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Little Caesar - Little Caesar
22/09/2018
( 377 letture )
Uno dei dischi più belli ed energetici dell’ondata street/sleaze. Un esordio stupendo, ricco di sfumature, pregevolezza, capacità, atmosfere variegate e un cantante come Ron Young dotatissimo nel saper interpretare alla perfezione ogni singolo secondo di musica con la sua ugola, calda, avvolgente, versatile e di grande espressività. I Little Caesar si formano nel 1987 a Los Angeles, con una formazione in origine composta da Ron Young (voce), Apache (chitarra), Loren Molinare (chitarra), la prima apparizione del quintetto avviene nel 1989 su una compilation edita dalla Metal Blade Records chiamata Street Survivors. Quello stesso anno pubblicano il primo EP di quattro tracce, sempre per la Metal Blade, intitolato Name Your Poison, prodotto da Joe Hardy (ZZ Top). Il riscontro di questo primo lavoro porta gli yankee ad aprire una serie di date per i Jane's Addiction, e a suonare qualche show nel ruolo di headliner in alcuni club del circuito. Vengono notati dalla label Geffen Records tramite l'A&R John Kalodner, e nel 1990, lanciano questa bomba, l'omonimo Little Caesar, prodotto dal mago della consolle, Bob Rock (Metallica, Mötley Crüe, The Cult, tra gli altri).

L'album splende per una serie di brani di hard rock fortemente ispirato allo stile anni 70, influenze R&B/Soul e la sporcizia street tanto in voga in quel periodo. L’opera viene ben accolta dalla critica specializzata, entra nella classifica di Billboard Top 100, ricevendo buon airplay su radio e soprattutto su MTV. 12 pezzi in scaletta, 2 cover, il tutto suonato, composto ed espresso in maniera elettrizzante, stuzzicante e dal grande valore, un coacervo musicale come pochi seppero fare all’epoca e pure nelle decadi a venire. 55 minuti di lapilli esplosivi con Down-N-Dirty che mostra subito la pasta della band, scatenando un pogo saltellante con le sue radici blues-southern al servizio di chitarre hard, Hard Times colpisce tra nuca e noce del capocollo con il suo potere grattugiante tra sei corde, voce e cori a scheggia, Chain of Fools, di Aretha Franklin, estratta come singolo, è semplicemente trascinante con Ron che fa il prestigiatore vocale. From the Start è clamorosa con un ritornello irresistibile, In Your Arms solca varie atmosfere, parte soft e a basso tono, per poi brulicare di un chorus pazzesco in sospeso tra rock e blues, la voce, il piano, il solo delle guitar, letteralmente perfetti. Rock-N-Roll State of Mind è tutta racchiusa nel titolo, Drive It Home pesta che è una libidine, Midtown è uno slow trasudante pathos sudista, Cajun Panther è una sventola in piena faccia e l’inciso non lascia nessuno indifferente con i piedi che battono il ritmo infernale, Wrong Side of the Tracks è hard nell’anima, I Wish It Would Rain è la seconda cover, originariamente dei The Temptations, qui resa in chiave rock con una lettura di lignaggio aureo, pezzo micidiale. Chiude il disco Little Queenie intrisa di hard grezzo impastato con rhythm and blues avvincente.

Il quintetto suonò da spalla ad importanti act come Kiss, Social Distortion, Iggy Pop, Billy Idol, e Lynyrd Skynyrd, portando in giro questo disco maiuscolo e coinvolgente che ancora oggi suona a mille, ed è da riscoprire a tutti i costi: una gemma che non si può lasciare nel cassetto ad accumulare pulviscolo e detriti. Grandi Little Caesar.



VOTO RECENSORE
88
VOTO LETTORI
99 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
1990
Geffen Records
Hard Rock
Tracklist
1. Down-N-Dirty
2. Hard Times
3. Chain of Fools
4. In Your Arms
5. From the Start
6. Rock-N-Roll State of Mind
7. Drive It Home
8. Midtown
9. Cajun Panther
10. Wrong Side of the Tracks
11. I Wish It Would Rain
12. Little Queenie
Line Up
Ron Young (Voce)
Louren Molinare (Chitarra, Cori)
Apache (Chitarra, Cori)
Fidel Paniagua (Basso, Cori)
Tom Morris (Batteria)
 
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