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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Vanish - The Insanity Abstract
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21/02/2018
( 812 letture )
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I tedeschi Vanish nascono nel principio del nuovo millennio e giungono con The Insanity Abstract al traguardo del terzo album. Nonostante non sia infatti mai davvero riuscita ad emergere e interessare il grande pubblico, la band ha affrontato una lunga gavetta che l’ha comunque portata a condividere il palco con realtà metal di una certa importanza, quali, tra gli altri, Queensryche e Freedom Call. Il quintetto propone un fresco heavy/power metal dalle forti tinte prog e molteplici sfumature. L’album si caratterizza subito per la potenza del riffing unita al grande senso e impiego della melodia, volta a coinvolgere emotivamente l’ascoltatore, sotto la guida della voce di Bastian Rose e da un sound sovente riempito dalle tastiere suonate dallo stesso singer.
Un buon compromesso tra potenza e melodia, dunque, ben reso attraverso una produzione moderna e plastica. Nei sessanta minuti di musica e nei dodici capitoli in cui è suddiviso questo The Insanity Abstract, i Vanish danno spazio a diversi approcci ed emozioni e, nonostante la versatilità delle canzoni, l’album rimane sempre coeso e coerente con se stesso. Si passa infatti dall’impattante opener (in realtà anticipata dalla titletrack, che però non è altro che una breve intro) The Pale King, in cui si scorgono riff rocciosi ben addomesticati dalla leggerezza del suono esoterico delle tastiere, a pezzi melodici e dalla forte carica drammatica come Lilith Cries e We Became What We Are, ad altri ancora più articolati come la conclusiva When the Mind Bursts o la suite, suddivisa in tre parti, Slipstream. La prima di queste tre parti, ovvero la quarta traccia Make-Believe, è anche uno dei momenti migliori dell’album, grazie alla riuscitissima alternanza tra il riff potente e le linee melodiche cristalline portate da chitarra e tastiera. Tra gli highlights si distingue anche l’ottima Follow, specialmente grazie al suo ritornello ficcante ed estremamente coinvolgente. I Vanish tentano sempre, con risultati tutto sommato buoni, di tenere alta l’asticella delle emozioni, ma talvolta proprio per questo peccano di presunzione, lasciando alla fine un senso di assuefazione causato dal tentativo quasi esasperato di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore. Il vortice in cui la band riesce comunque a portare l’ascoltatore si esprime benissimo attraverso il titolo della suite Slipstream e ci si ritrova facilmente travolti dai suoi suoni sfaccettati ed estremamente curati.
The Insanity Abstract si può sicuramente definire un album ben scritto, ben suonato e sicuramente coinvolgente, ma il tutto avrebbe forse reso meglio se i Nostri avessero tentato di inserire qualche parte più aggressiva a discapito di quelle più melodiche ed emozionali, che finiscono, specialmente andando verso la fine dell’album, di dargli un’aura di prevedibilità. In questo senso, anche una scaletta leggermente più asciutta avrebbe potuto giovare, lasciando da parte qualche pezzo poco significativo come una That Way Madness Lies. Inoltre, nonostante le qualità, i Vanish non riescono né ad emergere particolarmente in quanto a personalità né a risultare memorabili. Il tutto, però, a fronte di un album con più pregi che difetti, che potrebbe appassionare sia i fan di un metal più classico ed heavy sia quelli del power metal sinfonico. Per i difetti citati, però, The Insanity Abstract è incapace di elevare i Vanish allo status di band veramente meritevole.
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Favolo disco di Power Progressive metal. I Vanish non finiscono mai di stupirmi e crescono di album in album. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Insanity Abstract 2. The Pale King 3. Follow 4. Make-Believe (Slipstream Part 1) 5. Lilith Cries 6. Flame by Flame (Slipstream Part 2) 7. Unforgivable Blackness 8. We Become What We Are 9. Disbelief (Slipstream Part 3) 10. That Way Madness Lies 11. Somewhere Along the Line 12. When the Mind Bursts
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Line Up
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Bastian Rose (Voce, Tastiere) Philipp Schönle (Chitarra) Thomas Rösch (Chitarra) Andreas Armbruster (Basso) Ralf Nopper (Batteria)
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RECENSIONI |
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