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21/03/24
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Black Sabbath - The Dio Years
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( 11574 letture )
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Per il sottoscritto i Black Sabbath sono sempre stati un gruppo immenso, in tutte le sue incarnazioni: dalla prima mitica formazione che negli anni settanta ha fatto il bello e il cattivo tempo nel mondo della musica dura con Ozzy Osbourne dietro al microfono, sino alla line-up che con Tony Martin ha chiuso la saga discografica nel 1995 con il bistrattato Forbidden, passando per gli anni ottanta e gli avvicendamenti dei vari Ronnie James Dio, Ian Gillan e Glenn Hughes, la band di Aston non ha mai smesso di produrre album straordinari.
A dispetto di tutti coloro che continuano adindicare il mark (termine di purpleiana memoria) 1970-78 come unico degno di essere preso in considerazione, album da brividi come Heaven And Hell, Headless Cross o Seventh Star stanno lì a dimostrare la grandezza e la tenacia di una vera e propria leggenda dell'heavy metal.
La recente notizia della reunion di Tony Iommi, Ronnie James Dio, Geezer Butler e Vinny Appice sotto il moniker Heaven & Hell (scelta viziata dalle solite beghe contrattuali) per un tour mondiale, ha scosso gli animi e acceso le fantasie di migliaia di fans sparsi per il globo, pronti a celebrare il ritorno sulle scene di questi quattro mostri sacri, anche se solo sul palco.
Quale miglior modo per suggellare il lieto evento di una bella raccolta antologica? Neanche il tempo di pensarci ed ecco che The Dio Years è sugli scaffali. Il dischetto racchiude il meglio della produzione dei Black Sabbath col folletto italo-americano al microfono (a dire vero si sente la mancanza di due pezzi da novanta come Sign of The Southern Cross e Computer God, ma non si può avere tutto dalla vita).
Tredici canzoni che pescano dal monumentale Heaven And Hell, il suo altrettanto grande successore Mob Rules e il monolitico Dehumanizer, arrivato undici anni dopo. In più abbiamo tre songs nuove di zecca scritte per l'occasione. Non mi sembra il caso di soffermarmi su pezzi che dovrebbero conoscere anche i sassi, e se nomi altisonanti come Neon Knights, Children of The Sea, Die Young o TV Crimes non vi dicono niente, significa che avete sbagliato sito. In questo caso un bel cappello con le orecchie d'asino ed un immediato acquisto (almeno) di questa raccolta possono parzialmente rimediare alla grave mancanza. Per tutti gli altri, l'unico motivo di interesse di questo cd sono i tre pezzi nuovi.
The Devil Cried, Shadow of The Wind ed Ear in the Wall sono, come ci si potrebbe aspettare, tre ottime canzoni da collocare in pieno periodo Dehumanizer, forti di riff granitici e pesanti come il mondo, caratterizzate da un incedere solenne e monolitico, che si impenna nella conclusiva Ear in The Wall. La prestazione dei musicisti è entusiasmante ed ispirata, in particolare il legame tra la chitarra del mancino Iommi e la voce di un Dio che a sessantacinque anni suonati si presenta in forma smagliante, come sempre è forte come l'acciaio e lascia ad interrogarsi cosa potrebbe essere se questi due grandi artisti proseguissero assieme quello che rimane della loro carriera (brutto da dire, ma l'età avanza per tutti).
Impossibile dare un voto a un'opera del genere, nata chiaramente per portare pecunia alla corte dei novelli Heaven and Hell come sostegno al loro tour, ma per i nostalgici e per chi tra le nuove leve abbia voglia di studiarsi un bel pezzo di storia, The Dio Years rappresenta un acquisto azzeccato.
Rimedio infine alla mancanza del numeretto in calce alla recensione con una suggestiva frase che troneggia all'interno del booklet: they sold their souls for rock n' roll, but the devil has a nasty habit of taking things back.
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15
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Ottimo per un lungo viaggio in macchina. Ma le inedite non sono nulla di che. Quasi rovinano la compilation! |
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14
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Un prodotto interessante e genuino,per quelli che magari non hanno voglia di avere tutta la discografia dei sabbath(anche se io lo metterei obbligatorio per legge!XDahah) |
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13
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Anche in questo caso pare che ci sia chi si diverte a tempestare le recensioni di voti negativi tanto per rompere le scatole... Bella raccolta, con tre inediti davvero di livello: nella versione del Live from Radio City Music All due di questi dimostrano ancor di più quanto siano Sabbatiani a tutti gli effetti. 95 (purtroppo mancava lo spazio per alcuni classiconi...) |
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12
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il mio elogio non e' tanto per i brani storici presenti in questa raccolta di cui si e' gia' detto tutto e universalmente riconoscuti come pietre miliari dell ' hard rock ma sui musicisti : Dio, Iommy, Butler, Vinnie Appice........che band, che gruppo. La migliori mark che i Sabbath hanno avuto nella loro quarantennale vita. Con tutto il rispetto per Ozzy e Ward che hanno fatto pur sempre la storia del gruppo l'inserimento del tasso tecnico di Dio e Appice unito alla perfetta intesa musicale e compositiva con Iommi e Butler portarono i Sabb ai massimi livelli mai piu' raggiunti. Immaginate come avrebbe suonato "Heaven And Hell " con il maestoso drumming secco e potente di Vinnie ? Una curiosita' : nell ' ambiente metal la band in quegli anni era oramai denominata " il gruppo degli italiani " dalle evidenti origini nostrane di Ronnie, Tony e Vinnie. Un vanto per noi da gridare forte al mondo intero. |
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11
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dei nuovi pezzi mi piace shadow of the wind,ma furono migliori quelli di The Devil You Know |
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10
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Disco che ho ricevuto in regalo ma che mai avrei comperato di mio pugno. Se si esclude il collezionismo o il ragazzo che si avvicina ai Sabbath e vuole farsi una cultura sommaria di un certo periodo è un prodotto profondamente inutile. |
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9
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disco inutile, comprarsi i tre dischi della Dio-era è molto meglio. Sugli inediti meglio stendere un velo pietoso, materiale degno di Devil You Know purtroppo. |
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8
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Quoto Al , grande the best con tre ottimi inediti . |
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7
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valuto l'album 85! e le 3 canzoni inedite sono molto buone! |
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6
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Meglio prendersi tutti e tre gli album con Dio piuttosto che questa specie di best of |
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5
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Ma nessuno si è accorto che manca sign of the southern cross? ma sono deicienti? |
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4
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nn l'ho mai ascoltato ma i black sabbath o heaven & hell che siano sono il meglio! |
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3
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Questo è un disco inutile frutto di una bieca operazione commerciale |
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2
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Una piacevole compilation per chi non conoscesse già i periodi dei Sabbath con Dio. Interessanti i 3 nuovi brani, credo i sabbath fan apprezzeranno! Forse un imballaggio più particolare sarebbe stato auspicabile... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Neon Knights 2. Lady Evil 3. Heaven And Hell 4. Die Young 5. Lonely Is The Word 6. The Mob Rules 7. Turn Up The Night 8. Voodoo 9. Falling Off The Edge Of The World 10. After All (The Dead) 11. TV Crimes 12. I 13. Children Of The Sea - Live 14. The Devil Cried 15. Shadow Of The Wind 16. Ear In The Wall
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Line Up
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Ronnie James Dio: voce Tony Iommy: chitarra Geezer Butler: basso Bill Ward / Carmine Appice: batteria
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