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The Beatles - Help!
17/04/2019
( 5053 letture )
Chi lo avrebbe mai detto che dalla colonna sonora di un film sarebbe nato uno degli album più famosi della storia della musica? In realtà visto che il gruppo in questione sono i The Beatles il risultato era abbastanza scontato. Nel 1965 infatti l'ormai famosissima band inglese stava girando le riprese del suo secondo film assieme al regista americano Richard Lester e decise perciò, come già aveva fatto l'anno prima per la pellicola di A Hard Day's Night, di registrare sette tracce allo scopo di inserirle nella commedia musicale. A queste si andranno ad aggiungere altre sette tracks nel lato B dell'LP, completando l'album Help!: un disco dal classico sound "beatlesiano", figlio della musica beat e del pop rock in voga negli anni 60, ma pieno di spunti interessanti e d'influenze d'oltreoceano (folk, country) che riemergeranno nelle produzioni successive. Inoltre l'album include Yesterday, cioè la canzone più famosa dell'intera discografia zeppa di successi dei The Beatles.

Ma andiamo per ordine! Il platter si apre con la titletrack, un brano orecchiabile dalla strofa e dai ritmi trascinanti ma che in realtà, almeno inizialmente, era stato concepito dall'autore John Lennon come una lenta ballata. Sarà la produzione a velocizzarlo in modo da renderlo più fruibile al pubblico, ma a John questo non andrà mai giù, nonostante il singolo abbia avuto enorme successo a livello globale. The Night Before è il classico beat carino ma piatto, in ogni caso fila via liscio sui cadenzati rintocchi della batteria di Ringo Starr e del basso di Paul McCartney, i quali non s'interrompono mai, neppure sul breve assolo di chitarra. Di ben altra fattura You've Got to Hide Your Love Away: pezzo folk rock che racchiude un'esibizione magistrale di Lennon al microfono e chiari richiami alle composizioni presenti su Another Side of Bob Dylan, uscito solamente l'anno prima. I Need You è un brano scritto e cantato da George Harrison e pur essendo abbastanza telefonato è alquanto godibile. I cori onnipresenti, le percussioni sistematiche e la chitarra acustica lo rendono rilassante, mentre l'uso del pedale col senno di poi è rivedibile. Another Girl ci restituisce un Paul McCartney frizzante, vero mattatore della canzone, capace di districarsi fra voce, chitarra solista e basso elettrico. You're Going to Lose That Girl e Ticket to Ride chiudono il lato A. Mentre la prima si mette in evidenza quasi esclusivamente per il falsetto eccelso di Lennon e per le accoglienti melodie; la seconda rappresenta un autentico capolavoro. Una track moderna nonostante i cinquanta e passa anni di età; forse primo esempio di proto metal, sicuramente prima canzone dei The Beatles a superare i tre minuti di durata. L'uso del multitraccia fa si che la sezione ritmica divenga finalmente fondamentale (il tamburello aggiunto successivamente è una splendida trovata) con un Ringo accentratore, "esecutore materiale" di una base potente ed atipica per l'epoca. Paul alla chitarra solista è una piacevole sorpresa mentre la voce di John risulta decisa sulla melodia, andando a sovrastare gli immancabili coretti. Il Lato B presenta idee ricercate, come la simpatica versione di Ringo del brano country Act Naturally di Buck Owens e l'incantevole I've Just Seen a Face: una sorta di bluegrass (parto della mente geniale di McCartney) costruito attorno alle tre chitarre acustiche con il minimo apporto delle maracas e del rullante suonato con le spazzole. È presente la cover aspramente rock'n'roll di Dizzy Miss Lizzy di Larry Williams, priva di piano e maggiormente proiettata al rock'n'roll piuttosto che al rhythm and blues. Vi sono anche tre docili tracks consecutive, talmente soft da venire completamente oscurate dalla magnificenza del pezzo che verrà successivamente.... Esse sono It's Only Love, una ballata sognante e malinconica dal buon impatto sul chorus; You Like Me Too Much (secondo episodio del disco scritto ed interpretato da George Harrison), la quale si fa ascoltare volentieri per i suoi ritmi costanti ed il pianoforte onnipresente, suonato dalla coppia Paul McCartney/George Martin ed infine Tell Me What You See, abbastanza fine a se stessa se non fosse per le brevi parti strumentali fra uno stacco e l'altro e per l'uso di diverse percussioni, fra cui il güiro. Tutto però passa in secondo piano di fronte a quella che per molti è "La Canzone", ovverosia Yesterday, la meraviglia di McCartney: composta, suonata e cantata da quest'ultimo. È l'avvio a risultare magico, quella voce che si scaglia con vigore sulle corde della chitarra acustica è indelebile al passare del tempo; la melodia sprigionata dalle linee vocali è veramente invicincibile, infine l'aggiunta del quartetto d'archi rende il tutto poetico.

