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Ultimate Holocaust - Assault on the Control Room
03/08/2018
( 1017 letture )
La prima volta che si prende in mano Assault on The Control Room si rimane colpiti dall'artwork e dall'accostamento di colori, dal verde elettrico al blu, chiaro rimando all'universo cyberpunk. Una copertina differente ed interessante, almeno per quanto concerne l'ambiente thrash metal dove di solito dominano tutt'altri colori (il rosso, l'arancio, il nero ad esempio). Negli intenti invece la band varesotta è molto cupa, non fa sconti di alcun genere. Già dal primo brano Born Like a Man, Die like a Number si capisce la critica che vogliono fare alla società odierna, dove il progresso tecnologico è presente ma questo non assicura una felicità costante, anzi il contrario. Musicalmente i nostri nascono come cover band dei Sodom, ciò si sente moltissimo in questo loro secondo album. Rispetto al precedente però c'è una volontà più marcata a svincolarsi da questa etichetta nonostante gli Ultimate Holocaust non facciano niente per nascondere le loro origini. Il rischio quindi è che tale bagaglio musicale (si va dai Sodom come abbiamo detto ai Metallica ma in generale vi è un forte richiamo a tutto il thrash anni 80) schiacci la loro proposta musicale.

Le dieci tracce presenti nel disco filano che è un piacere, sono dirette, ben costruite e prodotte, il che non è una caratteristica da sottovalutare. Come dicevamo in precedenza il thrash proposto dai nostri è tecnico al punto giusto, diretto ed inframezzato da una giusta percentuale di melodia (il che non guasta mai se la sia dosare per il meglio). La prima traccia è quella che riassume le caratteristiche appena dette in quanto segue un crescendo niente male, la cosiddetta calma prima della tempesta per poi esplodere in un turbinio di violenza. La struttura è praticamente la stessa delle tracce introduttive dei primi quattro album dei Metallica: da Fight Fire with Fire a Battery, tanto per citarne due. La band quindi segue uno stile grezzo il giusto ma mai esageratamente confusionario: il divertimento risiede anche nel creare strutture che sanno pigiare l'acceleratore solamente quando necessario (Man vs Machine) e che siano diversificate quanto basta per mantenere alto l'interesse dell'ascoltatore. L'album procede dunque alternando fasi più tirate come Death of Illusionad altre più pacate ma diversificate il giusto come la title track.

L'album dunque è un buon ascolto dall'inizio alla fine ma non riesce mai a fare il salto di qualità poiché fin troppo ancorato al passato, i contenuti ci sono quello che manca è una buona dose di personalità. Questo Assault on the Control Room è già un passo in avanti rispetto Blackmail the Nation in termini qualitativi e rimane comunque l'occasione giusta di conoscere ed ascoltare un buon gruppo thrash, il che fa intendere lo stato di salute che il panorama underground offre in Italia.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2018
Deathstorm Records
Thrash
Tracklist
1. Born Like a Man, Die Like a Number
2. Man Vs Machine
3. Lost in The Island of Replication
4. Trapped in Quicksand
5. Impaled
6. Liliana (Instrumental)
7. In the Hearth of Illusion
8. Sound of Death
9. Assault on the Control Room
10. Apocalypse Tomorrow
Line Up
Bianchi (Voce, Basso)
Tombo (Chitarra)
Faiv (Chitarra)
Floyd (Batteria)
 
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