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Lacrimosa - Fassade
18/11/2017
( 1592 letture )
Sono passati esattamente dieci anni dalla pubblicazione del debut album Angst, quando Tilo Wolff e Anne Nurmi, l'inconfondibile duo tedesco Lacrimosa, decide di festeggiare tale anniversario componendo uno degli album più riusciti della loro discografia, per alcuni il migliore.
La cornice è sempre un intreccio di libertà espressiva e autonomia totale concessa dai servizi della personale etichetta Hall of Sermon, anch'essa fondata dieci anni prima. Neanche gli elementi identificativi del sound cambiano, troviamo quindi tra pentagramma e testi tutti i fattori che continuano a far amare le particolari atmosfere del duo a molti, a farle odiare da altrettanti. Ancora una volta la tetraggine delle sfolgoranti luci di scena su di un palcoscenico vuoto di un altro tempo sembra il laboratorio sul quale ogni misteriosa composizione prende forma.
Fassade si compone così di tre Sätze (movimenti) riprendenti sporadicamente il tema dell'amore tra uomo e donna sviluppato nel precedente Elodia, ma concentrandosi piuttosto sulla solitudine dell'uomo sopraffatto dai rigidi schemi di pensiero della società attuale, che lo limitano nella personalità e nell'espressione dei sentimenti. Detto questo il bell'artwork di copertina diventa quindi un sinistro riferimento all'esaltazione del consumo e dell'apparenza, ma la lunghezza delle liriche e dei brani, nonché i loro contenuti, propongono un disco che è tutt'altro che “superficialmente consumabile”.

Fassade - 1. Satz attacca come solo la solennità della Deutsches Filmorchester Babelsberg può fare, che incalzata nei suoi quasi dieci minuti dalla Rosenberg Ensemble, va a creare una massa musicale davvero imponente e trionfale. In questa ampia sostanza sonora -quasi la si può toccare- entra la voce di Tilo stridente e tagliente, che da qui in avanti sguainerà le molte frecce al proprio arco: una prestazione ineccepibile. Passiamo oltre con Der Morgen Danach, un must delle esibizioni live: il brano scorre a ritmo sostenuto. Breve e dal ritornello serrato acquisisce scioltezza senza rinunciare a violini e inserimenti corali pensati tanto bene da non cadere nella sensazione di “troppo” in cui molti gruppi spesso sconfinano. Senses rinuncia completamente ai fasti orchestrali di cui sopra puntando invece tutto sul minimalismo dei synth e della leggera voce di Anne, autrice di testo e musica, integrati in corso di brano dalla strumentazione metal e da un dilatante effetto eco. Il pezzo è una molto buona e suggestiva prestazione dell'artista, che caratterizza il duo per tinte eteree ed evanescenti, mantenendo sempre un suo presentimento oscuro. Liebesspiel pareggia poi Der Morgen Danach per facilità d'ascolto. Ricami e minuziosità vengono sacrificati sull'altare di una maggiore spontaneità, anche del testo, breve anzi banale, i toni scendono ad una dimensione nettamente più fisica e sensuale. La voce di Tilo si fa raschiante così come le chitarre, che ora prevalgono sul resto. Solo un'asprigna melodia di oboe spezza l'ardore di tutto questo, trasportandolo su un'altra dimensione temporale. Da Stumme Worte l'orchestralità classica riprende il sopravvento e continua fino a venire meno con Fassade – 3. Satz. Le trombe tacciono, i violini smettono e le voci si alleggeriscono. Il finale riprende i primi secondi dell'opening track, e conclude smorzandosi d'improvviso.

In quell'ormai lontano 2001 i Lacrimosa pubblicarono uno dei loro album meglio riusciti, grazie alla creazione di una dimensione sonora che univa ricerca stilistica ad una buona fruibilità. Nonostante si tratti di brani lunghi e non easy listening, tutti divampano e si spengono con grande disinvoltura, non arrivando a “pesare” nelle orecchie dell'ascoltatore. Il duo non ribaltò le sue fondamenta, ma le riconfermò, migliorando uno stile personale e ben pensato che rimane tutt'oggi inconfondibile, piaccia o no.



VOTO RECENSORE
84
VOTO LETTORI
45 su 1 voti [ VOTA]
Ivo
Lunedì 20 Novembre 2017, 7.52.43
4
Concordo con Tevildo75: gli album da Stille a Lichtgestalt sono dei capolavori. Equilibrio perfetto tra parte metal e partiture sinfoniche. Melodie che rimangono impresse al primo ascolto, cosa che purtroppo negli ultimi lavori è venuta a mancare in maniera sensibile. Comunque sono sempre tra i migliori.
Tevildo75
Domenica 19 Novembre 2017, 19.00.20
3
Da Stille fino a Lichtgestalt i Lacrimosa hanno fatto degli album davvero , clamorosi. Fassade ricalca la strada tracciata da Elodia dove il contrasto tra la parte metal e quella sinfonica si fa più marcata.
Galilee
Domenica 19 Novembre 2017, 14.57.42
2
Adoro la band in questione ma questo non ce l'ho.
Hamby
Sabato 18 Novembre 2017, 14.19.38
1
Il gothic come lo suonano i Katatonia e i Sentenced mi piace, ma questi riescono soltanto a farmi vomitare fin dalle prime "note"
INFORMAZIONI
2001
Hall of Sermon
Gothic
Tracklist
1. Fassade - 1. Satz
2. Der Morgen Danach
3. Senses
4. Warum So Tief
5. Fassade - 2. Satz
6. Liebesspiel
7. Stumme Worte
8. Fassade - 3. Satz
Line Up
Tilo Wolff (Voce, Piano)
Anne Nurmi (Voce, Tastiera)
 
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