È abbastanza inutile ribadire l'importanza storica di questo 33 giri sia in termini strettamente legati alla musica proposta, sia in termini di vendite (nei soli Stati Uniti l'album ha vinto tre dischi di platino). Semmai è giusto sottolineare il fatto che l'LP contenga almeno due pezzi epocali dove emerge tutto l'estro di Sir Paul McCartney: la monumentale Yesterday, interamente farina del suo sacco e Ticket to Ride, totalmente fuori dagli schemi, innovativa soprattutto per la base di batteria, elaborata proprio dal bassista della band. Esse, assieme all'altra piccola perla I've Just Seen a Face, ci mostrano un autore in una fase di fervore artistico assoluto. Su Help! il suo ascendente è davvero predominante.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
68.3 su 30 voti [ VOTA]
DEEP BLUE
Venerdì 31 Luglio 2020, 11.30.52
58
Per tornare sul sitar. Sono andato a sentire un disco del 65, la versione americana di HELP, il sitar compare per la prima volta qui, in uno degli strumentali di George Martin.
DEEP BLUE
Venerdì 31 Luglio 2020, 11.30.52
57
Per tornare sul sitar. Sono andato a sentire un disco del 65, la versione americana di HELP, il sitar compare per la prima volta qui, in uno degli strumentali di George Martin.
DEEP BLUE
Venerdì 31 Luglio 2020, 11.30.49
56
Per tornare sul sitar. Sono andato a sentire un disco del 65, la versione americana di HELP, il sitar compare per la prima volta qui, in uno degli strumentali di George Martin.
DEEP BLUE
Venerdì 31 Luglio 2020, 11.30.48
55
Per tornare sul sitar. Sono andato a sentire un disco del 65, la versione americana di HELP, il sitar compare per la prima volta qui, in uno degli strumentali di George Martin.
DEEP BLUE
Venerdì 31 Luglio 2020, 11.30.47
54
Per tornare sul sitar. Sono andato a sentire un disco del 65, la versione americana di HELP, il sitar compare per la prima volta qui, in uno degli strumentali di George Martin.
Area
Mercoledì 19 Giugno 2019, 13.34.57
53
@DEEP BLUE, questo particolare della loro storia non lo ricordavo come dissi anche in precedenza ah ah... l'interesse per l'India in generale da parte di quasi tutti comunque iniziava a circolare in quel periodo.
DEEP BLUE
Lunedì 17 Giugno 2019, 22.00.26
52
@Area, Non ricordo, ma credo che sia venuto prima il sitar poi l'interesse verso l'India
Area
Giovedì 2 Maggio 2019, 12.02.09
51
@Deep Blue, non ricordo più se era già qui che George aveva cominciato a interessarsi all'India... o forse da Rubber Soul visto che c'era un pezzo con parti di Sitar
DEEP BLUE
Sabato 27 Aprile 2019, 8.50.56
50
I pezzi ci sono, su Anthology potete sentirli nella loro struttura originaria, funzionano. Qui e' George Martin che non ha ancora preso il sopravvento. Comunque negli stessi anni Mc Cartney studiava musica d'avanguardia...solo che negli album ancora non si sentiva. Visto che diamo i voti darei un 70 (anche se per me il voto conta poco)
Galilee
Venerdì 26 Aprile 2019, 21.42.09
49
Avevo capito. Ma difatti mi trovo d'accordo col tuo criterio di valutazione, però il fatto che ci siano comunque dei gran pezzi, gli da sicuramente una marcia in più.
Replica
Venerdì 26 Aprile 2019, 21.15.54
48
@Gal,per me va bene anche 85,mi interessava di più il criterio che il voto in se....con quale criterio votiamo un album come Killers degli Iron Maiden oggi?è sicuramente diverso,per tanti motivi,ed è ugualmente giusto.
Galilee
Venerdì 26 Aprile 2019, 21.01.35
47
Quoto un pò entrambi. D'accordo con Replica sul fatto che i The Beatles, anche tenendo solo conto dei dischi pre rubber soul, hanno fatto di meglio, tipo i primi due che sono pazzeschi per tanti motivi. Però 65 no dai... 😁. Paragonato agli altri, toh un 80, più giù è eresia...
