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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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( 16523 letture )
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E infine la crisalide si trasformò in farfalla!
Potrei non andare oltre, terminando la mia recensione con poche, ma quanto mai emblematiche parole, estremamente sintomatiche per i Behemoth.
Difatti, l’attesa che si è venuta a creare attorno a The Apostasy è stata davvero spasmodica: da un lato, la quasi totalità dell’universo metal, rimasto esterrefatto di fronte a Demigod, acclamato come indiscutibile capolavoro frutto di una band capace di evolvere e rivoluzionare il proprio sound, popolo quanto mai desideroso di poter fruire del nuovo dono, in grado di bissare le grazie del predecessore; d’altro canto, tutti coloro che, pur avendo apprezzato la perla dei polacchi, speravano in una ulteriore innovazione, dove i nostri osassero ancora, decretando così un nuovo e indelebile capitolo di storia.
Solo i grandi sono capaci di mettere tutti d’accordo, e i Behemoth indubbiamente lo sono.
Infatti con The Apostasy, se possibile, segnano un ulteriore passo in avanti pur seguendo i binari costruiti in Demigod, implementando così le regole del death metal, senza doverle riscrivere. Anni luce distanti dagli esordi black, oggi si apprezza un sound più diretto e compatto, che nel contempo non perde l’innato piacere nel strutturare situazioni complesse e melodie evocative. Violenza e velocità non lasciano spazio a compromessi, ma solo l’estasi per una tecnica tanto precisa quanto funzionale ad un songwriting oggi più che mai perfetto.
Tanto di cappello a Nargal, sempre più abile nell’infondere ad ogni nota particolare enfasi, grazie anche a linee vocali più controllate; nemmeno a dirlo, è nel muro di riff alternati a puntuali soli, che il mastermind tesse a braccetto con Seth, il fiore all’occhiello. Ma in questo episodio è la sessione ritmica, coadiuvata da una produzione perfetta in grado di esaltare l’ottimo lavoro di Orion, a farla da padrona: il drumming di Inferno è semplicemente devastante, martellante ma soprattutto quanto mai vario. Inutile cercare un brano più riuscito, rispetto gli altri; si può restare folgorati dai blast-beat di Slaying The Prophets Ov Isa, o dai cambi di tempi in Prometherion, oppure ancora dalle elaborate architetture di Be Without Fear e Libertheme, invece apprezzare le sperimentazioni della splendida Inner Sanctum, che vede la partecipazione di un ospite d'eccezione, ovvero Warrel Dane dei Nevermore. In realtà siamo al cospetto di dieci episodi (più la intro Rome 64 C.E.) incredibili e imprescindibili, che nel loro complesso sanciscono la maestosità dell’impero Behemoth.
Per non incorrere nell’ira funesta delle divinità pagane, non avete altre scelte che far vostro The Apostasy, entrando così a far parte della storia!
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VOTO LETTORI
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77.23 su 113 voti [
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22
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AVevo ben 4 dischi dei Behemoth, com\' è finita???....li ho venduti tutti......saranno tutte le orchestrazioni di sottofondo, cori vari, il tutto vorrebbe dare un tocco maestoso alle composizioni ma a me dopo un pò annoiano!!!!
Forse \"the apostasy\" ha qualche bella song. stop. |
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21
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Bellissimo album, insieme a Demigod, il vertice compositivo dei Behemoth. Ma tutti grandi album, fino all'ultimo, una discografia superlativa..voto 90 ci sta tutto |
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20
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Album difficile da assimilare in quanto estremamente brutale e sicuramente non per tutti... io stesso ho fatto un po' fatica ad ascoltarlo all'inizio ma una volta che ti entra non esce più! Per certi versi The Apostasy mi ricorda i primi album dei Nile, che da un primo ascolto furono scioccanti per me...poi però li ho adorati, soprattutto Black Seeds of Vengeance e In Their Darkened Shrines |
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19
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Madonna che roba... inadatta ai deboli di cuore. Ci ho messo molto ad assimilarlo, ma poi è stato una goduria. Voto: 90, concordo |
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18
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bah....sinceramente dei BEhemoth di nuovo corso questo è quello che mi piace meno!!! |
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Marco meglio che ascolti altro non so che metal ascolti ma di sicuro o sei un troll o un fanboy di altre band al massimo sottovalutati o non ti piacciono ma sopravvalutati no |
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16
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Concordo la poca precisone dal vivo ma l'aura maligna che posseggono è straordinaria, pochi gruppi ne possono vantare, e di gruppi estremi ne ho sentiti a centinaia ultimamente, bravi davvero tra i migliori in assoluto perchè non si perdono in chiacchiere e arrivano al sodo con mota immediatezza, c'è chi li accusa di essere troppo tecnici (non sono d'accordo) La tecnica è al servizio della pesantezza e dell' immediatezza, non ci sono giri a vuoto ne troppe dissonanze, lo stesso vale per riff e stop and go esasperanti, spingono sull'accelleratore dall'inizio alla fine. |
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Il mio preferito insieme ad Evangelion, subito dopo c'è Demigod. Gruppo micidiale! |
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Ma quante braccia e gambe ha Inferno?? Devastante!!! |
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Ma quanta roba è sto cd? Uno dei migliori cd di metal estremo del decennio passato :,( Slaying the Prophets Ov Isa..quanto cazzo pesta Inferno, che drumming dio bon.. |
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questo disco è fenomenale....ascoltato fino a consumare il cd. |
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Senza parole...ecco perchè i Behemot sono i Behemoth |
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Il mio nick dice tutto. |
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Non sono quasi per niente un fan del genere, ma quest'album mi ha stupito positivamente per la sua carica impressionante. Inner Sanctum ne rimarrà il capolavoro (Warrel Dane è anche uno dei miei cantanti preferiti), ma il resto non è per nulla male! 85. |
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8
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Un capolavoro estremamente valido e molto vario |
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Capolavoro,come ogni disco dei Behemoth a partire da Satanica (ma anche prima ) Penso che dopo Demigod sia il loro miglior disco,eh! Ormai stanno diventando uno dei gruppi Death più importanti... |
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6
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quest'album mi ha lasciato senza parole per tipo due ore!!!una potenza sonora pari allo scoppio di una bomba!!!W I BEHEMOTH!!! |
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questo album è il primo che ho sentito dei behemoth (ora li ho quasi tt) e sono rimasto impallidito quando ho sentito prometherion.....mai sentita una belva metal così......altro che slipknot e quelle merde varie lì!!! W I BEHEMOTH |
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4
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Divini. Questo CD è divino. CICCIONISSIMI. 95 come minimo! |
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sopravvalutai e dal vivo non ci siamo proprio |
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2
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Enormi, brutal con tale e tanta malignità da far impallidire i padri del genere. Aspettando i Morbid Angel... |
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Ottima recensione, da quotare punto per punto! A meno di altre uscite clamorose, questo è il disco del genere dell'anno. Applausi! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rome 64 C.E. 2. Slaying the Prophets Ov Isa 3. Prometherion 4. At the Left Hand Ov God 5. Kriegsphilosophie 6. Be Without Fear 7. Arcana Hereticae 8. Libertheme 9. Inner Sanctum 10. Pazuzu 11. Christgrinding Avenue
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Line Up
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Nergal - voce, chitarra Seth - chitarra Orion - basso Inferno - batteria, percussioni Guest: Warrell Dane http://www.behemoth.pl/
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