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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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( 2634 letture )
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Non so….. non c’è niente che davvero non vada in questo lavoro dei Teutonici Deadlock, che anzi, tentano anche di ammodernare il loro sound, introducendo un maggiore uso di Synth, programming, e ufficializzando dopo circa sei anni di fattiva collaborazione , l’entrata nella band della vocalist Sabine Weniger. I connotati fondamentali della loro proposta musicale - fatti di Death, melodic Death, alternanza growls/female clean nel cantato, elementi thrash e melodici veri e propri – ci sono tutti, ed inoltre si tratta anche di un disco ben prodotto, (Jacob Hansen), ma semplicemente una volta finito non fa scattare la voglia immediata di essere risentito, in sintesi non fa entusiasmare. Si tratta dunque di un lavoro formalmente inappuntabile, contenente più di un buon pezzo, (Where all shall breed, Code of Honor, Crown of Creation, To Where the skies are Blue), miscelato in maniera professionale, utilizzando tutti gli ingredienti che le tendenze e la tecnologia mettono a disposizione per confezionare un buon prodotto, ma gli manca quel quid indispensabile per considerarlo un CD da comprare assolutamente. Discreto il lavoro di ugola da parte di Sabine, forse non adeguatamente bilanciato da un altrettanto valido growl da parte di Johannes Prem, precisa la rocciosa sezione ritmica+asce Reichl/Rymen/Graf/Huschka, misurati synth e samples, bene eseguiti i pezzi tutti abbastanza eterogenei nel loro insieme. Non mancano nemmeno potenziali hit da classifica, anche se probabilmente in questa ottica e nonostante il video sia stato ricavato da “Code of Honor”, il pezzo più “spinto” dalle radio sarà la melodicissima “To where the skies are blue”. Convincenti sicuramente alcuni passaggi più oscuramente sinfonici alla Dimmu Borgir, che completano un lavoro probabilmente migliore rispetto ai precedenti, ma ripeto, non mi prende appieno. Quello che manca è forse semplicemente la personalità, o forse quei due/tre pezzi in grado di trainare l’album oltre la inappuntabilità formale, fatto sta che, come detto, ogni volta che lo ascolto deve passare un po’ di tempo perché ritorni a girare nel mio lettore, ed anche così è sempre perché sono io a voler provare se un nuovo ascolto aggiunge qualcosa alla valutazione, e non perché “Wolves” mi richiama all’ascolto. E’ una band valida, ma deve ancora aggiungere qualcosa al songwriting per convincermi
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2
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Molto belli i pezzi e la voce di SABINE WENIGER...anche i tempi del growl sono corretti, anke se il growl del cantante (Johannes Prem) è molto 'sporco' non sò se l'effetto è voluto o meno. Comunque è un cd da ascoltare e riascolare |
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1
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La voce femminile(stupenda) è rovinata se viene affiancata ad 1 growl cosi brutto come quello dell'altro cantante. Voto:60 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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World Domination We All Shall Bleed Code Of Honor Losers’ Ballet Dark Cell Crown Of Creation End Begins As Words To Bullets Praeludium II Bloodpact To Where The Skies Are Blue
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Line Up
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Sabine Weniger – Female vocals-synth Johannes Prem – Vocals Sebastian Reichl - Guitar Gert Rymen - Guitar Thomas Huschka - Bass Tobias Graf - Drums
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RECENSIONI |
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