Replica
Venerdì 26 Aprile 2019, 20.17.22
46
@Rob infatti,You've Got to Hide Your Love Away è veramente bella,non discuto la bravura del gruppo,o l'innovazione compositiva,ma erano (secondo me) ancora immaturi rispetto a quello che ribolliva nel sottobosco,erano ancora "troppo Beatles" se posso dirlo,infatti poco dopo anche loro se ne distaccheranno,però è vero,la storia è quella scritta,almeno fino al 1965.
Rob Fleming
Venerdì 26 Aprile 2019, 19.52.47
45
Oddio @Replica, sostenere che Ticket to Ride (un riff decisamente duretto per l'epoca); la struttura di canti della voce solista di Lennon e controcanti di McCartney e Harrison in Help (una costruzione della canzone mostruosa se la si ascolta bene); la melodia di Yesterday non sono poi così poco innovative. Concordo sui Kinks e su quel geniaccio di Davis, sugli Animals, che adoro, occorre però precisare che quel capolavoro di House of the Rising Sun è un tradizionale riarrangiato e ingigantito da una delle più belle voci di sempre. Poi è vero che in questo album indugiano ancora troppo nelle cover, ma gli originali come la dylaniana You've Got to Hide Your Love Away; The night before e I've Just Seen a Face sono pezzi veramente belli.
Replica
Venerdì 26 Aprile 2019, 17.59.36
44
non volevo replicare il commento...scusate
Replica Van Pelt
Venerdì 26 Aprile 2019, 17.58.44
43
Tornando sull'album,non lo so,di innovazione ce ne sento ben poca,nel 1964 (l'anno prima) gli Animals avevano gia scritto House of the Rising Sun,mica da poco,i Kinks You Really Got Me,gli Zombies She's Not There, o i Sonics....va bene erano gruppi che venivano a "traino" dei Beatles e della Beatlesmania,ma su Help i Beatles mi sembrano ancora piuttosto indietro compositivamente,erano pulitini e rassicuranti per il ceto medio bianco che si avvicinava al rock.Poi ovvio che i tempi stavano cambiando e avrebbero cambiato anche loro,ma questo help ha avuto davvero tutta questa importanza storica??se si guarda la superficie,le vendite,i concerti,il film....si,ma a livello musicale no.Personalmente (quant'è bella questa parola) non gli darei più di 70,ma anche 65.Quindi,diciamo che ho usato un criterio di valutazione "diverso" da Federico,e non so se sia giusto o sbagliato,poi stiamo parlando di musica ed è quello che conta.
Replica Van Pelt
Venerdì 26 Aprile 2019, 17.58.43
42
Tornando sull'album,non lo so,di innovazione ce ne sento ben poca,nel 1964 (l'anno prima) gli Animals avevano gia scritto House of the Rising Sun,mica da poco,i Kinks You Really Got Me,gli Zombies She's Not There, o i Sonics....va bene erano gruppi che venivano a "traino" dei Beatles e della Beatlesmania,ma su Help i Beatles mi sembrano ancora piuttosto indietro compositivamente,erano pulitini e rassicuranti per il ceto medio bianco che si avvicinava al rock.Poi ovvio che i tempi stavano cambiando e avrebbero cambiato anche loro,ma questo help ha avuto davvero tutta questa importanza storica??se si guarda la superficie,le vendite,i concerti,il film....si,ma a livello musicale no.Personalmente (quant'è bella questa parola) non gli darei più di 70,ma anche 65.Quindi,diciamo che ho usato un criterio di valutazione "diverso" da Federico,e non so se sia giusto o sbagliato,poi stiamo parlando di musica ed è quello che conta.
DEEP BLUE
Giovedì 25 Aprile 2019, 17.32.44
41
LET IT BE NAKED recupera un lato dei Beatles (quello low fi) che l'originale non evidenziava affatto. The long and Winding Road e Across the universe depurate dll'orchestra valgono. Qui ci sono pure Two of us, i've got a feeling e Don't let me down (suonata sul tetto e mai inclusa nell'album). Per quanta riguarda i 45 giri Get Back e Let it Be suonano molto più Beatles di quelle contenute nel vecchio LP.
Area
Martedì 23 Aprile 2019, 16.08.19
40
@No Fun, si é una roba uscita ormai diverso tempo fa, parliamo del 2004, lo vidi in un negozio ma non lo comprai mai... mi fecero solo sentire alcuni pezzi ed effettivamente é una cosa abbastanza diversa.
