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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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31/08/2018
( 1181 letture )
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A due anni dal termine del lungo e non facile intervallo di silenzio intercorso tra l’uscita di Fra underverdenen, avvenuta nel 1999, e quella di Kvass nel 2006, durante il quale la band aveva rischiato di non riuscire più a risollevarsi e tornare attiva, i norvegesi Kampfar fanno il loro ritorno sulle scene internazionali con questo Heimgang, album con il quale riconfermano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di essere ancora un’importante e appassionata pedina della scena black norvegese, per quanto probabilmente mai del tutto premiata negli anni in termini di popolarità e di fama.
La compagine capitanata dallo storico Dolk, infatti, ci presenta dieci tracce (di cui solo una, l’opener Vantro, strumentale) create e declinate alla stessa maniera del precedente disco, complice la scelta di avvalersi del medesimo studio di registrazione, il Silvertone Studio, e dello stesso produttore di Kvass, Rune Jørgensen, non modificando in alcun modo nemmeno la line-up (non tragga in inganno il nome, il batterista II13 è sempre il caro buon vecchio Ask). Lo stile proposto, più corposo che nella prova di due anni prima, nonché più agile grazie ad un minutaggio più leggero, verte non a sorpresa su un black energico e coeso, sempre più vigoroso e desideroso di dimostrare la propria fierezza dopo i tanti anni di buio, a cui si intrecciano con maggiore chiarezza ed evidenza le intense e gelide atmosfere tipiche del viking metal di matrice nordica, nonché alcuni passaggi più marcatamente folk, evidenti soprattutto nei momenti maggiormente melodici. Non mancano nemmeno piccoli tocchi di fragile eleganza, trasmessi ad esempio nella prima, suggestiva parte di Vantro. Epicità e rabbia, impetuosità e leggerezza si alternano e si bilanciano lungo tutti i 47 minuti di Heimgang, attraverso soluzioni tecnicamente non particolarmente complesse, ma di indubbia ed immediata efficacia. A condurre non sono più solo i vigorosi e rauchi vocals del mastermind e fondatore Dolk (completamente spariti in questa sede gli interventi in clean), ma anche la chitarra di Thomas, quanto mai versatile e preciso nel dare corpo all’espressività dei brani soprattutto in termini di riffing e di tremolo, mentre ottimo supporto lo dà il solido e a volte stravagante drumming di Ask/II13, dall’esecuzione sempre precisa e di maggiore retaggio viking.
Pur non trovandoci di fronte ai capolavori che avevano caratterizzato i primi anni di carriera degli scandinavi, Heimgang migliora ulteriormente quanto già presentato dal precedente Kvass e ci dimostra l’ottimo stato di forma e di ispiraizione dei Kampfar, che da questo disco in poi continueranno a dare il proprio meglio, riuscendo a continuare a proporre quel viking/black personale e distintivo, senza mai annoiare né scendere a compromessi o commistioni che ne rendessero meno distinguibile quello che, da oltre 20 anni, è diventato a tutti gli effetti il marchio di fabbrica di Dolk e soci. Una release che non deluderà i fan e che certamente potrà interessare sia gli amanti del black norvegese più classico, che quelli delle atmosfere e della fierezza tipiche di un genere quale il viking metal. Diretto, coinvolgente, avvincente, da non sottovalutare.
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Un gran bell'album, di uno di quei gruppi che andato sempre in crescendo, ed attualmentente è forse quello più ispirato, tra la vecchia guardia norvegese. Kvass però lo preferisco a questo. Per il resto d'accordissimo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Vantro 2. Inferno 3. Dødens vee 4. Skogens dyp 5. Antvort 6. Vansinn 7. Mareham 8. Feigdarvarsel 9. Vettekult 10. Vandring
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Line Up
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Dolk (Voce) Thomas (Chitarra, Tastiera) Jon Bakker (Basso) II13 (Batteria, Voce)
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