chris Green (Chitarra, Cori) Ged Rylands (Tastiere, Cori) Chris Childs (Basso, Cori) Michael Clayton Arbeeny (Batteria, Percussioni, Cori)
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RECENSIONI |
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