No Fun
Martedì 23 Aprile 2019, 15.47.35
39
Non sapevo nemmeno esistesse questo disco spoglio. Quoto l'inizio del commento 33
Galilee
Martedì 23 Aprile 2019, 15.36.37
38
Quoto Rob. Ascoltate la nuova versione. Cambia tutto.
Area
Martedì 23 Aprile 2019, 15.14.49
37
@Rob Fleming, ci credi che Let it be naked é l'unico disco dei Beatles che non ho ancora ascoltato (se non due o tre brani)?
Rob Fleming
Martedì 23 Aprile 2019, 14.45.08
36
In effetti The long and winding road è una mattonata, ma perché violentata dagli eserciti di violini che ci applicò Phil Spector. Tanto che lo stesso McCartney l'ha sempre detestata e disconosciuta. Epurata dagli archi è un gioiello melodico (Let it be...naked ha reso giustizia alla canzone)
No Fun
Martedì 23 Aprile 2019, 14.11.01
35
Sì Gal hai ragione, Let it Be non c'entra nulla con il lato happy dei Beatles. Però a me Across the Universe con quel ritornello sognante da meditazione orientale mi ha sempre innervosito, e poi cristo santo perché dopo I've got a feeling e The One After 909 mi metti The Long and Winding Road che sembra fatta dai peggiori Bee Gees di fine anni sessanta e mi pare la sigla di una telenovela... però forse è vero anche che dopo lo strepitoso lato b di Abbey Road tutto quello che avrebbero proposto sarebbe apparso ridimensionato.
Galilee
Martedì 23 Aprile 2019, 13.35.02
34
X Nofun, posso capire il tuo discorso riguardo a Yellow submarine, ma per let it be non lo capisco. È un album cupo dalla prima all'ultima song. Let it be è malinconica lontana dalle sonorità happy del passato più lontano. Across the universo fa piangere talmente è toccante, quasi il top dei Beatles. Insomma un disco riflessivo, molto rock, molto garage e molto blues. Non c'è spazio per pezzi alla YSO o OBladibladà. Per assurdo potrebbe essere uscito negli anni 90.
No Fun
Martedì 23 Aprile 2019, 10.23.18
33
È un piacere discutere con voi, c'è sempre tanto da imparare. A Let it Be anzi (la canzone) voglio ridare una possibilità. In realtà non la sopporto perché insieme a Hey Juve (che per fortuna è un singolo...) me l'avevano fatta cantare in coro alle elementari. Brrr...
Rob Fleming
Martedì 23 Aprile 2019, 9.48.53
32
Buongiorno a te @No Fun, chiarissimo sebbene non possa essere d'accordo con te su Let it Be (la canzone). Per me la canzone più bella di tutti i tempi (ma quella in cui si sente l'assolo sia chiaro). Mi sono concesso la divagazione...
No Fun
Martedì 23 Aprile 2019, 9.19.27
31
Ciao @Rob, comunque concordo e infatti dicevo che secondo me TUTTI i dischi dei Beatles vanno ascoltati perché in tutti ci sono capolavori o canzoni che ci piaceranno. Ma questo non vuol dire che mi piacciano tutte le canzoni o tutti i dischi...
No Fun
Martedì 23 Aprile 2019, 9.15.00
30
Ciao Gal, sono canzoni ottime ma è proprio per quello che odio quei dischi. Mi metti hey bulldog tra Yellow Submarine All Together Now e All You Need is Love... una Get Back o You've got a Feeling insieme a Let it Be, Across the Universe o The Long and Winding Road... finché è una Obladi Oblada nel White Album scompare, se non c'era era meglio ma è il lato giocoso dai Beatles o una Yellow Submarine. Anche il capolavoro Strawberry Fields Forever in mezzo alle sue sorelle zuccherose del Magical Mistery Tour mi fa venire i nervi ma è talmente bella che faccio una eccezione... non ho mai digerito il lato giocoso da banda paesana o quello indiano da guru dei Beatles. Anche per questo un Revolver per me non è per niente tra i miei preferiti.
