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Mordant Rapture - The Abnegation
13/09/2018
( 647 letture )
Fondati nel 2013, i symphonic death metallers Mordant Rapture, provenienti dall’assolata California, hanno da poco rilasciato il loro EP di debutto, The Abnegation. Stando alle parole di Ben Wilkinson, chitarrista del gruppo, per giungere a questo risultato sono stati necessari innumerevoli galloni di caffè e parecchie ore di sonno, quindi direi di non perdere ulteriore tempo e cominciare a sviscerare questo esordio interessante.

Ci viene proposto un death metal sinfonico a tinte black che si rifà ai grandi del genere, ma con un tasso tecnico decisamente alto: ciò permette alla band di godere di un sound discretamente personale che non si limita a fare il verso ai gruppi dai quali Rodríguez e soci traggono ispirazione (si posso sentire influenze di Septicflesh, Fleshgod Apocalypse, Spawn of Possesion, Necrophagist e Dissection). La produzione è ottima e consente a tutti gli strumenti, orchestrazioni comprese, di ritagliarsi il loro posto senza risultare invadenti, il tutto è ovviamente coadiuvato da una performance più che buona da parte dei musicisti: a colpire è soprattutto il cantato di Rodríguez, abrasivo ed aggressivo al punto giusto. Le chitarre sfornano riff e assoli precisi, velocissimi e accattivanti, accompagnate da un basso funambolico e scoppiettante e una batteria forse troppo poco fantasiosa, anche se molto veloce e tecnicamente ineccepibile. Le orchestrazioni sono tutte di pregevole fattura e, rimanendo comunque quasi sempre in secondo piano, contribuiscono a donare a The Abnegation una propria identità. Tutte le tracce sono meritevoli di attenzione: a me personalmente hanno convinto molto Withered (ricorda molto i Fleshgod Apocalypse in salsa black metal) e Quell the Voiceless, nel suo incedere furioso e nei suoi bellissimi assoli, i migliori del disco.

A giovare al platter sta il fatto di essere un EP composto da sole cinque canzoni, di cui una è un breve intermezzo strumentale (A Plea Above Ashes): ciò permette all’ascoltatore di dover compiere grandi sforzi di attenzione e di non incappare nel rischio noia, soprattutto perché le canzoni sono strutturalmente molto simili tra di loro e un album intero composto da canzoni di questa tipologia farebbe sbadigliare l’ascoltatore. Il difetto principale di The Abnegation è proprio questo: spesso e volentieri sembra che i musicisti si lascino troppo prendere dalla voglia di strafare ed esagerino con la velocità e con un songwriting forse fin troppo ambizioso per le loro seppur ottime capacità. Personalmente ritengo che essi se ne siano resi conto e abbiano preferito rilasciare un EP, in attesa di ulteriori miglioramenti a livello tecnico e compositivo.

Dovendo tirare le somme e concludere, un ascolto a The Abnegation non posso non consigliarlo. Non garantisco che potrà essere apprezzato da tutti, visto che, come ho detto, quella che i cinque californiani propongono è un’alchimia piuttosto ambiziosa e ancora imperfetta, ma con la possibilità di essere migliorata in futuro. In futuro sentiremo ancora parlare dei Mordant Rapture, ne sono fermamente convinto.



VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
80 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2018
The Artisan Era
Technical Death Metal
Tracklist
1. Unsightly Beast
2. Withered
3. A Plea Above Ashes
4. Quell the Voiceless
5. Natal Throphies
Line Up
Rodrigo Rodríguez (Voce)
Ben Wilkinson (Chitarra, Basso)
Kent Congdon (Chitarra)
Josh Miller (Batteria)
 
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