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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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03/03/2018
( 779 letture )
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I Diatomea nascono nel 2007 in Liguria e da allora propongono un alternative rock che spazia dal crossover al grunge con testi cantati in italiano, il che è sempre un azzardo piuttosto coraggioso, considerando la chiusura mentale che molti ascoltatori di questo genere hanno verso la nostra lingua. Dopo anni e anni trascorsi fra concerti per tutta la regione e aver fatto uscire diversi demo autoprodotti, i Diatomea hanno deciso di celebrare il decennale della loro attività autoproducendosi il primo vero e proprio album che, simbolicamente, porta il nome stesso della band.
Come già detto il genere di riferimento della band è un alternative/crossover piuttosto violento, ne abbiamo conferma fin dalla prima Tutto Ok forte di riff massicci e la voce aggressiva di Christian Zerilli che canta un testo pieno di rabbia, per poi evolversi in una parte più lenta che ricorda addirittura l’alternative rock italiano di band quali C.S.I e CCCP, per poi culminare in un finale al cardiopalma in cui Zerilli sfoga tutta la sua rabbia urlando come un dannato. Il ritornello e la costruzione della prima parte della canzone ricordano molto da vicino quelle di Lotion dei Deftones, dallo storico Around the Fur; possiamo ritenerlo un chiaro omaggio alla band di Sacramento. Altri pezzi forti di Diatomea sono senz’altro: Cobain, sentito omaggio al leader dei Nirvana, nel quale i liguri mostrano un gusto melodico invidiabile e i chitarristi Siri e Miniati costruiscono il pezzo su un’intesa perfetta; Fregato mostra la voglia della band di superare gli stilemi classici della canzone rock anni 90’ creando un pezzo dalle atmosfere più ampie e complesse e aggiungendoci anche qualche ottima parte solista per i due chitarristi. È proprio la capacità di spaziare da uno stile all’altro senza soluzione di continuità, ma mantenendo un filo conduttore sempre chiaro, la vera peculiarità e punto forte dei Diatomea. Peccato che superata la metà del disco ci si accorge di come le canzoni, pur nella loro eterogeneità di generi, ripetano inesorabilmente la stessa struttura. A questo proposito sarebbe stato più oculato optare per un EP invece di un intero album, in modo da rendere questa mancanza meno pesante per l’ascoltatore. Ad ogni modo, i testi socialmente impegnati che descrivono senza fronzoli la disillusione delle nuove generazioni italiane, la musica che ci rimanda direttamente al crossover spruzzato di grunge degli anni 90’ e l’indole combattiva della band riportano l’ascoltatore indietro nel passato in un tempo in cui il rock era ancora il genere di riferimento dei giovani incazzati, e questo non può che far piacere. A causa di queste caratteristiche e della nazionalità risulta inevitabile un paragone con i migliori Linea 77 in lingua italiana (quelli di 10 per intenderci) i Diatomea non accusano troppo lo scontro, anche se perdono per quanto riguarda la qualità introspettiva delle liriche e della produzione. Infatti, anche i testi alla lunga si ripetono. Per quanto oggi come non mai ci sia bisogno di voci fuori dal coro che cantino il degrado e la corruzione del nostro paese, le parole di Tutto Ok, Quanti Soldi Hai, Periferia, Fregato e Vertigine sembrano variazioni minimali allo stesso tema. Manca la profondità che i torinesi (ma anche altre band nostrane dello stesso periodo, basti citare Exilia o One Dimensional Man) erano riusciti a raggiungere con canzoni come Il Senso o Fantasma. Per quanto riguarda la produzione, Diatomea è un album autoprodotto e, purtroppo, si sente. Niente di scandaloso, assolutamente, ma manca la sensazione di stare ascoltando un lavoro professionale al cento e per cento, manca il respiro internazionale che potrebbe fare alla band ligure il definitivo salto di qualità. In conclusione, Diatomea è un album quanto mai coraggioso e una boccata d’aria per il panorama arido della nostra povera Italia, certo è che si può migliorare e crescere ancora di più soprattutto per quanto riguarda la costruzione delle canzoni, i Diatomea si sono dimostrati musicisti abili e con la “garra” giusta per fare grandi cose, manca solo il passaggio allo step successivo.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tutto Ok 2. Quanti Soldi Hai 3. Cobain 4. Evasione 5. Attesa 6. Periferia 7. La Fiera 8. Regina 9. Repent 10. Fregato 11. Vertigine 12. Supertonico 13. Diatomea (outro)
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Line Up
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Christan Zerilli (Voce) Matteo Siri (Chitarra) Mattia Miniati (Chitarra) Simone Baccino (Basso) Fulvio Siri (Batteria)
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RECENSIONI |
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