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Malevolent Creation - The 13th Beast
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15/02/2019
( 3673 letture )
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Difficile cominciare la recensione dell’ultima fatica discografica dei Malevolent Creation, senza fare una piccola introduzione su quello che è successo nello iato temporale fra Dead Man’s Path, pubblicato circa cinque anni fa e questo nuovo capitolo della band americana; Phil Fasciana, compositore, chitarrista nonché unico superstite rimasto, ha dovuto affrontare l’ennesimo ribaltone, fra chi è stato da parte, chi ha lasciato la band e chi ha tragicamente intrapreso l’attraversata dell’Acheronte (parliamo di Brett Hoffman, scomparso l’anno scorso a causa di un male incurabile). L’axeman originario di Buffalo, si è comunque rimboccato le maniche, ha trovato altri nuovi componenti sicuramente validi, ma che non spiccano di certo per fama nell’ambiente e alle prime luci dell’anno corrente ha dato alle stampe la tredicesima pubblicazione della band, con il nome (e la copertina) il più tautologiche possibile: The 13th Beast.
A scapito anche di una copertina che definire rivedibile è un complimento, i Malevolent Creation, riescono, nonostante le difficoltà sopra menzionate, a rimettersi in gioco con un disco di buona fatture, nonostante questa tredicesima bestia presenti qualche traccia che si sarebbe potuta sicuramente scartare, in favore di un disco più leggero, quanto meno nel minutaggio (quasi cinquanta minuti). Phil Fasciana, all’interno di tutto il disco, non poteva che avere un ruolo centrale; la sua creatura malevola infatti si posa in modo saldo sui suoi riff di chitarra, ai quali, gli altri strumentisti si adeguano, senza spiccare in modo considerevole. Stesso discorso vale per Lee Wollenschlaegerr, relegato a un mero ruolo di accompagnamento alla chitarra e un growl preciso, ma con un interpretazione nella media.
Entrando maggiormente nello specifico, il risultato complessivo è comunque più che buono; le chitarre si sbizzarriscono nello sfornare riff dal buon tasso tecnico, cambiando le carte sul tavolo senza perdere di intensità. Ottima le sezioni solistiche, in grado di alleggerire il suono, senza cadere a discapito della atmosfera bellicosa e infernale che si crea ad ogni traccia. Il death della band, contaminato da sezioni dal sapore thrasheggiante, non richiede lunghe presentazioni, vista l’importanza seminale della band in materia; il disco suona proprio come ci si poteva aspettare, con un Fasciana che si dimostra un compositore esperto e dalla cui chitarra si sente trasudare la passione per il metal della morte. End the Torture, anticipata da una breve introduzione, è un ottimo pezzo di apertura in grado di preparare le mazzuolate successive che arriveranno nel proseguo e che tormenteranno l’ascoltatore dall’inizio alla fine. Il disco prosegue sul cammino tracciato con la canzone introduttiva senza perdere di intensità; buone le successive tracce, forti soprattutto di ritornelli che si fissano in testa dell’ascoltatore (come in Canvas of Flesh e l’ottima Agony for the Chosen); ottima anche la traccia mediana Born of Pain, in cui la band preferisci, nel finale, a dedicarsi a un fraseggio più cadenzato, dove finalmente anche il basso riesce a fare capolino. La seconda parte del disco prosegue infervorato dal leitmotiv dettato nella prima sezione del disco, sicuramente, in questo frangente, l’orecchio dell’ascoltatore sarà sicuramente più stanco, ma si potrà comunque apprezzare la furia infernale di The Beast Awakened e il suono insaporito da una certa attitudine groove di Decimated. Ottima anche la traccia conclusiva Release the Soul, dove prepotentemente si fa spazio l’anima thrasheggiante, con un vero e proprio tributo agli Slayer.
Nonostante sia stato sicuramente un quinquennio travagliato per la band, i Malevolent Creation sono riusciti a dare alle stampe un disco monolitico e in linea con le aspettative dei fan. Fasciana, nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo, si dimostra ancora una volta un compositore di livello assoluto, abile nel concentrare in ogni singolo pezzo una dose letale di riff taglienti, dinamici e in grado di tenere la tensione sempre alta. La creatura malevola, reduce di un solo componente originario, si dimostra ancora una volta, una belva da non sottovalutare.
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Disco come si suol dire \"di mestiere\". Del resto dopo un tale stravolgimento nella formazione si poteva immaginare non sarebbe stato il massimo. La produzione anche non è delle migliori, ma tutto sommato passabile. Album da 65/70. Piacevole per i fan del genere.
Spero arrivi prima o poi la recensione di The Fine Art of Murder, come ho già scritto altrove lo reputo il migliore dopo il debutto (sì, persino meglio di Retribution, più passa il tempo più mi convinco). Forse l\'album più vario dei MC, inoltre li ho visti in quel tour dunque ci sono affezionato |
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@ObscureSolstice: praticamente tutte tranne quelle che ti danno con il galaxy s8.
