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19/04/24
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Hard Action - Hot Wired Beat
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13/02/2018
( 808 letture )
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Da dove poteva provenire un gruppo di irriducibili rockers se non dalla Scandinavia? La penisola è da tempo uno degli ultimi baluardi dei nostalgici delle sonorità dure ed in questa occasione è la Finlandia a consegnarci quattro burberi individui, all'apparenza boscaioli, più abili a maneggiare gli strumenti musicali rispetto alla scure. Sulla scia del precedente Sinister Vibes gli Hard Action hanno confezionato un album dove primeggia il testosterone e la voglia di fare casino. Il sound sporco dei garage di Helsinki è stato raccolto e poi liberato negli studi di registrazione dell'etichetta Svart Records. Apportando qualche semplice correzione alla rudezza dei suoni, il producer Lauri Eloranta ha enfatizzato i connotati hard rock della band, accorpando comunque alcuni episodi punk graffianti ancorati ai non troppo lindi scantinati della città portuale.
L'entusiasmo racchiuso in Hot Wired Beat è presente nella diretta ed esaltante opentrack Free Fall, dove la rumorosa sezione ritmica predilige ritmi rapidi e bassi potenti; la volontà di rockeggiare si percepisce su Tied Down sulla quale il singer ricorda vagamente Pelle Almqvist dei The Hives, seppur con meno personalità. A brani punk/rock senza troppe pretese come Hostile Street e Running Star si alternano canzoni leggere, dai ritornelli catchy, ovverosia il mid tempo Nothing Ever Changed e la morbidissima The Losing Side, un brano dolce fra i migliori del lotto. La soluzione dalle atmosfere delicate viene ricercata pure su May, che pur avendo delle strofe estremamente divertenti dai tratti new wave sullo stile dei The Cure, non possiede la stessa capacità di coinvolgimento sulle partiture riguardanti il ritornello. Knocked Down, Dragged Out e soprattutto la conclusiva Tunnel Vision sono dinamitarde: i refrain si fanno più marcati, esplosivi! Vengono sprigionati i watt e l'LP si chiude così come è cominciato, con una bella scarica di adrenalina e le sfrigolate delle chitarre.
In sostanza Hot Wired Beat è un disco calibrato, poiché spinge al punto giusto sul pedale dell'acceleratore, ma allo stesso tempo resta consapevole dei momenti in cui bisogna rallentare i ritmi e concedere strappi melodiosi. Nell'arco dei 32 minuti il sound rimane vivace, caratteristica necessaria per tenere a distanza la noia, mentre la proposta rock risulta abbastanza spregiudicata, nonostante non si discosti minimamente dalle tonnellate di produzioni scandinave rilasciate negli ultimi anni. Sempre meglio la sovrabbondanza rispetto alla carestia, non credete?
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Free Fall 2. Nothing Ever Changed 3. Hostile Street 4. The Losing Side 5. Running Start 6. Tied Down 7. Knocked Down, Dragged Out 8. May 9. Tunnel Vision
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Line Up
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Gyntsä (Voce, Chitarra) Ville (Chitarra) Aapee (Basso) Markus (Batteria)
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RECENSIONI |
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