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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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29/05/2018
( 711 letture )
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Gli Amor sono un quartetto statunitense proveniente dai caldi deserti di Phoenix, nell’Arizona. Love vs Logic è il loro album di debutto e i ragazzi affermano di proporre una musica che spazia da pesanti breakdown a melodie pop accattivanti. Veniamo accolti da un artwork ottimo, molto moderno e studiato e che fa ben sperare per il contenuto dell’album.
Poison Play è manifesto della musica degli Amor e purtroppo distrugge qualsiasi aspettativa di trovarsi davanti a qualcosa di veramente eversivo. Il sound proposto è quello stantio di band finite nel dimenticatoio già da anni, quali I See Stars o We Came As Romans. Distinguere la chitarra di Ryan Damison sotto le caterve di tastiere, sintetizzatori e i vari effetti buttati qua e là a casaccio è impresa assai ardua, così come il basso di Tre Scott è presente nell’album giusto per quanto concerne le linear notes. Davvero un inizio fiacco. Una volta entrati nel mood che gli Amor vogliono proporre ed essersi arresi all’evidenza di non stare ascoltando un album metal, le cose migliorano leggermente. Clockwork è forte di un ritornello più interessante rispetto a quello dell’opener, grazie soprattutto al featuring di Telle Smith dei The World Alive e riesce a ridestare l’animo già abbattuto dell’ascoltatore. In questo frangente gli Amor mostrano affinità con i Linkin Park del periodo di Minutes to Midnight. In At Odds with Self la formazione statunitense mostra un po’ di verve e finalmente possiamo sentire la sei corde di Daminson. Non che sia niente di eccezionale, il chitarrista infatti si limita perlopiù a breakdwon triti e ritriti, ma nella successiva Frequency qualche riff degno di nota lo riesce a tirare fuori, insieme a delle armonizzazioni niente male e sfruttate alla grande da Dillon Conneally per creare melodie coinvolgenti. Twice, Again e Look Alive avrebbero fatto facilmente breccia nel cuore del me stesso tredicenne e in generale va dato atto agli Amor che la musica che producono è probabilmente fuori target tanto per chi scrive quanto per qualsiasi altro ascoltatore scafato, ed è invece più adatta a chi si approccia a un panorama musicale “alternativo” per la prima volta.
Non sarebbe poi troppo ardito definire gli Amor una band electronicore, tanto per usare un termine di moda ma che significa poco o nulla, vista l’enfasi posta sulla parte elettronica, ma sono lungi anni luce dalla qualità di album che sono stati prodotti da band accomunate a questo genere, come gli Enter Shikari o gli iwrestledabearonce. Love vs Logic alla fine è questo: un saliscendi fra canzoni banali che strizzano fin troppo l’occhio alla radio e alle classifiche, e altre più riuscite ma che non lasciano mai un segno profondo. Gli Amor sono affossati da una produzione patinata e plastificata (non a caso il produttore è Matt Good, lo stesso dei terribili From First to Last) che indebolisce e affatica delle canzoni che già di loro non brillano, togliendole tutto il mordente che potevano avere nella loro forma grezza. Love vs Logic nei suoi picchi più pop esce dalla giurisdizione del sottoscritto, in quanto totalmente al di fuori di quello che è possibile categorizzare come metal o anche solo rock, ma nel complesso lo si può individuare come un onesto lavoro adolescenziale, probabilmente fuori tempo massimo, che farà le gioie degli ascoltatori più giovani, mentre per chi è abituato a qualcosa di più sperimentale non arriverà a rasentare la sufficienza.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Poison Play 2. Clockwork
3. At Odds with Self
4. Frequency
5. Twice, Again
6. Look Alive 7. Tonight Always 8. Heart Locker
9. Living Lies
10. Collisions
11. The Exit
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Line Up
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Dillon Conneally (Voce) Ryan Daminson (Chitarra) Tre Scott (Basso) Tyler Brown (Batteria)
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