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21/03/24
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Backyard Babies - Sliver and Gold
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27/08/2019
( 1806 letture )
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Ammettiamolo, c'erano mancati! Il periodo silenzioso intercorso fra l'album omonimo e Four by Four è stato difficile da mandar giù per gli amanti delle sonorità dei Backyard Babies, così come è difficile accettare questa recensione in estremo ritardo rispetto all’uscita del disco, ce ne rendiamo conto, perché se è pur vero che tantissimi gruppi scandinavi da anni continuino a tenere in piedi l'hard rock ottantiano, è pur vero che le sfumature street/punk di questa band siano difficili da riproporre e che i refrain di Dregen rappresentino un'unicità nel panorama musicale odierno. Il nuovo Sliver and Gold non ha bisogno di tante presentazioni ma solo di essere ascoltato tutto d'un fiato, a manetta, così come i riff del chitarrista svedese, autentico fenomeno del genere in grado di infiammare ogni singola track sulle strofe ancor più che tramite assolo impossibili o virtuosismi fini a se stessi.
Basta schiacciare il tasto play per udire l'intro di Good Morning Midnight e già ci si sente a casa, poiché causare la percezione di rock'n'roll per i nostri è molto semplice: il pulsare della sei corde e la voce accattivante di Borg. Il brano scorre velocemente su binari infuocati e non possiede una vera e propria pausa poiché il chorus sembra quasi una prosecuzione della scatenata strofa. Simple Being Sold è il modo di gridare al mondo "siamo i Backyard Babies e ancora siamo i migliori"; Dregen sembra un dannato mago nell'azzecccare ogni singolo refrain in qualsiasi punto della canzone mentre la sezione ritmica fa il solito eccezionale sporco lavoro, picchiando possentemente ed emettendo tutto il marcio del garage rock. I ritornelli passano quasi inosservati di fronte a tanta foga mentre cambia la musica su Shovin' Rocks, la quale pare più un inno al rock'n'roll piuttosto che una track studiata. Ragged Flag si diversifica: possiede un ritmo accattivante, dai tratti caraibici, il quale diverte e fa ballare. Yes to All No ricorda canzoni pop/rock anni 90 a metà fra una ballad e un pezzo radiofonico col ritornello trascinante. Sulla seconda parte subentrano persino dei fiati e non stonano affatto col contesto. La seconda parte è spumeggiante a partire dalla perfetta Bad Seeds, la quale colpisce sul chorus punkeggiante e per la sua natura nostalgicamente novantiana. 44 Undead è un pezzone che odora di street, di calde e devastanti nottate losangeline alla ricerca di locali dove spazzare via le proprie paure; in più possiede una nota tenebrosa che la rende veramente irresistibile. Peccato che la titletrack non sia all'altezza: un punk rock da college movie americano superato e poco interessante. A Day Late in My Dollar Shorts spinge nuovamente sull'acceleratore e lo fa grazie alla prova eccellente di Carlsson, il quale sul ritornello non si risparmia donando linfa ad un pezzo abbastanza easy listening. Infine il brano che non ti aspetti: la lenta e lunga ballata Laugh Now Cry Later. Sei minuti di piano, voce e chitarre, di accendini sventolanti, di lacrime agli occhi per una ballad dal sapore romantico ma mai smielata, facilmente assimilabile. I mugugni di Nicke attirano l'attenzione sulla sua prova vocale mentre la conclusione romanzata fa venire la pelle d'oca.
L'esperimento finale ben riuscito dimostra come i Backyard Babies non abbiano alcuna voglia di smettere di stupire, di addormentarsi sugli allori. La forza di questo prodotto è la forza di un'intera carriera fatta di refrain formidabili inventati dall'incredibile Dregen. Magari talvolta non nasceranno pezzi indimenticabili ma quando si parla di una band di tale calibro è l'attitudine a fare la differenza. Per questo Sliver and Gold è apprezzabile, poiché si sente come sia composto da musicisti esemplari, da anni nel settore, in grado di scrivere una hit dietro l'altra e di far invocare a gran voce il proprio nome sui palchi di tutto il mondo.
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7
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@Lizard : Ottima e delucidante risposta. Era plausibile che il motivo fosse questo ma hai comunque sottolineato il tutto. Degno di massimo rispetto.
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6
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Album stupendo che ci ricorda che il rock non è morto. Anzi, con "Good Morning Midnight" dimostra di essere in una forma strepitosa: è una delle canzoni del 2019. Ha tutti i pregi che una rock song deve avere: melodia, tiro, energia, coro da cantare a squarciagola. E se poi è seguita da altre perle come Simple Being Sold, Shovin' Rocks; 44 Undead e Laugh Now Cry Later (a dimostrazione che anche i tatuati hanno un cuore) si ha la certezza che i BB hanno confezionato l'ennesimo centro. 85 (che diventerà un 99 per riequilibrare quell'inguardabile 49 non appena potrò votare). |
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5
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Abbiamo specificato in recensione che siamo consapevoli del ritardo. D'altra parte, le altre scelte erano caricare direttamente in DB senza passare dalla home o non recensirla affatto. La seconda ipotesi, visto il nome in questione, non ci sembrava affatto percorribile; la prima, visto il periodo estivo e tutto sommato appunto l'importanza del nome in questione, ci sembrava un po' "mortificante". Poi vabbe', da la critica ci sta. Come detto, siamo consapevoli del ritardo. |
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4
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Disco uscito sei mesi fa...potevate aspettare un altro po cosi ne usciva pure un altro....
per carita. |
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2
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Interessante... é da anni che non sento roba loro, mi piacevano. Mi informerò! |
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1
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Sentiti/conosciuti 20 anni fa come gruppo spalla dei Kiss. Mi sano da subito piaciuti. Ascolterò sicuramente il loro ultimo lavoro! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Good Morning Midnight 2. Simple Being Sold 3. Shovin' Rocks 4. Ragged Flag 5. Yes to All No 6. Bad Seeds 7. 44 Undead 8. Sliver and Gold 9. A Day Late in My Dollar Shorts 10. Laugh Now Cry Later
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Line Up
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Nicke Borg (Voce, chitarra ritmica) Dregen (Chitarra solista, cori) Johan Blomqvist (Basso) Peder Carlsson (Batteria)
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