|
21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
|
|
|
10/08/2018
( 4148 letture )
|
Dodicesimo studio album per i tedeschi Primal Fear, che tornano alla ribalta col nuovo Apocalypse, promosso dalla nostrana Frontiers Music. La band capitanata dal cantante Ralf Scheepers e dal bassista Mat Sinner da ulteriore conferma della propria prolificità a due anni di distanza dal precedente Rulebreaker e ad uno dal live album Angels of Mercy: Live in Germany, continuando puntuale a timbrare il cartellino anche a vent’anni dal proprio esordio. La line-up è rimasta invariata da quella di Rulebreaker e anche la proposta del gruppo di Esslingen non è mutata di una virgola, dando l’impressione di avere a che fare con delle vere e proprie “macchine automatizzate” più che con esseri umani capaci di mutare nel tempo. Va però ribadito che difficilmente i Primal Fear sono stati in grado di raggiungere le vette di certi colleghi più rinomati, mantenendosi sempre su un livello di qualità medio-alto, ma mai superiore.
È la titletrack Apocalypse ad introdurci a questo nuovo lavoro, una breve intro con campane e cori inquietanti di sottofondo che lasciano presto spazio agli strumenti. C’è da dire che una volta partita la seconda traccia, New Rise, il distacco è forte e l’intro finisce per risultare fine a sé stessa e poco utile alla causa. La partenza è comunque ottima proprio grazie al brano sopracitato, che ci butta a capofitto nel mood del disco, dall’alto di ritmiche corpose e iperveloci, chitarre taglienti e la voce dell’ispiratissimo Ralf Scheepers a completare il quadro. The Ritual prosegue sulle stesse linee guida e conferma l’attitudine fortemente heavy del disco. Ma è solo con King of Madness che l’asticella relativa all’aspetto puramente qualitativo inizia ad innalzarsi e non di poco: il brano è tra i momenti migliori e più entusiasmanti del disco, soprattutto dal punto di vista melodico, con una prestazione eccezionale da parte dei singoli e riff portanti che resteranno in testa a lungo e sicuramente ci coinvolgeranno come pochi altri in sede live. Con Blood, Sweat, & Fear i Primal Fear tornano a premere sull’acceleratore e lo fanno con una maestria e una padronanza degli strumenti non comune, mentre pezzi come Supernova, Hail to the Fear e Hounds of Justice sono caratterizzati da un andamento più moderato, che ci permette di concentrare maggiormente la nostra attenzione sulle sfumature di tali brani, tra i più interessanti e piacevoli dell’intero lotto. Il coinvolgente riff portante di The Beast non basta invece a portare il pezzo sul livello dei precedenti, mentre la lunga Eye of the Storm vive di alti e bassi e spezza un po’ troppo l’andamento dell’album. Un minutaggio in fin dei conti eccessivo per gli effettivi contenuti del brano. La conclusiva Cannonball -riferendoci all’edizione standard dell’album- riporta in alto la tensione e sembra ricollegarsi come in un cerchio perfetto ai pezzi iniziali New Rise e The Ritual. La versione deluxe di Apocalypse include invece ben tre bonus tracks: Fight Against Evil, Into the Fire e My War Is Over; brani assolutamente nella media che come spesso accade nulla aggiungono e nulla tolgono al risultato finale, ma semplicemente allungano il minutaggio di ben tredici minuti.
Cosa dire a conti fatti di questo nuovo nato in casa Primal Fear? Si può senza troppe remore affermare -come prevedibile- che non ci vengono mostrate grandi novità rispetto ai lavori precedenti (e per quasi ogni album della band tedesca capita di ripetere questo discorso), ma in quanto ad intensità ed efficacia Apocalypse risulta un prodotto di tutto rispetto e capace di fronteggiare a testa alta le altre innumerevoli uscite del settore. La band è in piena forma, non sembra risentire affatto del trascorrere del tempo e riesce sempre a tirare fuori brani di un certo appeal per l’ampia fascia di appassionati di heavy/power, nonostante questo sia uno dei generi più inflazionati degli ultimi anni. Non notare tali aspetti sarebbe un errore e altrettanto sbagliato sarebbe sottovalutare l’importanza di questa band in un contesto musicale come quello odierno, in cui se sei una formazione in grado di confermarti sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo anno dopo anno allora puoi già dire di avere qualcosa in più degli altri. Non saranno autori di chissà quali capolavori, ma a noi i Primal Fear piacciono per ciò che sono e non possiamo affatto lamentarci.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
23
|
Solito disco dei Primal Fear con sonorità trite e ritrite. Fino a Seven Seal erano anche carini da sentire,ma ora la monotonia si è appropriata di loro. Tipico disco che senti due o tre volte e poi va a prendere polvere. 50. |
|
|
|
|
|
|
22
|
in macchina da due giorni. Bello carico ma so che so già che l'entusiasmo passerà in fretta. 75 giusto |
|
|
|
|
|
|
21
|
Ascoltato stamattina. Sembra proprio il solito disco dei PF. Massiccio, roccioso, potente. Si assesta sopra la sufficienza ma forse, come in molti loro dischi, non ci si ricorderà di un brano in particolare. Nessuna vetta, nessuna hit memorabile, una decina di buone canzoni come in tutta la loro discografia. Voto 73 |
|
|
|
|
|
|
20
|
Band che trovo in gran forma, ascolto molto piacevole! Macchina rodata e ben compatta, sono una sicurezza, Ralf Scheepers in primis. Peccato per la presenza di 2/3 fillers, ma comunque nel complesso un bell'album. Voto 79 |
|
|
|
|
|
|
19
|
Li seguo dal debutto e sino a "16:6" non hano bagliato un colpo, poi la fase calante cratterizzata da album con alternanza di pezzi poco ispirati a qualche bel singolo. In questo nuovo album i pezzi carini non mancano ma non c'è il pezzo dal grande ritornello o quella linea melodica micidiale. Un album di mestiere ottimamente suonato ma che non va oltre la sufficienza. 65 |
|
|
|
|
|
|
18
|
Seee.. dischi tutti uguali.. band abbastanza trascurabile..
