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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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Nunslaughter - Hells Unholy Fire
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13/07/2019
( 1395 letture )
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Quella dei Nunslaughter è una carriera da puristi dell'underground estremo: si formano sul finire degli anni ottanta (con il monicker Death Sentence), pubblicano (e continuano a farlo) una sfilza di demo, EP, split. Così come, nonostante la presenza fissa del fondatore Don of the Dead, i membri siano sempre cambiati ed abbiano tutti collaborazioni con svariati gruppi. Tra tutti i membri che sono passati è giusto ricordare il batterista Jim Sadist, purtroppo scomparso nel 2015. Dopo una serie di uscite “minori”, insomma, il debutto arriva soltanto nel 2000 con il nome di Hells Unholy Fire, edito dalla Revenge Productions, etichetta che in quel periodo vedeva tra le sue file gente come Dying Fetus, Exhumed e, tra gli altri, un nome che i più fanatici dell'underground conosceranno: i giapponesi Jenovavirus.
Tra le fine degli anni novanta e il duemila, il death metal ha vissuto un grande periodo di rinnovamento con uscite fenomenali e importanti, ma quanto di tutto ciò ha influito su Don e compagnia? Nulla. Hells Unholy Sacrifice ci presenta un gruppo fedele alle proprie origini, che non sembra minimamente intenzionato ad ammodernarsi o esplorare un death vagamente più moderno. Niente di tutto ciò, solo puro e sporco death metal. Con una copertina che rende chiare le intenzioni del gruppo, il disco è un concentrato di death metal e blasfemia che più “dritto” non si può; diciotto canzoni dalla durata media di circa un minuto e mezzo per trenta minuti totali. Niente strutture elaborate, niente virtuosismi (non ci sono neanche assoli), solo death metal incentrato su riff semplici, qualche rallentamento, batteria che pesta di continuo ed una voce, quella di Don, non propriamente definibile come growl. Ed è un'ottima scelta in fin dei conti, perché è perfettamente in linea con il contesto sonoro. Non c'è da aspettarsi una produzione perfetta, o quanto meno in linea con quelle del periodo, scordatevelo; lo stile underground e che potremmo definire anche “strafottente” del gruppo è in ogni singolo aspetto del lavoro. Viene però difficile parlare dei singoli pezzi, sia perché piuttosto brevi sia perché si ha a che fare con trenta minuti che vanno presi tutto di colpo per poi far ripartire il tutto una seconda volta. E il bello è che ognuno avrà la sua cinquina preferita. Tutti questi elementi vanno a caratterizzare un disco che sì, non avrà segnato la storia del genere, ma ha sicuramente il suo perché ed un senso ben preciso: la fissa del membro fondatore del gruppo e dei musicisti che lo hanno accompagnati in trent'anni di carriera è sempre stata quella di fare musica divertendosi, fregandosene di tutto, provocando come si faceva un tempo e stando lontano dalle questioni più economiche. Basti pensare al fatto che inizialmente, Hells Unholy Fire non sarebbe nemmeno dovuto uscire, così come gli altri full length, ma fu il batterista Jim Sadist ad insistere e convincere il leader.
Hells Unholy Fire è un disco dannatamente divertente da ascoltare e che nasce con propositi ben chiari. Non serve necessariamente fare la storia del genere per essere ricordati o apprezzati, e chi ascolta musica estrema lo sa benissimo, altrimenti non saremmo qui a parlare di gruppi (spesso) misconosciuti che han registrato vere e proprie chicche, proprio come il disco in questione.
What has been the highest point of your career so far? And what’s your ambition as a musician at this point of time?
Don of the Dead: A few of the high points were getting to share the stage with Venom. Playing Tokyo Japan and getting to fuck my first groupie. All are highlights.
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Fantastico debutto, ignoranza pura. Voto 84 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Am Death 2. Death by the Dead 3. Cataclysm 4. The Dead Plague 5. Hells Unholy Fire 6. Killed by the Cross 7. Burning Away 8. Nunslaughter 9. Burn in Hell 10. Blasphemy 11. Seas of Blood 12. Inverted Churches 13. Blood for Blood 14. Impale the Soul... 15. Altar of the Dead 16. Buried Alive 17. Perversion of Gore 18. Satanic
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Line Up
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Don of the Dead (Voce) Blood (Chitarra) Jim Sadist (Batteria)
Musicisti ospiti: Brian Sekula (Basso)
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