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Trevor and the Wolves - Road to Nowhere
04/04/2018
( 1603 letture )
Accade che talvolta un artista decida di volgere indietro lo sguardo verso quelle che sono le proprie radici musicali e cerchi in esse un nuovo modo di proporsi al pubblico, che invece lo conosce per sonorità diverse; è questo il caso del disco in questione, in cui Trevor svela un lato di sé diverso da quello con cui siamo abituati a identificarlo. È noto l'amore del cantante per gli AC/DC -chi si ricorda del tributo Dirty Balls?- ed è innegabile che esso affiori a più riprese dai solchi di questo Road to Nowhere, album di debutto per il progetto solista della voce dei Sadist, denominato Trevor and the Wolves. Rintanato come un lupo -appunto- sui monti dell'appennino ligure, il Nostro ha cercato ispirazione tra il verde e i silenzi dei suoi amati boschi e sicuramente qualche ululato dev'essere giunto alle sue orecchie mentre scriveva i brani nelle fredde notti di montagna: la copertina in stile comic ce lo mostra come un boscaiolo intento a tracannarsi una pinta di birra durante un momento di relax e sicuramente questa è una delle situazioni ideali per mettersi all'ascolto del full length.

Musicalmente Trevor va sul sicuro e si affida alla formula del sano e vecchio hard rock: riff che riportano alla mente quelli dei fratelli Young talvolta anche esagerando un po' -Spiritual Leader ha ritmica e basso assai simili a quelli di Let There Be Rock e l'utilizzo di cornamusa e ghironda in Red Beer sono un chiaro tributo a It's a Long Way to the Top (If You Wanna Rock 'n' Roll), mentre l'opener ha un mood à la Rock or Bust- cori semplici ma al tempo stesso coinvolgenti e la granitica coppia basso/batteria che rulla continuamente facendo da base all'onnipresente ritmica di Laiolo, sulla quale si vanno a intessere gli assoli del giovane Francesco Martini. Sulla sezione strumentale spicca poi la voce del leader, che qui cambia il proprio stile "ammorbidendo" in parte la sua ugola ma risultando comunque graffiante e incisivo come da copione; davvero una prova interessante quella di Trevor come sempre a suo agio, grazie alla grande esperienza, nel maneggiare il microfono. Questa formula ha però l'inconveniente di far sì che i pezzi risultino fin troppo omogenei e di conseguenza il lavoro, nonostante le tracce siano effettivamente ineccepibili dal punto di vista compositivo, patisce sulla lunga distanza di un effetto deja-vu continuo man mano che la tracklist si rivela. Ne consegue che gli episodi maggiormente interessanti di Road To Nowhere sono probabilmente rappresentati dalle tracce meno "canoniche" del platter, vale a dire l'oscura Bath Number 666 dove possiamo apprezzare un interessantissimo quanto lugubre violoncello (suonato da Stefano Cabrera dei Gnu Quartet) e Roadside Motel, pezzo dalle sonorità a tinte southern in cui spicca la caldissima voce soul di Grazia Quaranta, la quale dona al brano carattere e personalità. Oltre ai vari ospiti di lusso presenti sul disco (come Christian Meyer degli Elio E Le Storie Tese e Paolo Bonfanti) il debutto di Trevor and the Wolves giova di un altro valore aggiunto, vale a dire l'ottima produzione del fido Tommy Talamanca, il quale dimostra una volta di più di sapersela cavare egregiamente anche dietro al mixer, oltre che alla sei corde nella band madre.

Non può che far piacere ascoltare un Trevor che, smessi momentaneamente i panni da deathster per indossare quelli del rocker, si cimenta nel genere da cui tutto ebbe inizio e anche se Road to Nowhere non può per ovvie ragioni far gridare al miracolo rimane comunque un discreto esperimento del singer ligure; onesto, genuino e sentito come il rock dovrebbe sempre essere.


VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
39.5 su 2 voti [ VOTA]
tino
Giovedì 5 Aprile 2018, 21.43.36
2
Praticamente la versione ligure di fenriz
MetalFlaz
Giovedì 5 Aprile 2018, 21.08.16
1
per curiosità l'ho ascoltato su Spotify, al di là dei chiari e palesi rimandi, che comunque nessuno ha negato, l'ho trovato piacevole da ascoltare. Son d'accordo col voto della recensione.
INFORMAZIONI
2018
Nadir Music
Hard Rock
Tracklist
1. From Hell to Heaven Ice
2. Burn at Sunrise
3. Red Beer
4. Black Forest
5. Bath Number 666
6. Spiritual Leader
7. Roadside Motel
8. Wings of Fire
9. Lake Sleeping Dragon
10. Unforgivable Mistake
Line Up
Trevor (Voce)
Francesco Martini (Chitarra)
Alberto Laiolo (Chitarra)
Antonio Aluigi (Basso)
Emanuele Peccorini (Batteria)

Musicisti Ospiti
Grazia Quaranta (Voce)
Paolo Bonfanti (Chitarra)
Stefano Cabrera (Violoncello)
Daniele Barbarossa (Cornamusa)
Francesco Chinchella (Ghironda)
Christian Meyer (Batteria)
 
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