Rob Fleming
Martedì 23 Aprile 2019, 9.14.23
29
Standing ovation per @Galilee: I've got a feeling, ovvero l'ennesima manifestazione del genio. Due canzoni di per sé normali che si intersecano creando un qualcosa di ipnotico. Con un McCartney che canta come Coverdale quando Coverdale non c'era ancora ed era ancora a vendere vestiti (Sto volutamente esagerando, ma in quella canzone si fa fatica a credere che Paul sia lo stesso cantante di Yesterday). E Hey Bulldog?...beh...basta ascoltarla. E che dire di Get Back in versione "sul tetto" con Lennon che ringrazia tutti e spera di "aver passato l'audizione". Vai @No Fun procedi al recupero
Galilee
Martedì 23 Aprile 2019, 8.33.17
28
Invece per me su quei dischi ci sono canzoni memorabili. Alcune tra le migliori di tutto il loro repertorio. Preferisco comunque un let it be ai primi 5 lavori in studio. Anyway, come fanno a non piacerti pezzi come Hey Bulldog o two of us o 8've got a feeling? Assurdo dai... Non ci credo.
No Fun
Lunedì 22 Aprile 2019, 19.29.28
27
Contento che il buon @Rob Fleming, autorità nel campo, citi Things We Said Today, da sempre una delle mie preferite dei Beatles. E I'll Be Back? Quanto è bella... Sono convinto anch'io che i dischi dei Beatles vadano ascoltati tutti, invece le raccolte mi lasciano perplesso, lasciano fuori per forza di cose delle perle. Avevo la raccolta rossa ma mi ero comunque fatto la cassetta da 120 con le mie preferite, grazie a un amico che aveva tutti i dischi. Anche così però, non è detto che riascoltando quegli album non me ne piacciano altre, a distanza di anni. Da Rubber Soul in poi invece ho i cd tranne Yellow Submarine e Let It Be, mai sopportati per non dire peggio...
Galilee
Lunedì 22 Aprile 2019, 18.47.58
26
Pian piano li prenderò tutti. Inoltre alcune raccolte le ho già, tipo number ones e Past Masters che hai citato.
Rob Fleming
Lunedì 22 Aprile 2019, 18.42.07
25
@Galilee: dei primi album può anche essere sufficiente dotarsi delle raccolte (la doppia rossa e Past Masters). Poi però ti perderesti il bridge di No reply da "For Sale" o If i Fell o Not a second time o There's a place o Things we said today e sarebbe un peccato. Però è vero che la crescita da Rubber Soul è tale che Please please me lo lascio sempre a prendere polvere
Galilee
Lunedì 22 Aprile 2019, 18.00.49
24
I The Beatles sono una delle mie band preferite però ho solo i loro dischi da rubber soul in avanti. Sulla prima parte più beat pop e meno rock non ho nulla anche se conosco la metà dei brani. Prima o poi li recupererò. Quindi evito di commentare anche se per i Beatles hanno in genere pochi termini di paragone. Yeah
DEEP BLUE
Lunedì 22 Aprile 2019, 17.51.48
23
Ultimo album dei primi Beatles, non cosi fico come quelli che verranno dopo; Yesterday la preferisco depurata dai pesanti arrangiamenti dei legni (sentire su Anthology) . Le composizioni ci sono... gli arrangiamenti purtroppo non sono cosi brillanti, sono in linea con quello che si sentiva in giro (se non un passo indietro). Poi arriverà Rubber Soul e il 45 We can Work it out/ Day Tripper
ObscureSolstice
Lunedì 22 Aprile 2019, 17.45.34
22
.."dove sei infante del nuovo millennio? Dove sei finito? Nel tuo vagare stai attento....attento alle sirene, non farti ammaliare dalla disco-music...Ricordati del tuo compito, e non venirne a meno: scoprire e conoscere i Beatles in lungo e in largo, a distanza di tempo capire perchè ancora oggi sono in tutto il globo la band più rappresentativa e importante dell'ultimo secolo"...
Area
Venerdì 19 Aprile 2019, 12.29.52
21
@Andry Stark, assolutamente d'accordo! Non é un caso che ogni volta che qualcuno mi chieda un consigio sui beatles io gli dico che va sul sicuro con gli album usciti dal 65 al 70 (da Rubber Soul a Let it be appunto).
Area
Venerdì 19 Aprile 2019, 12.27.42
20
@No Fun, i Beatles dei primi anni facevano dei bellissimi dischi con i loro famosi ritornelli che ti entrano subito in testa, però erano ancora molto "Teen" e facevano urlare le ragazzine... il vero genio totale parte da Rubber Soul e in un certo senso qui su "Help" c'erano le prime avvisaglie. @Raven, fare quelle bravate lì tipo aggredire uno del pubblico che "P*****a" era ancora possibile si vede... oggi se lo fai tutti ti fanno il filmato e ti vengono a prendere a casa dopo cinque minuti e poi ti tocca pure a pagare un sacco di soldi...
