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I, Forlorn - My Kingdom Eclipsed
21/12/2017
( 1269 letture )
Dietro l'alias I, unico regista a muovere le sorti degli I, Forlorn, scopriamo la figura del giovane olandese Jurre Timmer, musicista già attivo sempre nell'ambito dell'autoproduzione con l'altra sua one man band Algos e ben più noto nel ruolo di session vocalist per i nostrani Il Vuoto nell'album Weakness. Completando inoltre il giro di ricognizione nella carriera di questo lupo solitario, notiamo che, nonostante la continuità e la consistenza delle release pubblicate, egli non sia mai stato affiancato da una label e dunque, in ultima analisi, non stupisce il fatto che anche il debutto in questa nuova veste, intitolato My Kingdom Eclipsed, possa essere ricondotto sempre allo stesso ambito di “artigianalità artistica”.

Che queste siano opzioni volute o meno rimane un mistero, certo è invece che questo primo lavoro con tale moniker dipinge un quadro in cui si mettono in evidenza due contrasti netti, precisamente a livello del songwriting e della produzione. Partendo dalla nota più dolente, per fortuna rappresentata dal secondo parametro (che risulta meno incisivo, ai fini della delineazione delle sorti del platter, in sede di consuntivo), troviamo in effetti una gestazione dei suoni piuttosto amatoriale soprattutto nel comparto della batteria che, acquisendo delle connotazioni artefatte (queste si mettono particolarmente in evidenza in due frangenti delle tracce House of Glass e nella titletrack, quando si sconfina nelle lande black) finisce per slegarsi dal contesto, non riuscendo di conseguenza a valorizzare il restante layer degli strumenti che dal canto suo, tutto sommato, riesce a galleggiare su ordini dignitosi. Ed è un vero peccato perché con un mixing e mastering adeguato il nostro Jurre avrebbe certamente ottimizzato le sue ormai rodate qualità di scrittore. Il doom/death dei suoi I, Forlorn rappresenta infatti un autentico tuffo nelle atmosfere dei primi Novanta, a contatto con le quali, sia pur conseguentemente risultandone debitore, Timmer evita di scadere nella derivatività fine a se stessa, dipingendo peraltro otto grigie tarsìe legate da un fil rouge di malinconia e “bittersweet” e contrassegnando il proprio flusso compositivo di una certa organicità, eretta su ritmi flemmatici, concatenazioni di accordi decadenti a cui si affiancano delle semplici ma raffinate melodie di piano e/o chitarra, a cui si intercalano coerentemente delle linee vocali definite da un timbro aspro al confine tra l'approccio death ed il black (giusto per dare un'idea le possiamo inquadrare come un incrocio tra la voce di Shagrath e quella di Ville Viljanen dei Mors Principium Est). Fra tutti gli episodi di My Kingdom Eclipsed appare doveroso infine citare la suggestive armonie racchiuse in The Fragile Beast, traccia che più di tutte è in grado di raffigurare la maturità compositiva e l'apice espressivo raggiunto da questo ragazzo.

Detto questo risulta indubbio che il mastermind di I, Forlorn sia riuscito ad impacchettare una prova di tutto rispetto penalizzata tuttavia da una produzione non all'altezza di quanto servitoci nel piatto a livello di contenuti. Proprio per via di queste considerazioni, il semplice ricorso ad una media puramente aritmetica dei voti che tenesse conto della resa del songwriting (70) e della produzione (non più di 50), non riuscirebbe a conferire pienamente giustizia a questo lavoro.
In virtù di queste ultime considerazioni, ci permettiamo di evidenziare che sarebbe un'ennesima fatica sprecata orientare ancora una volta le proprie produzioni seguendo la stessa linea che ha ormai inequivocabilmente e in più occasioni dimostrato di annacquare un talento ormai evidente. Il momento per compiere un ulteriore salto qualitativo è ormai giunto ed auguriamo a Jurre Timmer di trovare presto un'etichetta che lo appoggi e lo sproni ad innalzare l'asticella, nel proseguimento del cammino con i suoi I, Forlorn.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2017
Autoprodotto
Death / Doom
Tracklist
1. Behind the Sun
2. House of Glass
3. My Kingdom Eclipsed
4. Hysteria
5. Spiral's End
6. Through Her Eyes
7. The Fragile Beast
8. Embers
Line Up
I (Voce, Tutti gli strumenti)
 
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