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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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05/01/2019
( 1628 letture )
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Nel 1993, un disco incredibilmente violento tanto dal punto di vista musicale, quanto da quello testuale, aveva sconvolto i benpensanti e mandato in visibilio molti fan: il suo nome era Matando Gueros e, mostrandosi con una deliziosa testa mozzata e bruciacchiata in copertina, ci faceva conoscere i Brujeria, un (presunto) collettivo di narcotrafficanti in fuga dalle autorità messicane e statunitensi; Internet, del resto, non esisteva ancora e, per motivi facilmente intuibili, una presentazione tanto feroce fece davvero parecchio scalpore. Successivamente, però, si venne a sapere che i fantomatici narcos non erano altro che musicisti fra i più quotati delle scene di metal estremo di vari paesi: avevamo infatti a che fare con un vero e proprio supergruppo, formato da personaggi del calibro di Dino Cazares, Shane Embury, Billy Gould, Raymond Herrera, che avevano dato alle stampe un marcissimo, irresistibile album di puro grindcore.
Negli anni successivi, caduta la maschera da narcotrafficanti, i Brujeria mutarono leggermente pelle anche dal punto di vista musicale: dal grindcore di Matando Gueros e di Raza Odiada (probabilmente il loro capolavoro) giunsero infatti all'adozione di ritmi più oscuri e pesanti, maggiormente orientati al classic death. Il frutto di questa evoluzione è Brujerizmo, risalente al 2000 e, fino al 2016, ultimo disco a firma di questo supergruppo di pazzi scatenati. Quanto appena detto trova immediato riscontro già nella title-track, posta in apertura: rinunciando alla velocità a tutti i costi, i musicisti tessono un brano pienamente death, carico di groove, di riff taglienti, con sezione ritmica e chitarre sugli scudi; a non essere cambiata è la grande capacità dei Brujeria di risultare dannatamente coinvolgenti, tanto che il pezzo si candida già fra i migliori di tutto l'album. Anche Vayan Sin Miedo prosegue su questa falsariga, con un riff portante che sa di Fear Factory lontano un miglio, e non è certo un male. Certo, si sente un po' la mancanza dei ritmi forsennati di una Colas de Rata, ma la violenza musicale e lirica non manca certamente. La Traicion, meno brillante nel complesso dei brani appena analizzati, trae tuttavia beneficio da un ritornello pensato appositamente per esser cantato dal vivo e, quindi, di grande efficacia; una maggior velocità, unita a ritmiche quasi thrash, movimentano le due (ottime) Pititis te Invoco e Laboratorio Cristolitos, mentre un riff heavy, stavolta non particolarmente memorabile, ci porta attraverso Division del Norte. Va molto meglio, in tal senso, con il thrash/death carico di irresistibile groove di Marcha de Odio, o con la potenza espressiva di Anti-Castro. La bizzarra ironia dei Brujeria fa capolino in Cuiden a Los Ninos, ma siamo sicuri che preferirete ascoltare le sfuriate di batteria presenti nella violenta El Bajòn. Si torna al death con Mecosario, ma è la tiratissima El Desmadre a catturare maggiormente l'attenzione, tanto da renderla uno dei migliori pezzi di tutti Brujerizmo. La danza stregonesca è chiusa da Sida de la Mente, brano anch'esso carico di groove e ritmiche cupe, terreno fertile per le indubbie abilità dei musicisti coinvolti.
Pur essendo un lavoro validissimo, Brujerizmo è complessivamente inferiore ai precedenti lavori dei Brujeria: la sua diversità rispetto a Matando Gueros e Raza Odiada, se da un lato consente di apprezzare nuove sfumature della musica proposta dal supergruppo, dall'altro smorza a tratti la loro furia assassina, che era l'elemento più entusiasmante degli album più tipicamente grindcore. Resta, ad ogni modo, come detto, un album godibilissimo.
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5
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Secondo me, a parte "Matando Gueros" e parte di "Raza Odiada", la band ha poi sempre pubblicato album più o meno mediocri.
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4
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Album assurdo ma ogni tanto lo riascolto |
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3
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Concordo, inferiore ai primi due, ma comunque un album godibile. Un 7,5 se lo becca. |
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2
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AOR??? Ahahah
Comunque ho il primo disco del gruppo, carino, il resto lo lascio sugli scaffali. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Brujerizmo 2. Vayan Sin Miedo 3. La Traicion 4. Pititis, te Invoco 5. Laboratorio Cristalitos 6. Division del Norte 7. Marcha de Odio 8. Anti-Castro 9. Cuiden a Los Ninos 10. El Bajon 11. Mecosario 12. El Desmadre 13. Sida de la Mente
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Line Up
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Juan Brujo (Voce) Pititis (Voce) Marijuano Machete (Voce) Pinche Peach (Voce) Asesino (Chitarra e basso) Hongo (Chitarra e basso) Cristo de Pisto (Chitarra) Güero Sin Fe (Basso e voce) Fantasma (Basso e voce) Greñudo (Batteria) Hongo Jr. (Batteria)
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RECENSIONI |
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