|
|
|
|
|
|
|
17
|
Premetto che non sono un fan dei primal... ascoltato senza pregiudizi gran bel disco di metallo vero !! Ottime songs anche le ballads. |
|
|
|
|
|
|
16
|
A mio parere è leggermente inferiore al precedente, ma comunque un buon album. |
|
|
|
|
|
|
15
|
non mi aspetto niente altro da loro. quiello che fanno mi piace e a me va bene cosi |
|
|
|
|
|
|
14
|
finalmente un buoin album metallico |
|
|
|
|
|
|
13
|
@ B: grazie della segnalazione, ho corretto! |
|
|
|
|
|
|
12
|
refuso. il bassista Sinner |
|
|
|
|
|
|
11
|
li seguo da tanto e non mi hanno mai deluso. nel rimanere dentro binari classici, non fanno mai mancare energia, entusiasmo, divagazioni melodiche , epicitià, sostanza metal. ripetitivi ma inossidabili. contrariamente al recensore, apprezzo sopratutto il brano più lungo. con loro sto sempre fra il 75 e l'80. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Io provo sempre ad ascoltarli sul Tubo, ma non riesco a dargli più della sufficienza. Anche per me voto proprio tirato al 65. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Solito disco alla Primal Fear, carino, ma facilmente dimenticabile. A mio modestissimo parere stanno diventando un pochino fin troppo prevedibili. 68. |
|
|
|
|
|
|
8
|
A mio parere, sono sopravvalutati dai loro fan e sottovalutati da tutti gli altri. Io, quando uscirono i primi due, appartenevo alla prima categoria..poi son passato all'altra! |
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
Album fotocopia e canzoni col pilota automatico, i Primal Fear sono bravi ma anche prevedibili. Il disco, anche in questo caso, è proprio come me lo aspettavo: carino, di buona fattura, ottimi vocalizzi e gustosi assoli, tutto qui. 70 |
|
|
|
|
|
|
5
|
Il solito solido album dei tedeschi: grande prova di Scheepers, grandissimo cantante, ed ottima prova generale della band.
Devo dire che Into the Fire potrebbe essere messa tra le canzoni del disco io la trovo molto buona. Voto 85 |
|
|
|
|
|
|
4
|
Grande band.live in germany e relativo DVD praticamente consumati.provvedero alla acquisto. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Quoto e straquoto! Anche a me piacciono molto, un primo ascolto promette bene, spero di vederli live nel tour promozionale |
|
|
|
|
|
|
2
|
Per me band sempre sottovalutata.. questo e Heavy metal. Lo vogliamo cosi'...potente, con chitarre pesanti , sezione ritmica devastante , assoli e una voce meravigliosa.
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Li ho seguiti all'inizio carriera, in particolare Nuclear Fire credo di averlo ascoltato un milione di volte. Poi mi sono fermato al (bel) 16.6.
E...cavoli sono passati quasi dieci anni! E nel frattempo sono marito e papà e ho 38 anni... questo lo ascolterò su Spotify. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Apocalypse 2. New Rise 3. The Ritual 4. King of Madness 5. Blood, Sweat, & Fear 6. Supernova 7. Hail to the Fear 8. Hounds of Justice 9. The Beast 10. Eye of the Storm 11. Cannonball 12. Fight Against Evil (Bonus Track - Deluxe Version) 13. Into the Fire (Bonus Track - Deluxe Version) 14. My War Is Over (Bonus Track - Deluxe Version)
|
|
Line Up
|
Ralf Scheepers (Voce) Tom Naumann (Chitarre) Alex Beyrodt (Chitarre) Magnus Karlsson (Chitarre, Tastiere) Mat Sinner (Basso, Cori) Francesco Jovino (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|