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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Simone Fiorletta - My Secret Diary
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( 4335 letture )
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Album strumentale? Può darsi, ma personalmente ho sempre più difficoltà a considerare la musica di Simone Fiorletta come esclusivamente strumentale. Quando il racconto musicale si fa storia narrata dalla chitarra che, anziché lanciarsi in frasi musicali della serie: “Dio, guardate quanto sono bravo” viene usata quale sostituta della parola, quando questo racconto riesce a rispecchiare quanto descritto brevemente dal semplice titolo del pezzo trasportandoci esattamente dove un testo ben scritto potrebbe fare, ma aggiungendo quelle sfumature e quelle coloriture che solo uno strumento può pennellare, allora per me si va oltre la semplice strumentalità. Reduce dall’ottima prova del precedente Parallel Worlds Simone si è circondato ancora una volta da una band eclettica ed in grado di assecondare le sue partiture, essendo formata da elementi di grande valenza tecnica e di respiro internazionale, in grado di muoversi con sicurezza in ambiti stilistici molto diversi tra loro, cosa necessaria per trasportare su CD il mood di pezzi che, per loro natura intrinseca, spaziano spesso al di fuori dei confini canonicamente stabiliti per l’HR o l’HM e si concedono frequenti incursioni Jazz e fusion. Ed ecco allora la presenza di Andrea De Paoli alle tastiere (Labyrinth), Pasko al basso (Love Machine, Warlord) e Tony Liotta alla batteria (Branduardi, Nannini, Santana, Sting), un gruppo che forse qualcuno di voi potrebbe avere visto all’opera assieme a Chuck Fryers in ambiti prettamente Jazzistici. A questi si aggiunge la presenza come special guest di William Marino (e qui , se già non lo conoscete, vi invito a digitare il suo nome su un motore di ricerca per controllare il suo curriculum). Al di là del valore intrinseco dei musicisti coinvolti in My secret Diary ciò che conferisce valore a questo lavoro è proprio la sua capacità di descrizione, il parlare senza quasi completamente usare la voce, ma utilizzando il potere dello strumento. Ed ecco che si vive davvero la sensazione di trascorrere A day in California; di volare oltre l’arcobaleno (To Fly over the Rainbow); o di azzuffarsi in un saloon (Brawl in a Saloon). Sicuramente di impronta più morbida rispetto a quanto si può ascoltare in un lavoro con i Moonlight Comedy, lo stile di Simone ed il suo gusto per la forma-canzone possono risultare adatti per un pubblico potenzialmente vastissimo, e la distribuzione capillare della Lion potrebbero anche imporlo sulla scena internazionale. In ogni caso, a prescindere da valutazioni di questo tipo, un prodotto che merita di essere ascoltato da chiunque abbia la mente aperta e non fossilizzata su standard predefiniti e, almeno talvolta, troppo limitanti.
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4
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Grazie lo sto ascoltando da un mesetto ed è proprio buono. |
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3
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Già...dopo tutti davanti all'evidenza, davanti i fatti le chiacchiere stanno a zero!!! Grande Francesco per la tua recenzione e grande Simone Fiorletta!!! |
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2
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Esatto, si tratta di una anteprima assoluta ed esclusiva. A proposito...com'è che non c'è ancora nessuna votazione scarsa tipo rece Moonligth Comedy? Gli invidiosi hanno indetto forse uno sciopero di categoria ad oltranza? |
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1
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Sbaglio o è una recenzione in anteprima?!...perchè ho letto che l'album esce a Luglio... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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A Day In California I Came Back To Fly Over The Rainbow Welcome, Anita! Only Three Minutes To Dream Borderline You Are My Past, Present, Future Brawl In A Saloon The Beginning Of A New Era Good Bye
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Line Up
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Simone Fiorletta - Chitarre Andrea De Paoli - Tastiere Pasko - Basso Tony Liotta - Batteria e Percussioni
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