Andry Stark
Venerdì 19 Aprile 2019, 4.55.56
19
Ottima recensione, ennesimo grande album dei Beatles, anche se i veri capolavori inizieranno ad arrivare con Rubber Souls. Voto 88.
No Fun
Giovedì 18 Aprile 2019, 17.54.39
18
@Raven, ah ah bell'aneddoto! Sarà per questo che i Beatles dei primi anni alla fine li preferisco (a parte Abbey Road e la canzone Strawberry Fields) Però, lo ripeto perché non vorrei essere stato frainteso, quando parlavo di brutti cattivi sguaiati etc mi riferivo esclusivamente alla musica, non alle vite degli artisti. Per dire Edith Piaf è nata e cresciuta letteralmente sulla strada ma la sua musica non è affatto violenta o sguaiata, ci ricorda quel mondo con sofferenza e dolcezza.
Raven
Giovedì 18 Aprile 2019, 17.05.01
17
No Fun, quando i Beatles erano al The Cavern e facevano cover di standard r'n'r vestiti in pelle nera, uno del pubblico disse qualcosa che non doveva, Lennon scese dal palco, gli diede una testata che gli spaccò il naso e tornato on stage chiese se altri avevano qualcosa da dire. Qualche volta crescere in certi ambienti conta, anche se è una generalizzazione. Se non erro ne ha parlato spesso anche Lemmy.
thrasher
Giovedì 18 Aprile 2019, 16.14.57
16
Ma che c'è da commentare su questi classici senza tempo?
No Fun
Giovedì 18 Aprile 2019, 16.07.44
15
Vabbé però "da dove venivano" c'entra ben poco con la musica se non è trasmesso attraverso questa. Che i Sabbath venissero dalla classe operaia ce lo ricorda ogni nota della chitarra di Iommi. Nei Beatles lo sento nei primi dischi. Gli Stones per me potevano pure essere degli arciduchi ma la loro musica sa di strada come poche altre. Per dire mi fa ridere sentire gli Oasis che nelle interviste ricordano in continuazione le loro origini proletarie. Ok massimo rispetto ci mancherebbe per la vita che hanno avuto, ma sinceramente penso che facessero meno danno alla società rapinando supermarket piuttosto che suonando quelle schifezze che hanno fatto.
Rob Fleming
Giovedì 18 Aprile 2019, 15.35.28
14
Esatto @Raven. I Rolling Stones erano della media borghesia. I 4 di Liverpool erano proletariato puro. Lennon era stato allevato dalla sorella della madre perché il padre se ne andò prestissimo e la madre morì in un incidente. McCartney era orfano di madre pure lui. Gli altri due non erano messi meglio in termini di danaro. Come dire. "la strada" quella vera i Beatles l'hanno vissuta nell'età che ti tempra realmente. Gli altri 5 l'hanno vissuta da ricche celebrità. Lungi da me sminuire gli Stones soprattutto dal punto di vista artistico, ma la differenza è sostanziare
Area
Giovedì 18 Aprile 2019, 15.31.13
13
@Raven, nessuno veniva da dei bei posti e più o meno tutti e 4 hanno avuto dei periodi tormentati durante l'infanzia e l'adolescenza, soprattutto Lennon già. Hanno avuto il passato che hanno avuto, hanno fatto anche loro uso di droghe psichedeliche etc... ma era gente con etica lavorativa incredibile (hanno pure avuto dei seri collaboratori), passavano quasi tutto il tempo in studio a sperimentare con registratori, mixer etc che hanno imparato a usare quasi ad intuito.... questo soprattutto da Revolver fino a Let it be. I Rolling Stones erano visti come quelli più "cattivi" perché erano più smaccatamente americaneggianti....
Area
Giovedì 18 Aprile 2019, 15.21.30
12
@Silvia, Don't get me wrong ma'am... in realtà non ho detto così, i Beatles in Italia erano famosissimi e amatissimi come in gran parte del mondo, io ho detto che fuori dal Regno Unito e dagli Stati Uniti erano visti come "Bravi ragazzi" per motivi che ho citato e in particolare per la nulla conoscenza dell'Inglese e quindi della compresione dei testi... Ho anche poi rimarcato che secondo me dai 60 ai 70 solo alcuni fans e collezionisti sfegatati avranno realmente capito i Beatles e non fatico a credere che molti si siano in qualche modo adoperati a imparare l'Inglese proprio per loro... Sicuramente dagli anni 80 aumentarono le persone che anche pochissimo hanno imparato un minimo di Inglese e a quel punto molte cose dei Beatles (e dei Rolling Stones) sono state più chiare. Comunque anche per quanto riguarda le esibizioni, non ti credere ma tolta la Germania e l'Olanda in tutti gli altri paesi in Europa era tutto limitato alle apparizioni in TV e ai festival simil-San Remo. I concerti come li intendiamo noi nei paesi "non Anglofoni" sono cominciati negli anni 70.
