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Vigilance - Enter the Endless Abyss
09/05/2019
( 694 letture )
Provenienti da Adelsberg, Slovenia, i Vigilance hanno messo insieme fino ad ora quattro album, compreso il qui presente in esame. Partiti con un demo nel 2010, giungono adesso ad Enter the Endless Abyss continuando a proporre il loro ibrido metallico a cavallo tra la N.W.O.B.H.M. ed il black metal primissimi anni 80, in cui inseriscono anche più di qualche tocco speed. Le loro influenze, quindi, vanno dagli Iron Maiden ai Venom via Mercyful Fate e Bathory, per semplificare. A tutto ciò si unisce una latente tendenza verso sfumature dark, peraltro evidenziata dalla copertina.

Forti di una certa esperienza maturata attraverso le loro uscite e l’aver diviso il palco con varie realtà del grande giro (Raven, Archgoat ed altre), i quattro ci mettono una grande carica, un altrettanto importante dedizione alla causa, una registrazione coerente con lo stile e con l’epoca di riferimento (poi ulteriormente evidenziata dal lavoro al mix ed alla masterizzazione da parte di Marco Brinkmann), ma certamente nessun elemento originale. Enter the Endless Abyss parte abbastanza bene con Blood and Black Lace, che mette sul piatto chitarre armonizzate, profumo di N.W.O.B.H.M. ed una voce molto "venomiana" a cura del chitarrista Gilian Adam, peraltro ben riverberata per mascherarne i limiti. Una costante, questa, che si ripeterà praticamente per l’intera durata del CD. The Return of The Savage invita all’headbanging, mentre il resto della scaletta propone momenti abbastanza intensi con The Gunslinger, Stormblade e Night Raid. Richiami quasi psych emergono dalle prime note di Dvoglava kaca, che poi si sviluppa con quegli accenti riconducibili ai Venom che sono un “benchmark” del gruppo. Molto diretta e "antica" Knights of Valor ed album che termina sulle note di Crni Kolovrat, che ne fa un po’ il riassunto completo in circa sette minuti e mezzo. Probabilmente la traccia migliore del disco e certamente la più elaborata.

Sufficientemente performante nella prima parte, Enter the Endless Abyss tende un po’ a scendere nella seconda, non tanto per demeriti specifici delle canzoni, quanto perché l’effetto "piacevole, ma già sentito milioni di volte" è assolutamente inevitabile. Ciò conduce di conseguenza ad una assoluta mancanza di sorprese durante l’ascolto, il che ci porta a seguire la scaletta con un’attenzione sempre in calando. Tutto questo fino all’arrivo del pezzo di chiusura, che attrae nuovamente, almeno in virtù della sua durata. Tuttavia, i Vigilance riescono a confezionare un lavoro dignitoso perché fanno solo ciò che sanno e vogliono fare, senza sbilanciarsi oltre o avventurarsi in territori non di loro competenza. Sembra scontato, ma non tutti riescono ad avere questa lucidità. Niente di nuovo sotto il sole ed anzi, tutto molto vecchio, ma chi apprezza queste cose non resterà deluso. Nemmeno entusiasta, forse, ma sicuramente non deluso.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
42 su 5 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2019
Dying Victims Productions
Heavy
Tracklist
1. Blood and Black Lace
2. The Return of the Savage
3. Dvoglava kaca
4. The Gunslinger
5. Night Raid
6. Knights of Valor
7. Stormblade
8. Crni Kolovrat
Line Up
Gilian Adam (Voce, chitarra)
Anej Buonassisi (Chitarra)
Andrej Škof (Basso)
Tine Kaluža (Batteria)

Musicisti Ospiti
Srecko Kovacic (Organo, cori)

 
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