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Cathedral - Caravan Beyond Redemption
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09/03/2019
( 2381 letture )
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Parlando di metal in generale, appena si sente nominare i Cathedral si mettono da parte i gusti personali (che sono sacrosanti sia chiaro) per un attimo e si porta rispetto. Questo perché sono una di quelle band che hanno fatto bene alla nostra musica riuscendo ad unire nel corso del tempo una cura per il dettaglio maniacale oltre che una costanza qualitativa davvero invidiabile. La band capitanata da Lee Dorrian è sempre stata portavoce di una musica pesante, oscura e malsana esaltata soprattutto anche grazie a degli artwork luminosi (fa strano a dirsi vero?) e ricchi di dettagli. Basta nominare quello di Forest of Equilibrium ad esempio ma anche del più recente The Guessing Game dove a prevalere sono colori delicati quali il bianco e l’azzurro.
E’ questo gioco degli opposti la carta vincente del gruppo in grado di innalzarlo rispetto a molti altri dello stesso genere/i. Eppure, anche all’interno di una discografia così ampia e qualitativamente alta ci sono degli album di passaggio. Ovvero, quelle opere che vengono nominate di rado quando si tende a ricordare un determinato gruppo. Carnival beyond redemption, uscito ormai nel lontano 1996 sotto la Earache Records fa parte di questa categoria. Ed è un peccato, specialmente quanto si tratta di un lavoro così appagante e coraggioso. Questo aggettivo non è utilizzato a caso. Carnival é l’album della scommessa dei Cathedral dovuta Al fiasco del precedente Supernatural Birth Machine, album mai pienamente accettato dai fan del gruppo. Nonostante questo la band non dimentica l’approccio stoner dell’album precedente e riesce ad amalgamarlo con le sonorità degli esordi (quelle più doomeggianti ed oscure). Basta ascoltare l’esaltante e potente brano d’apertura, Voodoo Fire per capire di cosa sto parlando. L’album procede cambiando vari registri, sperimentando (The Unnatural World, The Caravan), inciampando a volte (The Omega Man) ma senza gravi conseguenze. Ciò che rende grande la band dunque in tutte le loro opere è la maniacale ricerca sonora e il perfetto equilibrio dell’anima stoner unita a quella doom.
In definitiva Caravan Beyond Redemption, a netto di qualche scivolone ci mostra una band che accetta le critIche e le interpreta in maniera costruttiva producendo un album non perfetto ma di sicuro molto interessante ed appagante. Da riscoprire (e conoscere per chi non ha mai avuto interesse verso la band) e custodire.
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15
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stando ai voti di tutti i dischi dei cathedral di metallized questo dovrebbe essere il peggiore, e con questo ho detto tutto. Freedom, voodoo fire e captain clegg sono dei pezzoni strepitosi. Che gruppo mammamia |
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14
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Preso all’epoca dell’uscita, non è ai livelli dei migliori del gruppo perché qualche passaggio suona già sentito, ma rimane un ottimo disco. Comunque è uscito nel 1998, non nel 1996. |
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13
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@Punto Omega: TOTALMENTE D'ACCORDO! Tante idee e pezzi mediamente di altissimo livello. Che poi sarà più leggero di Forest o Endtyme, ma Satanikus Robotikus e Dust of Paradise sono due mazzate doom pesantissime.
Comunque la Cattedrale non ha mai fatto un album insufficiente. Io continuo a sperare in una reunion, visto che si riunisco band molto meno talentuose o che hanno molto meno da dire. |
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12
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Album dannatamente sottovalutato, probabimlmente perché è quello più leggero di tutta la loro discografia. Io lo adoro. |
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11
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InvictuSteele...sono il secondo cretino....anche a me Forest...fa due...incredibili |
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10
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Te lo dico perché a me capita spesso. Dischi che al momento trovo solo buoni dopo anni li scopro magnifici. Credo che sia una questione di "ascoltarli nel momento giusto". Per dire, non serve ascoltare un album cento volte se in quel momento non lo sentiamo nostro. Meglio accantonarlo e riscoprirlo in seguito. Coi libri non mi capita, anche perché li scelgo meticolosamente. Quindi mi piacciono sempre. Inoltre difficilmente riesco a leggere un libro 2 volte. Tranne The Dirt... |
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9
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Ma mi reputare un cretino se vi rivelo che a me l'unico album che non apprezzo dei Cathedral è forest of equilibrium? Mi fa due coglioni incredibili. |
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8
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Ti confesso che mi succede più con i libri che con i dischi ma voglio darti ascolto e dargli un’altra possibilità. Lo conosco bene, ma ci sta che finora non abbia trovato la chiave giusta |
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7
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X Lizard. Avevo capito, ma non ti capita mai di riascoltare un disco dopo anni e anni e innamoratene inaspettatamente? A me si.. |
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6
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Altro grande album dei Cathedral, come tutta la discografia. Voto 80 |
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5
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Come dicevo ce li ho tutti i loro album, sono una delle band a cui sono più affezionato. Endtyme è sicuramente un gran disco, come dici tu non di facile ascolto. Ma non so spiegarti il motivo, in quel periodo l’incantesimo si era in qualche modo rotto. Stessa cosa mi successe con Pearl Jam e Paradise Lost, per dire altri gruppi completamente diversi, per i quali ad un certo punto ho perso interesse. Dei Cathedral però ho continuato a comprare gli album, perché comunque anche se non ero più “innamorato”, sentivo che la qualità c'è. |
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4
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Mai ascoltato Endtyme? Dal punto di vista dell'ispirazione sta sicuramente sul podio nella loro discografia. Ti consiglio di ascoltarlo bene. Anche perché non è di facile ascolto, ma se ti sono piaciuti i primi 3... |
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3
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Concordo pienamente. All’epoca questo disco fu quello che decreto’ in qualche modo la mia perdita di interesse nei confronti dei Cathedral, che dopo l’ottimo The Carnival Bizarre, mi sembravano aver imboccato un vicolo cieco da un punto di vista di ispirazione. Ho continuato a comprare i loro album più per affetto e ‘dovere’ che per reale convinzione, fino a che The Garden of Unearthly Delights ha riacceso la passione. Band comunque di altissimo livello. |
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2
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Mi manca. Ne ho un pò dei Cathedral ed è vero sono tutti bellissimi. |
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1
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Ho fatto una gran fatica per trovarlo, e a un prezzo decente, era l'unico che mi mancava. Per me è bellissimo, ma io ho adorato anche il precedente sottovalutato birth machine. Questa band non ha mai toppato. Voto 80 |
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