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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Homicide Hagridden - Effect Lucifero
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03/01/2019
( 760 letture )
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La tradizione nostrana in campo thrash metal vanta molti interpreti di rilievo, già negli anni Ottanta, con i vari Bulldozer, Necrodeath e Schizo, riconoscendo un debito evidente nei confronti del filone più furioso, quello che fa capo a Slayer e Kreator per intenderci, e quindi in un certo modo più contiguo anche ai movimenti death e black. La band piemontese vede la luce nel 1994 e riconosce nel chitarrista e cantante Massimo Moda e nel batterista Stefano le due figure cardine. Dopo quattro demo, arriva l’esordio sulla lunga durata con Dead Black Sun (Eclipse Records, 2004) che vedeva impegnati anche Ian Binetti alla chitarra e Davide Rou Roch al basso. Passano otto anni, durante i quali Daniele Bidoggia subentra a Binetti, e arriva la seconda fatica in studio con Us (Buil2Kill Records, 2012). Nel mezzo un altro demo nel 2007.
Effect Lucifero viene partorito nel 2016 con l’apporto di Fabio Insalaco alla chitarra e Valerio Possetto al basso. Inizialmente rilasciato solo in formato digitale, è stato pubblicato il 23 novembre scorso su Cd con la The Goatmancer Records, arricchito per l’occasione da una bonus track. Stilisticamente sovrapponibile ai due lavori precedenti, Effect Lucifero si compone di nove tracce per un minutaggio complessivo di circa quaranta minuti, spaziando dai 2:47 della bonus track Black as War ai 6:13 di The Unsaid. Il disco si apre con i tre minuti di assalto sonoro di 4Letters, indubbiamente efficace nonché uno dei migliori pezzi dell’album, che non solo ci offre la misura esatta di ciò che ci aspetta in seguito ma ci ricorda anche quanto la voce di Massimo Moda richiami lo stile dell’intramontabile Tom Araya degli Slayer. Segue la più riflessiva e ragionata Remembrance of Me che non deve tuttavia ingannare, perché il martellamento, orchestrato a dovere con il magnifico supporto della sezione ritmica della band, riprende ossessivo con Regime, rendendo peraltro giustizia al nome del gruppo, traducibile infatti come “omicida ossessionato dagli incubi”. Si inseriscono nel medesimo solco stilistico le successive Raped e Lie to an Angel. Segue la slayerana Lethal Agreement, impreziosita da un arpeggio centrale, che insieme alla opener appare il passaggio più convincente dell’intero album. Dopo Purify, arriva l’altro pezzo da novanta, ovvero la persecutoria e sinistra The Unsaid, prima della rasoiata finale di Black as War.
Bisogna riconoscere il merito ai piemontesi Homicide Hagridden di aver partorito un lavoro solido e coerente, indubbiamente godibile all’ascolto e ben bilanciato tra la violenza del suono e l’equilibrio melodico, guadagnando così la piena sufficienza. Con l’aggiunta di una doverosa nota di lode per il solo fatto di portare avanti una chiara identità musicale in un paese come il nostro, dove le sonorità più estreme hanno trovato sempre un terreno ostico su cui attecchire e germogliare.
Buon ascolto e che il metallo sia con voi!
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Orgoglio di Settimo Torinese! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. 4Letters 2. Remembrance of Me 3. Regime 4. Raped 5. Lie to an Angel 6. Lethal Agreement 7. Purify 8. The Unsaid 9. Black As War
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Line Up
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Massimo Moda (Voce, Chitarra) Fabio insalaco (Chitarra) Valerio Possetto (Basso) Stefano Moda (Batteria)
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RECENSIONI |
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