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Signs of the Swarm - The Disfigurement of Existence
14/12/2017
( 2573 letture )
Ad appena un anno dalla pubblicazione del proprio debutto Sensless Order, i Signs of the Swarm tornano repentinamente sulla scena deathcore, forti soprattutto del successo conseguito proprio attraverso questa primissima uscita. Il nuovo disco, dal nome The Disfigurement of Existence, è stato pubblicato attraverso l’apporto della casa discografica Unique Leader Record, sempre pronta a intercettare band con una visione moderna del metal estremo.

The Disfigurement of Existence è un disco che si lascia descrivere senza dilungarsi troppo. La tracklist presentata dalla band è serratissima, senza importanti cambiamenti di rotta e senza una ricercatezza peculiare del suono. La proposta musicale dei Signs of the Swarm è un deathcore perfettamente con le pubblicazioni di questo 2017; suoni serratissimi, riff di chitarra rapidi e violenti e esplosivi e distruttivi breakdown che si ispirano tanto alla variante slam portata alla ribalta da gruppi come Vulvodynia, Within Destruction e Infant Annihilator. Ciò che rende realmente interessante questo disco è, in fin dei conti, la prestazione vocale del cantante Cj McCreery, protagonista assoluto dell’intero disco; la prestazione del singer statunitense è sopra le linee, dimostrando grande abilità nel passare dal growl più profondo e viscerale, a screaming lancinanti e taglienti; una prestazione di livello e in grado di alzare le quotazioni di un disco che, in assenza di una performance di questo calibro, avrebbe sicuramente sofferto. Le canzoni nel loro complesso sono tutte discrete; la prestazione costante della band permette a questa di non prendersi rischi o sbilanciarsi troppo verso altri lidi musicali; talvolta, ad emergere, e qualche sporadico episodio melodico (come nella traccia strumentale Final Phase e le successive Guided into Serenity e Nightcrawler’s ). Non ci sono pezzi che impressionano o si distinguono particolarmente, e questo naturalmente è un punto a sfavore della band, che dimostra di avere comunque i mezzi tecnici per produrre qualcosa di qualità; le canzoni si districano fra riff buoni, ma talvolta fin troppo scolastici e i soliti break down un po’ ripetitivi e talvolta utilizzati come mero riempitivo.

In conclusione, il debutto dei Signs of the Swarm, nel roster della Unique Leader Records può considerarsi discreto e tutto sommato positivo. Ci sono ancora importanti discrepanze da curare, per quanto riguarda la qualità complessiva della proposta musicale che andrebbe maggiormente curata,, affinché la band non finisca nell’anonimato come tante altre band.
Le basi per fare qualcosa di buono ci sono e sicuramente le corde vocali di CJ McCreery sono un attimo punto di partenza.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
80.6 su 5 voti [ VOTA]
io_sono_io_problemi?
Giovedì 16 Marzo 2023, 17.22.10
2
Forse un po\' prolisso, ma è forse anche questo parte dell\'intenzione della band. Cj McCarey fa una delle sue migliori prove. Ogni canzone, presa singolarmente è eccellente. Voto: 85
Acasualdjentleman
Venerdì 15 Dicembre 2017, 20.26.31
1
il loro debutto non mi aveva entusiasmato, l'ho trovato noioso, con questo sono migliorati molto.
INFORMAZIONI
2017
Unique Leader Records
Death Core
Tracklist
1. Cesspool of Ignorance
2. Failed Breed
3. Coward Deathbed
4. Lifeless Visitors
5. Final Phase
6. Guided into Serenity
7. Nightcrawler’s
8. Descending into Despair
9. Embedded in Fear
10. Misery from Demoralization
Line Up
CJ McCreery (Voce)
Cory Smarsh (Chitarra)
Jacob Toy (Chitarra)
Bobby Crow (Basso)
Jimmy Pino (Batteria)
 
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