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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Black Fast - Spectre of Ruin
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04/12/2018
( 1589 letture )
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Provenienti da St. Louis, Missouri, i Black Fast sono uno dei prodotti più interessanti della scena progressive/technical thrash degli ultimi anni. Senza dubbio in debito, in primo luogo, nei confronti dei Voivod e, più recentemente, dei Vektor, la band ha mostrato sin da subito la capacità di rielaborare le proprie influenze musicali per partorire un suono assolutamente personale. La line-up del gruppo è inalterata dagli esordi, con Aaron Akin (chitarra e voce), Trevor Johanson (chitarra), Ryan Thompson (basso) e Ross Burnett (batteria). Spectre of Ruin è il terzo album in studio, dopo gli ottimi Starving Out the Light (2013), che rimane il migliore dei tre, e Terms of Surrender (2015).
Il disco è prodotto nuovamente da Erik Rutan per la eOne ed è stato pubblicato il 13 luglio 2018. Si compone di nove tracce, per un minutaggio complessivo di 43 minuti, spaziando dai 3:31 di Crescent Aberration ai 6:00 di Mist of Ruin. Stilisticamente omogeneo, risulta in linea con i precedenti lavori della band, mostrando tuttavia una maggiore durezza e compattezza, come testimoniato già dalla prima traccia Cloak of Lies. Le successive Silhouette Usurper e, ancor di più, Scarecrow and Spectre mostrano una maggiore ricerca della melodia. Lungo tutto il resto dell’album, passando per Phantom I Am e Temple of Leviathan, si rimane sempre in bilico tra la persecutorietà del suono, più assimilabile a una matrice black, e la fuga progressive. In diversi passaggi riecheggiano, più o meno lontanamente, gli svizzeri Celtic Frost. Chiusura affidata alla claustrofobica Husk. Difficile trovare un brano di punta e, al tempo stesso, un passaggio debole, anche per merito dell'ottima capacità tecnica mostrata da tutti i componenti. Azzeccata, algida e inquietante anche la copertina.
In conclusione, i Black Fast si confermano tra i migliori gruppi del rinato filone technical thrash, pescando senza paura anche dal melodic death e dal black, con un livello tecnico e una capacità di songwriting sempre molto alti. Speriamo continuino sempre su questa eccellente strada.
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No, ho ascoltato questo visto che era stato molto commentato, ma mi ha deluso, anche se si è sempre in tempo a cambiare idea, con la musica i giudizi sono sempre in evoluzione. |
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@Pacino hai mai ascoltato the coming swarm? che ne pensi? |
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Ma che barba e che noia, che barba e che noia...precisini, ma noiosetti. Voto 59 |
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terms of surrender mi piace un casino, ottima notizia. grazie. |
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@rik sì immagino! 😅 a me invece piacciono registri diversi e anche x me conta più la voce che la bravura tecnica. A me queste voci ruvide piacciono molto in generale comunque. @Giorgio x me lo stile dipende dei casi, ci sono proposte che necessitano di un'introduzione più ampia, magari perché i contenuti e il background sono importanti quanto la musica oppure perché il genere lo richiede. In questo caso invece penso che vada bene questo stile 🙂 |
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Silvia, come timbro di voce non mi dispiace e non la trovo così ehm 'piatta'. Ma questo ovviamente è solo una mia opinione 😉. Sarà che certi arzigogolamenti vocali non mi piacciono, preferisco linee vocali che non sono 'eclettiche' se mi lasci passare questo termine. Per dirti, a me il power non piace, forse per quello apprezzo la vocalità di questo singer (anche chitarrista). Un elemento che guardo con grande attenzione è proprio il timbro vocale del singer. Una band può essere bravissima e fare un genere che a me piace, ma se il singer va fuori dai registri per quanto riguarda il mio gusto musicale, beh evito la band a pié pari. io oltre alla bravura della band guardo molto la 'vocalità', che non deve mai scadere nel growl o nel power. Ma questo ovviamente è solo un mio 'pensiero'😉 |
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Ho uno stile essenziale e lo trovo funzionale. Semplificando, ci sono comunque due modi di scrivere una recensione secondo me. Scrivere di tutto e di più, sfruttandola come uno spazio di approfondimento per chi già conosce l'album, oppure fare una sorta di presentazione che lasci poi il gusto della scoperta all'ascoltatore. Preferisco questa seconda opzione, anche perché è il tipo di recensioni che piace leggere a me e che ritengo più fruibili alla maggior parte dei lettori. Però il consiglio di Rik sulle linee vocali è ottimo e cercherò di integrare info come questa nelle prossime |
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Ciao rik, il timbro mi piace molto ma non ti sembra che le linee vocali siano un po' "piatte" alla lunga?Dici che andava specificato in review? Comunque in "Silhouette Usurper" il solista va alla velocita' della luce @Giorgio, certe volte essere minimalisti e' meglio che scrivere vuoti e arzigogolati giri di parole imo |
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Welcome to 'Grin' 💪😉. Per iniziare, non li conoscevo. Gruppo veramente valido e quello che ho avuto modo di ascoltare in rete, mi ha piacevolmente impressionato. Queste sono le band millennials che fa piacere ascoltare. Notevole, veramente. Ehm, l'unica cosa che ho dovuto capire è la 'vocalità' del singer, che ho imparato a conoscere ascoltandolo in rete. Mi sembra, correggetemi se sbaglio 😉, che in review non sia ehm specificata. A differenza di Silvia, a me, come vocalità, piace molto. Ed il fatto che non scade nel growl, già questo è positivo. Ottima band e ottimo album. Mettere nella wish list... |
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Lo so, sono un minimalista |
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Ti dirò la verità a me questo stile conciso anche nel linguaggio piace molto perché "fotografa" subito il gruppo e ci sta bene col genere... Di solito mi piace anche quando il recensore alla fine esprime un parere personale anche in soggettiva |
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Grazie del consiglio Silvia e concordo nel merito! Intendevo comunque consigli tecnici, aspetti che vi piacerebbe leggere nelle recensioni |
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Return To The Wasteland dei Comaniac @Giorgio, secondo me merita una recensione, lo trovo superiore al secondo (che non mi dispiace affatto come ho detto sotto la rece) |
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6
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Vi ringrazio, mi fa molto piacere sapere che abbiate apprezzato e che concordiate con quanto ho scritto. Se avete suggerimenti per le prossime recensioni, sparate pure |
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5
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Bella recensione Giorgio ! Ho ascoltato qualche pezzo del gruppo, il solista e' pazzesco ma concordo con te, nel complesso "Difficile trovare un brano di punta e, al tempo stesso, un passaggio debole, anche per merito dell'ottima capacità tecnica mostrata da tutti i componenti."
La voce a volte non segue delle linee melodiche varie, e' un po' monocorde imo, spero che lavorino su questo perche' il potenziale e' enorme |
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4
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Il tuo modo obbiettivo mi ricorda molto khaine... Peccato non ci sia più... Comunque bravo veramente |
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Bravo Giorgio ottima recensione |
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I commenti sono benvenuti, però piano con gli insulti eh |
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Prima recensione per un nostro nuovo "acquisto" |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cloak Of Lies 2. Silhouette Usurper 3. Scarecrow And Spectre 4. Phantom I Am 5. Mist Of Ruin 6. Temple Of Leviathan 7. Famine Angel 8. Crescent Aberration 9. Husk
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Line Up
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Aaron Akin (Voce, Chitarra) Trevor Johanson (Chitarra) Ryan Thompson (Basso) Ross Burnett (Batteria)
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RECENSIONI |
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