@lisablack: non è una scusa, è un motivo in più. Già di per sé il disco non è tutta 'sta roba, dato che dire che sembra generico è un eufemismo; se poi ci aggiungi ancora una produzione che lo appiattisce e lo priva di mordente... |
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Obscure non occorre tu faccia la lista della spesa..a me il disco piace e basta non mi faccio troppe seghe se non è prodotto come Covenant o altri..Che me ne frega! Tutte scuse cercate per dire che non vi piace l'album, vi attaccate alla produzione, dite che non vi piace e basta senza troppe segate. |
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Produzione che penalizza il disco... Voto 55 |
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Ipotesi 5: si ascolta la musica con le cuffiette che ti danno insieme al cellulare. |
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La nuke cos' è affettivamente il nomignolo della nuclear blast? Che tenerezza, veramente... Comunque non ho ancora capito come non ci si accorga se c'è una produzione più compressa di un altra, credo che allora: 1- si è troppo abituati ad ascoltare brutal, metalcore e roba iper curata e moderna; 2- non si ascolti bene per via di poco tempo alle spalle; 3- si ha problemi di udito; 4- se non si riconosce il suono di un disco evidente non si può fare il musicista, e non si può andare nemmeno a tempo, figuriamoci a sentire e riconoscere altre lievi differenze |
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A mio parere nettamente inferiore a Dead Man's Path... |
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Buon disco con una produzione pessima al limite dell imbarazzante. |
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Vai a capire perché ero convinto fosse della NB, prima di scrivere cazzate avrei dovuto controllare... Però il discorso sulla produzione per me resta. |
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Che poi qui è Century media..ahaha vabbe' il concetto è lo stesso. |
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Non la sento..anche se conosco a memoria i dischi che hai citato. |
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@lisablack: la doppiacassa ha lo stesso suono di una biro che scorre sui denti di un pettine, le chitarre sono appiattite e prive di riverbero, tutti gli strumenti ti sono sparati in faccia. Ascolta ad esempio Covenant o Pierced From Within e poi questo, e dimmi ancora se non senti la plastica. |
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Continuo a non comprendere dove sentite la "plastica"nei dischi della Nuke...boh mistero! |
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Riguardo alla produzione, è la solita roba ipercompressa di casa Nuclear Blast, però mi chiedo perché i MC che, benché non siano tra le mie band preferite, non sono i proprio i primi stronzi che passano in fatto di death metal, non abbiano fatto pressioni per una produzione meno plasticosa (come ad esempio l'ultimo degli Immolation, sempre Nuclear Blast ma molto più "naturale"). |
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La chance gliela stò dando ora....Mica male questo album, voglio dire i precedenti non mi dicevano poi molto. Questo invece mi sembra una bella legnata...anzi nella voce e in qualche soluzione mi ricorda qualcosa dal periodo mediano Eternal - Cold Blood. Bravo Phil. Penso il voto ci possa stare. |
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Concordo con LAMBRUSCORE. Detto leggendario cmq 😂😂😂 |
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Anche per me l'ultimo capolavoro è The will...questo qua l'ho sentito poco e la produzione mi sembra un po' troppo moderna, almeno per i miei gusti. Chi dice che sono finiti però ha pestato una merda grossa come una casa -è un detto delle mie parti-.. |
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A cavolo è vero ho letto male io. Ahaha neanderthal, un autentico orco direi. Gran voce 🤘🤘 |
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@36 anomale anche a me piacciono parecchio, soprattutto No Salvation poi adoro quel Neanderthal di Blachowicz alla voce... |
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Tracce anonime blood salvation e blood brothers??? Secondo me sono mazzate tremende |
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Never un-see the burning truth... UNFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLDD |
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Un pò ripetitivo...sembra quasi una band death metal di seconda fascia se non fosse per Fasciana ah ah...il cantante diciamo ok ma troppo ardua ereditare il posto di Brett Hoffmann. Dai primi singoli mi era parso esaltante e pensavo che avrebbe battuto l'ultimo ottimo Dead Man's Path del 2015, ma ascoltandolo per intero per adesso posso essere sicuro che non l'ha battuto neanche col pensiero. Ringraziamo però che sia uscita ancora una volta un album che si ascolta e conforme alla loro musica, Malevolent Creation. Forse il peggiore? Non lo so, è da vedere con gli ascolti, forse si. 65 |
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Il terzo stillborn l ho sempre trovato la brutta copia di retribution |
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Mi trovo d'accordo con il commento di Alessio. Anche Eternal e In Cold Blood sono delle autentiche mazzate, soprattutto in Eternal il problema di molti credo sia quello di "superare" due tracce un po' anomale come No Salvation e Blood Brothers |
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Beh, i primi due spaccano, però il mio preferito è il terzo. Nonostante la produzione. Comunque TFAOM l'ho rimesso su e tanta roba. Basta la titletrack. Molto particolare tra l'altro. |
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Concordo con thrasher, i primi due sono di un livello decisamente diverso rispetto agli altri. |
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Io vado pazzo per i primi due... Gli altri alti e bassi ma come i primi due non sono più riusciti a farne |
