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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Agony Face - CXVI Evolving Discharges
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19/03/2019
( 1525 letture )
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Uno dei grossi limiti della scena moderna dedita al death metal più tecnico ed elaborato consiste nell’assomigliare palesemente o nel migliore dei casi nel richiamare alla memoria dell’ascoltatore nomi del calibro di Atheist, Cynic e Death. Anche qualora la personalità delle nuove band sia molto forte, come nel caso dei meneghini Agony Face, è davvero difficile togliersi dalle orecchie quel sentore così strettamente somigliante a quelle band che rivoluzionarono il death metal nel corso dei primi anni novanta. La musica degli Agony Face, per quanto folle e contorta, è fortemente ispirata alle band sopracitate, ma ha l’ardire di aggiungere un tocco più moderno, ancora più tecnico e imprevedibile, rifacendosi con grande gusto e maturità alla violenza dei Decrepit Birth e dei The Faceless. Con CXVI Evolving Discharges gli Agony Face aggiungono un nuovo tassello alla loro carriera, iniziata ormai nel lontano 2004.
La partenza bruciante di XXV the Ionization mette subito in chiaro cosa dobbiamo aspettarci dagli Agony Face: puro death metal tecnico costruito su accelerazioni e rallentamenti ragionati e contorti, nei quali i singoli strumenti possono trovare momenti di sfogo con assoli e melodie di scuola Atheist. Niente di nuovo sotto il sole, tuttavia i pezzi, o meglio le canzoni, funzionano in virtù della buona preparazione tecnica dei musicisti e soprattutto grazie a delle idee sapientemente sfruttate. XXIII Connection è un episodio articolato che intraprende differenti direzioni musicali. C’è un gusto quasi progressive, che porta inevitabilmente la canzone ad inalberarsi, con un esito a dire il vero piuttosto riuscito, su partiture imprevedibili, furiose e stratificate, per poi schiantarsi in una sezione mediana dove regnano incontrastati un basso arpeggiato e le chitarre in pulito e a tratti dense di effetti. La canzone infine chiosa recuperando la foga iniziale, inserendo anche graditi accenti di pianoforte, che ricordano vagamente i Fleshgod Apocalypse. XXIV Mat(H) Bath(H) 3+3+3 si fa ricordare per il ritornello sorretto da un potente riffing in stop and go e per l’impiego dei synth sul finale. Per il resto ci troviamo di fronte ad un classico death metal tecnico, senza particolari soprese. XX Marrakech Prostitute ripropone grossomodo le soluzioni espresse nella precedente XXIII Connection, con la grossa differenza che in questo caso troviamo lunghi e gustosi assoli di chitarra, sorretti da una ritmica dalle suggestioni leggermente neoclassiche, invece dell’ormai consueto stacco strumentale col basso protagonista. Tutto sommato anche questo è un bel pezzo meritevole di ascolti approfonditi. La chiusura del disco è affidata a XXI Wandering Through Cerebral Paths, brano che inanella una serie di riff articolati e destabilizzanti, alternati ad altri più tesi e furiosi, quasi densi e grumosi, in un’ipotetica unione tra i Morbid Angel e gli Atheist.
Gli Agony Face sono tornati con il lavoro più maturo e meglio riuscito della loro discografia. I pezzi, tranne un paio di eccezioni (ovvero i brevi intermezzi XXIII Waffle e XIX Mantra Of Sulphur), sono molto complessi e denotano una cura del songwriting ancor più matura e ricercata rispetto a quanto fatto in precedenza, cercando di uscire una volta per tutte dall’ombra di mostri sacri come Atheist, Morbid Angel, Decrepit Birth e affini.
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8
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Perfettamente d'accordo con "d.r.i." e sottoscrivo al 100% ! |
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7
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Genere abusato da persone che pensano che il techincal death metal sia suonare velocemente le stesse note per la durata della canzone. Peccato perchè nelle parti di assoli mi hanno dato una sensazione positiva. Per questo genere c'è di meglio in giro, questo è abbastanza noioso sin da subito. Gli darei un 62 di incoraggiamento per sviluppare le parti melodiche e rendere le strutture più varie. |
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6
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Il mio più che un paragone con gli Atheist, Cynic e Death era un discorso generale. Nella recensione mi è stato sottolineato più volte un punto di contatto con gli Atheist che con le altre due band, oltre ad altri accostamenti.
Sul 78 c'è poco da dire, la recensione mi sembra più che esaustiva sul perché di tale valutazione. |
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5
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Una domanda al recensore:
ma hai mai "ascoltato" un disco di Atheist, Cynic e Death per paragonarli ?
Ed in ogni caso dare voto "78" ad un prodotto come questo...mi pare senza senso ! |
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4
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Dopo 2 minuti ho stoppato, shredding fine a se stesso senza anima. |
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3
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io l'ho appena ascoltato su Spotify, e non mi sembra mica male, nulla di rivoluzionario ma si lascia ascoltare senza problemi.. questione di gusti mi sa |
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2
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sentiti su youtube. orrendo |
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1
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Sono molto curioso, lo ascolterò! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. XXV the Ionization 2. XXIII Waffle 3. XXIII Connection 4. XXIV Mat(H) Bath(H) 3+3+3 5. XX Marrakech Prostitute 6. XIX Reality Check 7. XIX Mantra Of Sulphur 8. XXI Wandering Through Cerebral Paths
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Line Up
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Davide Guarinoni(Voce) Riccardo Ricotti(Chitarra) Alessandro Uberti (Chitarra) Mirko Montasio(Basso) Alessandro Bassi (Batteria)
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