|
25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
|
|
|
31/01/2018
( 1408 letture )
|
Nuova uscita discografica per i power metallers romani Dragonhammer. La band si è formata verso la fine degli anni '90, periodo del boom del power di stampo italico, che ha dato i natali a band prestigiose quali Rhapsody, Labyrinth e Vision Divine. Difficile, quindi, per un gruppo dell'epoca distinguersi dalla miriade di band presenti sul mercato. Ciò che però, nel caso dei Dragonhammer, segna uno stacco netto dai gruppi succitati è la particolare voce di Max Aguzzi, insieme a Gae Amodio unico membro superstite della formazione originale. Il timbro vocale di Max, infatti, è quanto di più diverso possa esistere da quello di Fabio Lione o alla Morby dei Domine: ruvido, dall'estensione media, ma dotato di una particolare espressività che contribuisce a rendere personale la proposta del gruppo, oggi più che in passato, in un panorama power alquanto statico.
Obscurity inizia con una breve introduzione strumentale che risponde al titolo di Darkness is Coming, semplice preludio al primo vero brano: The Eye of the Storm, che getta subito l'ascoltatore, è proprio il caso di dirlo, nell'occhio del ciclone. Classica doppia cassa di scuola power metal, power-chord come se piovesse e ritornello iper-orecchiabile, anche se un filo scontato e prevedibile. Non dissimile il discorso per Brother vs Brother, altro brano veloce, il cui intermezzo duellistico tra le chitarre rimanda direttamente all'heavy classico di scuola Maiden / Priest. Leggermente diverso, invece, l'approccio utilizzato in Under the Vatican's Ground, le cui tastiere di stampo sinfonico si intrecciano con le chitarre, dando una sensazione di epicità iniziale, che tuttavia viene fugata da una movimentata cavalcata in terzine. Più heavy che power quindi, e la sensazione è corroborata anche dal ritornello, epico e incalzante. Il power di scuola europea fa nuovamente capolino nella quinta traccia The Game of Blood, brano che non avrebbe sfigurato in uno dei primi gli album degli Hammerfall, nonostante la linea vocale non particolarmente ispirata. La velocità cala all'inizio di The Town Of Evil, che comincia come un mid-tempo, salvo poi risolversi in un brano decisamente d'impatto, debitore di un certo US metal. Se ascoltassimo il settimo brano e non sapessimo che sulla copertina c'è scritto Dragonhammer, dalle prime note del riff iniziale avremmo tutto il diritto di sostenere che si tratta di un pezzo dei Freedom Call, tanta è la somiglianza delle due sonorità. È la voce di Aguzzi a sciogliere subito ogni dubbio, inusuale e leggermente in difficoltà su un brano che richiederebbe una voce squillante alla Micheal Kiske. Nonostante ciò, la traccia rimane godibile e coinvolgente. Fighting the Beast è l'ennesimo brano canonico, debitore di Rhapsody e soci, che pur non facendo gridare al miracolo, rimarca le buone intenzioni della band. Quasi alla fine del platter, inaspettatamente, spunta una ballad, intitolata Remember My Name. Qui il cantante/chitarrista si trova decisamente più a suo agio e sfodera una buona prova, che purtroppo però non basta a risollevare il brano dall'anonimato. Migliorano le cose con la title-track, episodio di epic/power roccioso ed energico quanto basta. I cori e le tastiere donano profondità all'arrangiamento e, cosa piuttosto inusuale per un disco power, si riesce anche ad apprezzare il lavoro del basso.
In sostanza, dopo 45 minuti di musica, è possibile affermare di trovarsi di fronte a un più che onesto album power metal, prova di un gruppo che cerca di non conformarsi ai trend e di non fossilizzarsi sugli stilemi del genere, traendo la giusta ispirazione da sottogeneri musicali affini. Grazie alla peculiarità del loro sound e forti di una prova strumentale genuina e priva di fronzoli, i cinque romani confezionano quindi un prodotto valido, con diversi brani azzeccati, che potranno piacere sia all'ascoltatore appassionato di power sia a chi apprezza delle sonorità più heavy, e che sicuramente avranno da dire la loro in sede live.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
un ottimo esempio di una originale power metal band italiana,brani orecchiabili e potenti allo stesso tempo,bravi!! |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Darkness Is Coming 2. The Eye of the Storm 3. Brother vs Brother 4. Under the Vatican's Ground 5. The Game of Blood 6. The Town of Evil 7. Children of the Sun 8. Fighting the Beast 9. Remember My Name 10. Obscurity
|
|
Line Up
|
Max Aguzzi (Voce, Chitarra) Flavio Cicconi (Chitarra) Giulio Cattivera (Tastiere) Gae Amodio (Basso) Andrea Gianangeli (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|