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Accuser - The Mastery
02/06/2018
( 1359 letture )
Sono passati due anni dall'ottimo The Forlorn Divide e i tedeschi Accuser tornano alla carica con il nuovissimo The Mastery, un album potente che non concede un attimo di tregua come da tradizione. La band capitanata da Frank Thoms prosegue il proprio cammino nel thrash metal senza abbassare il capo di fronte a nomi più blasonati ma non sempre all'altezza; il mix di thrash, death e groove degli Accuser ormai è un marchio di fabbrica con una formazione che è una garanzia. The Mastery è una legnata in piena faccia, cinquanta minuti racchiusi in dieci brani di pura violenza e rabbia dove le varie influenze vengono sapientemente miscelate con maestria e perizia tecnica non indifferenti.

Mission: Missile ha l'onore di aprire il disco: il brano dopo un breve intro parte a spron battuto senza remore, velocità ed intelligenza compositiva con ritmiche possenti e la sezione ritmica formata da Frank Kimpel al basso e Olli Fechner dietro ai tamburi che sostiene il tutto con veemenza; la band non si risparmia, Solace In Sorrow si basa su un riff bello potente mentre la voce di Frank Thoms esprime tutta la sua rabbia attraverso un'ottima prova: il brano oltre ad essere di gran impatto viene impreziosito da un bridge più lento ma di sicuro effetto, la parte centrale è di quelle dove non ci si può esimere da un headbanging devastante mentre la parte solista è di pregevole fattura con una buona melodia che compensa la brutalità del sound degli Accuser. La band tedesca non ha nulla da invidiare alle altre grandi band germaniche, piuttosto han una storia coerente con le proprio origini, sapendo evolversi ma continuando a dare vergate in faccia con la propria musica ed i loro testi senza compromessi. My Skin parte con un arpeggio per aprirsi con un passo cadenzato e pesante, il brano in questione nel riff centrale sfiora il death metal ma mantiene la propria identità, il brano è abbastanza lineare ma nella parte finale gli Accuser schiacciano il piede sull'acceleratore ricordando i Sepultura del buon Max Cavalera, ma questo non intacca l'autenticità della band. The Mastery non ha cali di tensione mantenendo uno standard dei brani piuttosto alto, lo stile della band è piuttosto riconoscibile ed il tutto è suonato in modo impeccabile con una buona dose di violenza non fine a se stessa, le soluzioni per variare il tema ci sono come nell'ottima Mourning che seppur riprende temi già sentiti (non potrebbe essere altrimenti visto l'enorme quantità di band sparse sul globo) li restituisce con tutta la personalità degli Accuser, il brano si districa tra mid tempo e ''tupa tupa'' ma è il bridge centrale che per pochi secondi regala un passaggio veramente bello, chitarre e sezione ritmica che creano una leggera atmosfera orientaleggiante per introdurci nell'ottimo solo veramente di pregevole fattura, armonico e cattivo nello stesso tempo. L'album si chiude con un trittico da paura, violenza sonora e velocità sostenute da una produzione pompata al punto giusto che esalta la furia della band di Siegen in Westphalia; la conclusiva titletrack racchiude in se stessa tutta l'adrenalina, le capacità tecniche e compositive della band, sfuriate velocissime alle quali si contrappongono passaggi più ragionati senza mollare mai la presa, potenza e melodia fanno compongono la parte centrale che anche in questo caso sfocia in un veloce solo sempre ad alti livelli, la giusta conclusione di un album davvero bello e potente.

Gli Accuser tornano con un album veramente all'altezza del loro moniker, sfuriate e consapevolezza delle proprie capacità ribadendo la loro presenza in ambito thrash metal e a livello mondiale, dal vivo la band non è seconda a nessuna e i brani di questo The Mastery troveranno sicuramente spazio nelle loro esibizioni. Consigliato a chi non conosce la band e ha voglia di ascoltare qualcosa di contaminato ma di estremamente vero mentre per chi ascolta gli Accuser è un disco davvero bello.



VOTO RECENSORE
76
VOTO LETTORI
69.66 su 3 voti [ VOTA]
lucignolo
Venerdì 17 Agosto 2018, 17.50.18
3
Bello,potente,c'è cuore onestà e rabbia,melodicamente e armonicamente ragionato,mai sopra le righe,voto minimo 80 in unperiodo dove vengono premiati gruppi annacquati che hanno ben poco da dire.e bella anche la voce (sono pochissime le voci che mi piacciono nel trash).
ObscureSolstice
Venerdì 8 Giugno 2018, 0.05.33
2
bello massiccio questo dei tedeschi, si attesta in linea col predecessore
Alessio
Martedì 5 Giugno 2018, 14.04.08
1
Il precedente era ottimo....quando sara il momento lo ascolterò con curiosità e valuterò.
INFORMAZIONI
2018
Metal Blade Records
Thrash
Tracklist
1. Mission: Missile
2. The Real World
3. Solace In Sorrow
4. Time For Silence
5. My Skin
6. Catacombs
7. Mourning
8. Ruthless
9. Into The Black
10. The Mastery
Line Up
Frank Thoms (Voce, Chitarra)
Dennis Rybakovsky (Chitarra)
Frank Kimpel (Basso)
Olli Fechner (Batteria)
 
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