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18/02/21
IMONOLITH + LOGICAL TERROR
MK LIVE - CARPI (MO)
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02/05/2019
( 575 letture )
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Attivi dal 2009, col solo chitarrista Hel quale superstite della formazione originale e residenti nel Massachusetts, i Seax - sinonimo di "coltello" nell’inglese di un tempo – si sono quasi sempre mossi in regime di autoproduzione prima di giungere alla firma con la Shadow Kingdom Records ed all’uscita di Fallout Rituals. Ciò spiega il perché i tre precedenti album editi tra il 2012 ed il 2016, siano stati scarsamente considerati dal mercato e la band sia di conseguenza restata nel limbo.
Arrivati adesso ad una dimensione più professionale, i quattro non hanno cambiato di una virgola il loro modo di suonare, basato su un approccio speed metal quadrato e sincero, assolutamente scevro da qualsiasi contaminazione, irruente come si deve ma anche più che scontato nel suo sviluppo. Fallout Rituals, infatti, non è altro che la celebrazione di uno stile musicale e di vita nel segno di quanto fatto ad esempio da gruppi a loro tempo appartenenti al roster della Mausoleum e con una certa devozione verso la scena tedesca, quella canadese ed inglese dei primi anni 80. Spazio quindi ad una voce sguaiata, aggressiva e grezza che ricorre spesso ad urletti sopra le righe per enfatizzare le canzoni, e ad assoli di chitarra in quantità tale da testimoniare l’assoluto disinteresse del gruppo verso la tendenza sempre più consolidata di considerarli reliquia del passato. Recentissimo, per la cronaca, un articolo in tal senso uscito su Rolling Stone, pur riferito al rock mainstream. Sezione ritmica ignorantissima e testi di genere completano il quadro di un prodotto in cui citare singole canzoni è solo esercizio sterile in quanto il disco è semplicemente una corsa senza freni attraverso gli stilemi più classici del genere, fra sudore, birra, donne, corse in moto e voglia di muovere istericamente la testa. Nessun accenno di originalità, di voglia di distaccarsi, sia pur minimamente, dal battutissimo sentiero principale, ma anzi, la fiera rivendicazione del proprio essere fuori moda. Prendere o lasciare.
Come dovrebbe essere già chiaro è quindi inutile cercare il brano migliore, palma che si aggiudicherà quello che soddisferà maggiormente ognuno di voi in base al gusto personale e non per meriti delle singole canzoni. La scaletta scorre infatti assolutamente omogenea da Fallout a Born to Live Fast, coerente o noiosa a seconda della vostra predilezione per lo speed metal di una volta e di come l’headbanging in quanto tale risieda tra le vostre priorità all’atto dell’acquisto di un CD. I Seax sono degli onesti mestieranti e certamente assistere ad un loro concerto con la giusta predisposizione di spirito deve essere divertente ed adrenalinico, ma oltre a questo c’è poco altro da annotare.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Fallout 2. Rituals 3. Killed by Speed 4. Bring Down the Beast 5. Feed the Reaper 6. Interceptor 7. Winds of Atomic Death 8. Legions Arise 9. Riders of the Oldworld 10. Born to Live Fast
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Line Up
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Carmine Blades (Voce) Hel (Chitarra) Razzle (Chitarra, Basso) Derek Jay (Batteria)
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RECENSIONI |
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