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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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The Chasm - Procreation of the Inner Temple
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18/05/2019
( 1037 letture )
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Chiusa l'esperienza con i Cenotaph, il messicano Daniel Corchado fonda, assieme ad altri musicisti amici, i The Chasm che da lì in avanti diverranno il suo progetto principale e per cui rifiuterà di restare stabilmente negli Incantation.
Completate le composizioni, nel 1994 esce, per la Bellphegot Records, il debutto Procreation of the Inner Temple. Titolo e copertina non fanno dubitare: si percepisce da subito che dietro al progetto c'è Corchado, e questa sua presenza verrà riconfermata sia a livello sonoro che lirico. Chi ha apprezzato il suo stile compositivo difficilmente resterà deluso dal lavoro svolto su questo disco; il death metal del messicano è ancora una volta “diverso” da tutto il resto, concentrando tutte le sue energie su aspetti più evocativi e onirici rinunciando, in gran parte, alla feralità tipica del death metal. Fin dalla prima traccia si entra in contato con atmosfere sì oscure ma arricchite da un tocco misterioso/onirico grazie all'ottimo lavoro delle chitarre: le melodie sono infatti parte portante delle canzoni, a cui si aggiungono una varietà compositiva di spessore che arricchisce e rende più dinamica la proposta. Le trame chitarristiche sono varie, mai monotone e si muovono sempre su territori atmosferici, donando al disco un “mood” più accostabile al doom. Insomma, se da un lato si parla sempre di death metal, ascoltare i The Chasm sperando di trovare blast beat o soluzioni più classiche, è decisamente sbagliato. Bisogna quindi lasciarsi trascinare in un contesto sonoro in cui la voce assume più forme passando dal growl allo scream più isterico e folle passando per delle parti parlate (A Dream of an Astral Spectrum (To an Eternal Hate), Confessions of a Strange Anxiety, The Lonely Walker (My Pride and My Wrath)) a delle composizioni mai troppo quadrate e che, seppur in modo non esagerato, sfociano in ambiti più estremi e non (qualche passaggio ha dei rimandi goth/rock). Trovate stilistiche che enfatizzato gli aspetti estetici/sonori del gruppo e che con i primi ascolti potrebbero non coinvincere appieno: è infatti evidente come nel complesso, Procreation of the Inner Temple sia ancora un po' acerbo. Le tante idee sono sicuramente interessanti e danno al gruppo un tocco di personalità anche ben marcato, ma, complice anche una produzione non perfetta, è un lavoro che sembra più gettare delle (valide) basi per i dischi che verranno dopo. Nonostante questo, il lavoro di ogni singolo membro non passa mai inosservato: oltre ai riff e alle melodie, le chitarre si fanno notare anche per la grande quantità di assoli/lick presenti all'interno dei singoli brani, così come l'accoppiata batteria/basso dona spessore e varietà a tutto il disco. E non si esagera dicendo che le quattro corde di Luis Martinez e/o Rodolfo Riveron (due diversi bassisti hanno contribuito alla registrazione del disco) sono un vero e proprio valore aggiunto alla proposta.
Pur non avendo lasciato un segno nel genere, i The Chasm hanno continuato e continuano tutt'oggi a registrare album interessanti, e nonostante siano passati ormai più di vent'anni dalla pubblicazione, Procreation of the Inner Temple è comunque un'uscita interessante e che mette in luce una ricerca espressiva in ambito estremo più che singolare.
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2
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Gran disco, onesto e potente. Voto 83. |
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Rispolverata molto accattivante! Gruppo le cui pubblicazioni sono state sempre un po’ difficili da rimediare, ma comunque di indubbio valore. Concordo con il voto. Il meglio lo daranno con gli album successivi (specialmente quelli venuti -guarda caso- dopo la collaborazione con gli Incantation), ma già questo debut mette in luce delle ottime potenzialità. Mi piace ricordare come il guitar work, saldo su stilemi tipici del doom death, lasci emergere senza alcun problema di equilibri l’ottimo dei bassisti, come detto anche nella recensione. Una bella riscoperta! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Conqueror of the Mourningstar 2. A Dream of an Astral Spectrum (To an Eternal Hate) 3. Confessions and a Strange Anxiety 4. Honoris Lux Infinitus (A Whisper of the Moon) 5. The Day of Liberation 6. The Lonely Walker (My Pride and My Wrath) 7. The Cosmos Within 8. Stair to Aspirations
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Line Up
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Daniel Corchado (Voce, Chitarra) Luis Antonio Ramos (Chitarra) Luis Martinez (Basso) Rodolfo Riveron (Basso) Antonio León (Batteria, Percussioni)
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RECENSIONI |
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