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Antipope - Denial / Survival
16/04/2018
( 508 letture )
Non si può certo dire che i finladesi Antipope, non siano una band prolifica. Il trio, a partire dal 2004 (anno ufficiale della fondazione della band) ha pubblicato quattro album e una manciata di EP. L’ultimo disco, ossia Denial/Survival ha avuto però una lunga gestazione in fase compositiva, che come riportato dalle info reperibili sul sito ufficiale degli Antipope, ha visto la rielaborazione su materiale risalente al 2013.

Questa nuova fatica in studio pesca da una serie d’influenze musicali disparate e piuttosto eterogenee. Ci sono infatti repentini ma equilibrati passaggi di puro stampo black metal, connotati dal classico cantato in scream e linee di chitarra sgranate e che ricercano una leggera dissonanza nei riff. A tutto ciò però è unita una controparte decisamente più atmosferica, dove linee vocali pulite, eteree ed epiche, assieme ai riff e alle melodie delle chitarre ricordano le gelide distese nordiche. A tutto ciò comunque è unito un gusto per canzoni stratificate, che seppur rimangano limitate in una forma canzone ed un minutaggio canonico (quattro, cinque minuti di durata), rivelando influenze minori, quasi come un sottotesto che emerge lentamente, disseminando dettagli un po’ in giro per il platter.
Per fare un esempio pratico, si potrebbe prendere Denial/Survival e notare come siano dosati riff massicci, debitori di certo metal moderno, melodie effettate tipiche sia del black più sperimentale quanto del post-rock, oltre che la già citata propensione per linee vocali molto atmosferiche ed eteree, soprattutto nelle clean vocals.
Il disco fila via che è un piacere, tra le tracce più interessanti e rappresentative troviamo l’opener Waters Below, la già citata titletrack, la possente e tutt’altro che banale Hunt o la conclusiva Resolution, flamencata, dal sapore esotico e totalmente diversa dal punto di vista stilistico.

In sintesi, ci troviamo di fronte ad un album vario, decisamente piacevole in più passaggi e complessivamente ben suonato. Dall’altra faccia della medaglia però seppur suonino abbastanza personali, gli Antipope non inventano nulla di nuovo limitandosi a svolgere a tratti il classico compitino, con mestiere e perizia, a volte ripetendosi leggermente e condannandosi perciò a rimanere confinati in quell’abnorme calderone di band underground meritevoli, ma incapaci di sferrare il colpo decisivo.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2017
Autoprodotto
Post Metal
Tracklist
1. Waters Below
2. Flar Circle
3. Denial/Survival
4. Der Sadist
5. Hunt
6. True Anarchist
7. Mindlessnes Mediatation
8. An Unconditional Ritual To Summon The Prince Of Darkness
9. Tragic Vision
10. Resolution
Line Up
Mikko Myllykangas (Voce, Basso)
Antti Karjalainen (Chitarra)
Tuska E. (Batteria)
 
RECENSIONI
59
 
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