Silvia
Giovedì 18 Aprile 2019, 15.03.35
11
Area dici bene che in Italia non erano tanto famosi, ho letto anch'io di difficolta' ad organizzare i tour all'epoca ma sicuramente lasciarono un'impronta indelebile perche' i miei (che non sono grandi fruitori di musica, x dire) erano/sono loro fans e li considerano il piu' grande e inarrivabile gruppo musicale, oltre a vederli come forieri di una grande rivoluzione culturale (cosi' mi dicono...). Comunque Yesterday e Ticket to Ride sono super-conosciute da tutti penso
Raven
Giovedì 18 Aprile 2019, 14.49.27
10
Abbiamo un articolo in DB che parla di questa presunta rivalità. In ogni caso, al netto del fatto che i Beatles vennero "ripuliti" per presentarli al grande pubblico per questioni di marketing, i veri duri erano loro, provenienti com'erano da quartieri difficili e specialmente Lennon. I Rolling erano ragazzi bene quando iniziarono.
Area
Giovedì 18 Aprile 2019, 14.40.17
9
@Fabio Rasta, in realtà i Beatles apparivano come "Bravi ragazzi" soprattutto fuori dall'Inghilterra e degli Stati Uniti per via del fatto che erano stati nominati "Baronetti", per l'immagine comunque ordinata che avevano (almeno fino al 66) e soprattutto per i singoloni che parlavano d'amore e avevano delle belle melodie. Io parlando dell'Italia sono arci-convinto che prima degli anni 80 (e forse nemmeno a quel tempo) nessuno sapesse realmente cosa dicessero le canzoni dei Beatles. Salvo qualche fans sfegatato (e collezionista) in tempi non sospetti quelli che hanno capito davvero i beatles sono coloro che sono riusciti ad imparare un minimo di Inglese. @Rob Fleming, la rivalità con i Rolling Stones era frutto della stampa e in fondo alle due band e al loro team probabilmente faceva comoda sta cosa a livello promozionale... in realtà come detto erano tutti amici. Ci sono delle foto delle session di "Their Satanic Majesties Request" in cui Paul é in studio con loro ad esempio. La cosa vera é che i Rolling Stones dagli anni 70 in poi non avendo più i Beatles come rivali hanno triplicato le vendite.
Rob Fleming
Giovedì 18 Aprile 2019, 12.30.22
8
Essendo un beatlesiano terminale anch'io avevo notato quello che dice @No Fun e da un lato mi spiaceva, ma dall'altro mi intrigava pensare che erano (sono) talmente oltre che nessuno si prendesse l'onere di recensirli. Lemmy ha sempre indicato McCartney (e Entwistle) tra i suoi bassisti preferiti. E se è vero che gli Stones erano più selvaggi, Lennon con tutte le sue contraddizioni non era certo uno stinco di santo. Diciamo che i Beatles sono stati più bravi a non farsi sgamare. La rivalità, poi, è il frutto di un'invenzione. Da "I wanna be your man" ai cori reciproci su Hey Jede e su We love you.
Area
Giovedì 18 Aprile 2019, 12.21.53
7
Premettendo che a me i dischi dei Beatles piacciono tutti... Help é il penultimo disco dove i Beatles vestono i panni degli idoli delle ragazzine, questo disco é ancora molto "Teen" infatti, però ci sono 3 delle mie canzoni preferite vale a dire "Ticket to ride" e soprattutto "Help" e "Yesterday", che da sole sono un motivo più che valido per comprare il disco a scatola chiusa. Da qui inizia il vero dominio totale.
