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21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
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04/02/2018
( 1792 letture )
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Nonostante i gruppi appartenenti alla prima ondata della N.W.O.B.H.M. giunti alla notorietà siano stati molti e vengano giustamente ricordati anche ai nostri giorni -anche perché ce ne sono tantissimi ancora in attività- molti di più sono stati quelli che si sono dedicati con passione al genere, senza però assurgere al ruolo di band popolari. Se non tra una ristretta cerchia di esperti o, a volte, nemmeno in quella. La gran parte è rimasta solo al livello demo, o magari ha inciso un solo album ufficiale per poi sparire nell’oblio. E proprio la seconda fattispecie è quella occorsa ai britannici Millennium.
Partiti nel 1982 (quindi a ridosso della prima ondata), i Millennium arrivano a produrre un album nel 1984, ottenendo un dignitoso successo. Dopo alcuni demo seguenti a quell’esordio, però, il gruppo si scioglie nell’88 senza aver dato alle stampe null’altro di ufficiale, travolto dallo spostamento dei gusti verso generi più moderni. Di loro si sono quindi perse le tracce, anche se il cantante Mark Duffy si è nel frattempo segnalato con i thrashers Toranaga, autori di tre album ed un EP tra il 1988 e il 2013. Improvvisamente, nel 2014, la ristampa del debutto da parte della No Remorse Records e poi, due anni dopo, l’uscita di Caught in a Warzone, costituito da materiale risalente ad anni prima. Trascorsi pochi mesi, eccoli ritornare con un album nuovo di zecca intitolato Awakening, stavolta e come spesso accaduto in passato, prodotto in proprio. Mutata un po’ la formazione rispetto a Caught in a Warzone, ma conservato un nucleo forte di musicisti, i Millennium si ripresentano “duri e puri” come sempre, con l’heavy di una volta nel cuore e la capacità di suonarlo nelle mani. Come immagino abbiate intuito, Awakening è un concentrato di N.W.O.B.H.M. dall’inizio alla fine. Riff semplici e diretti, arrangiamenti che graffiano, ritmica serrata, capacità di inserire momenti melodici, addirittura rarefatti, che tengono alta l’attenzione ed una voce che mostra chiaramente di aver avuto a che fare col thrash metal in questi ultimi anni. Ben registrato nei francesi Coach House Studio ed altrettanto ben mixato presso i Ritual Studios di Darlington (UK), Awakening fila via bene, con pezzi come False Reality, Rise Above, Awakening, Lies All Lie e Revolution Calls a colpire in particolare. Base heavy molto classica, ma anche e soprattutto la capacità di inserire nel tessuto musicale accelerazioni furiose di stampo thrash che, vicine a riff non certo “di prima mano”, ma sempre piacevoli da sentire nella loro graffiante semplicità, rendono Awakening un prodotto datato quanto si vuole, ma fatto come si deve.
Di certo non sarà questo l’album che cambierà le sorti della musica heavy, con le sue classiche chitarre armonizzate e la sua devozione a modi di scrivere che ormai hanno ben più di tre decenni di storia alle spalle, ma i Millennium dimostrano con questo buon CD di saperci comunque fare. L’esperienza dei vecchi, posta vicino all’entusiasmo dei nuovi mette infatti in luce una band che probabilmente meritava qualcosa in più all’inizio e, di sicuro, anche adesso. Ed allora volume in prossimità del massimo, casse rivolte verso l’appartamento del vicino -fan di Nino D’Angelo e per questo da punire senza pietà- la giusta predisposizione e magari una birra a portata di mano; con questa organizzazione preliminare Awakening ed i Millennium, senza niente altro che non sia del solido, classico heavy metal, sono in grado di colpire con sicurezza nel segno.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. False Reality 2. Rise Above 3. Searching 4. The Spell 5. Awakening 6. Lies All Lies 7. The Calling 8. Witch Hunt 9. When Mad Men Rule 10. Revolution Calls 11. Possessed
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Line Up
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Mark Duffy (Voce) Dave Hardy (Chitarra) Will Philpot (Chitarra) Andy Fisher (Basso) Steve Mennell (Batteria)
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RECENSIONI |
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