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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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24/01/2019
( 927 letture )
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I Festerday sono una band in attività dal 1989 e solo in queste prime battute del 2019, questa band finnica, è riuscita a dare alla luce al primo disco ufficiale della propria carriera, attraverso la casa discografica Season of Mist, sempre pronta a dare visibilità a gruppi underground. Da una ricerca oculata, emerge che il gruppo proveniente da Piertasaari ha avuto un andamento molto altalenante, sebbene si possano contare in totale almeno 10 pubblicazioni precedenti a quella odierna, tra cui un EP e diversi split album con band ormai praticamente tutte finite nel dimenticatoio.
Fatta la presentazione di rito, ascoltando questa prima pubblicazione ufficiale si nota subito che la band ha una grandissima voglia di mostrarsi al pubblico e lo fa, con un disco che si compone di ben sedici tracce, per una durata complessiva che si muove prepotentemente verso sfiora l’ora di esecuzione. Entrando di più nello specifico, già dai primissimi ascolti, la direzione intrapresa dalla band è molto chiara; i Festerday si fanno promotori di un death metal dalle radici ben salde nella tradizione scandinava e a quella britannica, in un alternarsi continuo fra frangenti serrati dal riffaggio potente ed essenziale, passando poi a mid tempo monolitici e avvolgenti, i quali, comunque, non fanno perdere dinamismo alle diverse tracce. I Festerday, si fanno promotori quindi di un death metal genuino che nella sua semplicità e potenza, non cade mai nella banalità, sebbene i titolo delle varie canzoni rimandano a temi già visti e rivisti; nonostante questo, nella sua ora di durata, il disco scorre bene, pur senza improvvisi ribaltamenti di sorta e importanti sussulti. Iihtallan è un disco di death metal puro, senza nessun tipo di contaminazione esogena e l’ispirazione di lidi musicali differenti o affini. L’obbiettivo della band è meramente quello di intrattenere il più possibile l’ascoltatore, mostrando le diverse anime del gruppo: quello marcio, come per esempio, nell’ottima Vomiting Pestilence, quello più scanzonato e ironico (Gravelove, Your Saliva, My Vagina) e infine quello più riflessivo (come in Dreaming of the Dead, uno dei pezzi migliori del disco). Fra gli elementi deboli si annovera il fatto che all’interno del disco non vi sono tracce che emergono prepotentemente sulle altre e una durata complessiva del tutto, sin troppo diluita per quello che viene concettualmente espresso. Nonostante questo, la band da prova di saper maneggiare bene le sonorità death metal; i Festerday, fra riff di chitarra tritaossa e fangosi, si dimostra molto abile nella costruzione di mid tempo potenti e infernali che entrano subito in testa nell’ascoltatore. Inoltre, anche la melodia, che a tratti raggiunge picchi epici come nell’ottima, pur essendo glaciale, è un elemento pacevole, in grado di conferire maggior equilibrio alle tracce. Iihtan può considerarsi un disco piacevole, costante nel corso di tutta l’esecuzione, senza risultare piatto. Quello che forse è manca è una traccia di assoluto spessore; a parte qualche episodio sopra la media (Dreaming of the Dead e Edible Escrements su tutte), mancano all’interno del platter i pezzi di spicco, in grado di alzare il livello della produzione complessiva.
Ma questo appare il sincero intento dei Festerday: dedicarsi pienamente alla propria passione, portando avanti la propria dedizione alla causa, senza troppe pretese e senza strafare.
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1
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fantastico, una bella legnata davvero. Voto 90 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro – The Last Night of the Earth 2. Edible Excrement 3. Tongues For Rotten Kisses 4. Kill Your Thuth 5. Control Not Your Soul 6. Dreaming for the Dead 7. Vomiting Pestilence 8. Flowers of Bones 9. Flowers of Stone 10. Into the Void 11. Constructive Decomposition 12. Gravelove 13. The Human Race Disgrace 14. Your Saliva, My Vagina 15. Let me Entertain your Entrails pt. 1 16. Let me Entertain your Entrails pt. 2
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Line Up
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Kena Stromsholm (Voce) Timo Kontio (Chitarra) Teemu Saari (Chitarra) Antti Raisala (Basso) Jani Kuoppamaa (Batteria)
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RECENSIONI |
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