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Mah, e' dai tempi della doppietta Eternal - In cold Blood ( ultimi album che ho apprezzato ) che non mi dicono piu molto...ma una chance a questo gliela darò volentieri, non si sa' mai. Intanto i primi 5 pero' me li tengo stretti. |
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X Thrasher, ah ecco mi sembrava. Envenomed mai ascoltato, ma the fine art a prescindere dai gusti è uno dei dischi più vari dei MC. |
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Appena fanno una ristampa decente di the fine art of murder lo faccio mio. Vorrei vederlo recensito anche qui magari\m/\m/ |
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Fine art of murder ricordo che vendetti ad un mio amico Adirittura autografato perché proprio non mi piaceva... Tutto uguale dall inizio alla fine |
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Concordo anch'io. The fine art of murder è spettacolare. Secondo me la loro discografia è bellissima, con alti e bassi ma cmq restano tra i miei preferiti. Questo disco non mi ha fatto impazzire ma un 75 lo becca tranquillamente. Una sana dose di mazzate |
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A me ne mancano molti. Esclusi i primi 3 mi piace moltissimo the fine art of murder. |
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Dopo il grandioso the will to kill non hanno più prodotto nulla di buono, potevano anche sciogliersi visto che in tour a parte Fasciana chiamavano dei turnisti |
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I preferisco i primi 4 degli Entombed a tutto quello che c'è recensito in questo sito.... |
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@Galilee: io preferisco quel singolo album dei Carnage a tutta la discografia dei MC, però come dici tu alla fine sono gusti. Inoltre non ho definito quest'album una merda, solo che come dici tu ci sono uscite sulle quali merita di più spendere i propri soldi. |
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I Carnage hanno fatto un disco un capolavoro. I MC ne han sfornati qualcuno in più. Per me ad esempio almeno 4. E altri buoni dischi. Direi che non c'è storia. Poi se non piacciono i MC è un altra cosa. Per me sono tra i big del Death Metal. Questo disco non è una merda, anzi. Ma visto che i soldi non sono molti e devo fare delle scelte, preferisco puntare su altro. Tipo chessò.. I Burial Hordes, gli Obliteration, i Dead Congregazione, i Will o Wisp etc etc... |
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Ok, ma Illud è un caso estremo, uno di quegli album che verrà ricordato negli anni a venire per la sua bruttezza. Semmai qui sarebbe più idoneo il paragone con Kingdom Disdained: un disco sufficiente, ma senza quel guizzo che lo farebbe risaltare in mezzo a tanti altri. |
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Ma certo io lo valuto per quello che è, non per il nome. Quando uscì illud dei Morbid Angel non mi feci problemi a dire che faceva cagare, eppure loro hanno scritto capolavori del genere..ecco quello è un disco che potrebbe anche scomparire e non lo piange nessuno |
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Vedi @lisablack, secondo me in 30 anni di carriera i MC hanno dato al death metal meno dei Carnage in due (per fare un esempio), ma capisco che probabilmente la mia opinione sia parte della minoranza, ma a parte questo credo che un album debba essere valutato senza preoccuparsi di "rispettare" il nome sulla copertina |
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Be' anche se i dischi per cui impazzire sono altri, questo per me resta un lavoro valido, e se sparisse sarebbe un'insulto ad una band che ha 30 anni e più di carriera e al death ha dato moltissimo. |
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Ma io infatti lo considero sufficiente, però resta comunque niente di speciale: diciamo che se questo disco sparisse dalla faccia della Terra, di sicuro non mi strapperei i capelli. |
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Si certo gli Hate Eternal son superiori, però questo non è così da buttare...non lo vedo così insufficiente. |
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A me invece i MC non mi hanno mai preso come altre band, però riconosco che abbiano sfornato dischi di pregevole fattura come i loro primi due. Però questo disco non è tra quelli, e nel death metal contemporaneo ci sono uscite di gran lunghe migliori, come l'ultimo Hate Eternal o i nostrani Uncreation. |
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Anni fa ero super fan di questa band, ora mi hanno davvero stufato. Non riescono più ad emozionarmi. |
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Gran bel disco, d'altronde da loro non ti puoi aspettare altro, un nome una garanzia, Brett sarebbe contento..grandi come sempre! |
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In base alle anticipazioni (specie quella di Release the Soul) forse mi aspettavo qualcosina di più. Rimane comunque una gran bella mazzata anche se un po' sotto le ultime due releases. Sono d'accordo sul 75 della recensione. |
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Secondo me non facevano così bene da molto tempo. Voto 80. |
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P.S. La produzione poi fa cagare, plasticosa, generica e priva di mordente. Ma è un problema che riguarda il 90% del death metal odierno. |
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Disco onesto di una band onesta. Voto troppo alto secondo me, arriva alla sufficienza ma resta troppo generico per elevarsi al di sopra di essa. |
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Diamo ben supporto ad un gruppo come gli electrocution invece che a questi cadaveri |
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Ascoltato poco, ma comunque posso affermare che è la solita legnata in stile Malevolent Creation, però meno ispirata dell'ottimo predecessore, forse anche per quello i pochi ascolti. Voto 68 |
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