No Fun
Giovedì 18 Aprile 2019, 11.40.54
6
Ciao @Fabio, non so se ti riferisci al mio #3 ma certo, sono d'accordo, quello della rivalità Beatles buoni - Stones cattivi è un mito ormai scaduto (pensate solo a "I Wanna Be Your Man"...) e ci mancherebbe che non sia giusto recensirli. Ma quando parlavo di "sporchi e cattivi" mi riferivo ovviamente alla musica. Secondo me gli Stones possono riallacciarsi di più all'aspetto sguaiato, blues e rock n roll che poi porterà all'hard rock e al metal. Jagger non ha nulla da invidiare a un Muddy Waters o un Howlin Wolf per come canta il blues. Sul palco poi questa differenza coi Beatles è palese. Comunque Help, You've got to hide..., Ticket to Ride basterebbero per sbavare su questo disco e poi vabbé minchia Yesterday la melodia più famosa della musica pop e rock... però quando avevo notato che gli Stones erano recensiti e i Beatles no pensavo fosse una scelta del sito e non mi ero neanche posto il problema se fosse giusto o no, mi era sembrata una "simpatica" scelta di gusto.
Fabio Rasta
Giovedì 18 Aprile 2019, 10.32.29
5
Recensione molto tecnica, track by track, ma penso x doverosa necessità. Siamo veramente agli albori della civiltà. La durezza della Musica era propria + degli STONES, ma la scrittura che si discosta dagli stilemi di Blues e R'n'B, che proprio su Help! comincia a farsi cosa seria (il recensore lo sottolinea parlando proprio di Ticket To Ride), e + propria dei BEATLES. L'unione già solo che di questi due fattori, da origine ad un'infinita serie di possibilità. Di lì a poco, i suoni inediti di HENDRIX aggiungeranno il tassello mancante. E sarà un tripudio. E' giusto che ci siano i BEATLES. Tra l'altro il mito degli STONES feroci e dei BEATLES bravi ragazzi non è + cosa. LEMMY, ad esempio, che c'era, racconta(va) di come fosse proprio l'opposto.
progster78
Mercoledì 17 Aprile 2019, 18.46.02
4
Certo non sara' il Sergent o il Revolver ma che qualita'.....STORIA!
No Fun
Mercoledì 17 Aprile 2019, 18.12.44
3
Amo e ho amato i Beatles , l'ho già scritto altrove e non mi ripeto. Però un po' mi dispiace che abbiate cominciato con le recensioni dei loro dischi. Mi piaceva il fatto che quelle degli Stones ci fossero tutte e quelle dei Beatles neanche una... era una cosa molto rock n roll, brutta sporca e cattiva, uno sgarbo, una maleducazione... mi piaceva sta cosa. Pazienza.
Rob Fleming
Mercoledì 17 Aprile 2019, 18.01.19
2
D'accordissimo con recensione e con @GRC. Dal successivo Rubber Soul entriamo nell'empireo. Qui siamo "solo" a livelli eccelsi. I brani autografi sono mostruosi: Help! (l'arrangiamento vocale è qualcosa di inaudito); Yesterday; You've Got to Hide Your Love Away; Ticket to Ride; It's Only Love; I've Just Seen a Face, ma ancora si affidavano a cover e quindi sono d'accordo con il voto della recensione 85
GRC
Mercoledì 17 Aprile 2019, 16.36.57
1
Album bellissimo, inferiore ai capolavori dei Fab Four, Sgt. Pepper's, Abbey Road, Revolver, ma comunque di alto livello. Voto 88.
INFORMAZIONI
1965
EMI
Rock
Tracklist
1. Help!
2. The Night Before
3. You've Got to Hide Your Love Away
4. I Need You
5. Another Girl
6. You're Going to Lose That Girl
7. Ticket to Ride
8. Act Naturally
9. It's Only Love
10. You Like Me Too Much
11. Tell Me What You See
12. I've Just Seen a Face
13. Yesterday
14. Dizzy Miss Lizzy
Line Up
John Lennon (Voce, cori, chitarra ritmica e acustica, pianoforte elettrico; organo Hammond nella traccia 14, tamburello nella traccia 11, rullante nella traccia 4)
Paul McCartney (Voce, cori, basso, chitarre, pianoforte, pianoforte elettrico)
George Harrison (Chitarre, cori; voce nelle tracce 4 e 10, güiro nella traccia 11)
Ringo Starr (Batteria, percussioni, cori; voce nella traccia 8)

Musicisti Ospiti
George Martin (Pianoforte nella traccia 10)
John Scott (Tenore e flauto contralto nella traccia 3)
Tony Gilbert (Violino nella traccia 13)
Sidney Sax (Violino nella traccia 13)
Kenneth Essex (Viola nella traccia 13)
Peter Halling (Violoncello nella traccia 13)
Francisco Gabarro (Violoncello nella traccia 13)
 
RECENSIONI
85
95
85
95
 
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