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CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)

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ALAIN JOHANNES + THE DEVILS + ANANDA MIDA feat. CONNY OCHS
RAINDOGS HOUSE, P.ZZA REBAGLIATI 1 - SAVONA

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TRAUMA hc
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO

Sylvaine - Atoms Aligned, Coming Undone
22/12/2018
( 1445 letture )
Un paesaggio inchiostrato in tonalità di grigio, lapislazzuli e rocce emergenti dalle viscere della terra, sfidanti un cielo densamente innevato: il packaging mediante il quale si presenta Atoms Aligned, Coming Undone, dalle fattezze tanto algide quanto delicate, sottolinea soltanto parte del ventaglio delle tonalità emotive racchiuse nell’ultimo lavoro a firma Sylvaine. Le redini dello stesso sono saldamente impugnate da un’unica mente, quella di Kathrine Shepard, approdata nel roster della Season of Mist con il precedente full-length ed in attività sin dal 2014. Si potrebbe aver l’impressione, porgendo brevemente l’orecchio al lavoro della polistrumentista norvegese, di trovarsi dinanzi ad un amalgama che prenda a piene mani parimenti da act quali Alcest, per quello che concerne il versante del songwriting, e Myrkur, soprattutto riguarda l’approccio alle linee vocali. E si tratta per certi versi di un’intuizione grossomodo precisa, specie se si considera che qualcuno come Neige sia guest nel lavoro della biondocrinita mastermind e di come molte delle linee melodiche qui contenute facciano spesso segno a suggestioni già evidenti in Souvenirs D'un Autre Monde. Le linee di basso dischiudenti la titletrack ci conducono dunque in un sottobosco soffuso. In esso a prevalere è la raffinata trama elaborante mediante layers eterei di vocals in clean e sei corde riverberanti, adombranti soluzioni melodiche terse e melanconiche. L’unico accenno a sonorità più crudeli è qui rappresentato dal blast beat che chiude la composizione. L’ordito viene sublimato con Abeyance, dotata di sezioni particolarmente orecchiabili beneficate dall’intreccio tra screaming e clean, ed ancora di più a seguito delle armonizzazioni soavi della ballad Worlds Collide. Quest’ultima risulta parzialmente in contrasto con la successiva Severance, nelle quali uno screaming particolarmente straziato è contornato da drammatiche armonizzazioni in chiave minore.

Al netto di qualche variazione sul tema, la qualità dei brani si mantiene pressoché identica a sé stessa, ed Atoms Aligned, Coming Undone si lascia fruire senza soluzione di continuità quasi fosse un’opera in unico atto. Ciò non viene ad essere necessariamente un difetto: l’assenza di highlight è compensata dalla totale mancanza di filler. Sembrerebbe a questo punto di trovarsi dinanzi ad un compendio degli stilemi più vincenti nell’ambito delle contaminazioni del black con il post rock e lo shoegaze, quasi confezionato al fine di piacere ad un certo tipo di fanbase. Ciò tuttavia non adombra affatto il lavoro compositivo, la tenuta degli episodi e l’incisività della proposta, che si gioca proprio sull’estremo interesse suscitato dall’intreccio vocale. La Shepard, come si è avuto modo difatti di sottolineare, spazia agevolmente da un cantato diafano ed evocativo ad uno scream in grado di esplorare tutte le tonalità emotive evocate dai brani, mostrando una grande plasticità. Se dunque le doti, la consapevolezza e la capacità compositiva per produrre un lavoro finalmente personale e non totalmente aderente ad un immaginario manuale del black gaze vi siano, non risultato indirizzate in tal senso. Auspicabilmente la Shepard, alla stessa maniera della talentuosa collega Myrkur, saprà trarre quanto sussiste di originale ed ispirato nella propria penna per convertirlo, in futuro, in un lavoro maggiormente coraggioso e distante dall’ombra dei propri numi tutelari. Nel frattempo, non possiamo dirci totalmente delusi da un full-length che spira aurale nordicità, paesaggi nevosi ovattati e levità aurorale da ogni nota e che chiunque apprezzi act con Alcest può far proprio come sottofondo di queste serate invernali.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
88 su 3 voti [ VOTA]
gianmarco
Venerdì 4 Gennaio 2019, 4.20.07
2
a me piace tanto L'Appel Du Vide.
ocram
Domenica 23 Dicembre 2018, 11.28.13
1
Bellissimo, il miglior surrogato degli Alcest in circolazione. Solo Mørklagt vale l'acquisto. Voto 80
INFORMAZIONI
2018
Season of Mist
Black
Tracklist
1. Atoms Aligned, Coming Undone
2. Mørklagt
3. Abeyance
4. Worlds Collide
5. Severance
6. L'Appel du Vide
Line Up
Sylvaine (Voce, chitarra, synth, basso e percussioni)

Musicisti Ospiti:
Stephen Shepard (Batteria)
Stéphane "Neige" Paut (Batteria)
 
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