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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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21/09/2019
( 1483 letture )
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Paese che non ha mai smesso e tutt'ora non smette di stupire i fan della musica estrema, il Brasile ha da sempre avuto una grande tradizione di gruppi che hanno acceso le curiosità degli ascoltatori. È però vero che gran parte di questi gruppi erano/sono bandiere di generi come il thrash e il death metal, mentre, per quanto riguarda il black metal, c'è poco da segnalare. Tra tutti spuntano però i Mystifier, i quali, attivi dal 1989, si sono con il tempo guadagnati l'etichetta di “gruppo di culto”. Fondatore del progetto è il bassista Beelzeebubth, pseudonimo di Armando da Silva Conceição, che nonostante i cambi di formazione e le varie difficoltà è riuscito a portare avanti il progetto aggrappandosi, nel 1993, alla Osmose Productions. Non è cosa da poco per un gruppo simile.
Dopo un inizio fatte di demo registrate alla meno peggio che in poco tempo fecero il giro dell'underground, nel 1992 i quattro esordiscono con Wicca, disco che grazie al titolo ed alla copertina sembravano comunicare qualcosa. Quel “qualcosa” risiede tutt'oggi nello stile del gruppo, lontano dal black metal a cui si era abituati all'epoca e decisamente personale. Non aspettatevi un black metal gelido o ossessivo, perché i brasiliani puntano tutto sul ricreare un'atmosfera occulta, da rituale si potrebbe dire. Il fascino per l'oscuro e per il blasfemo trovano sfogo sia nei testi che nelle composizioni, varie e in bilico tra l'inquietante ed il diabolico. Tutto diventa più chiaro non appena l'introduttiva The Witch Voisin Recites Our Gloat ci prepara a quello che a tutti gli effetti sarà un rituale sonoro, con synth e voci che intrecciandosi recitano quanto segue:
We are those from the empty birthplace and undead flock We are those who the arrival the stars foresee and dread We are those with the heart forget by black goal And let intact the glorious gloal of Satan's soul
E poi via, si parte con Osculum Obscenum e il sound dei Mystifier si mostra in tutta la sua potenza evocativa e malvagità. La voce di Meugninousouan è sicuramente interessante: un growl che, anche grazie a delle sovraincisioni e gli effetti, riesce ad essere molto efficace in questo contesto, e difficilmente si troverebbe qualcosa di più adatto (in alcuni punti è da brividi). Ma dalla prima canzone si viene inoltre a contatto con le composizioni dei quattro, generalmente articolate. Tutti i brani sono infatti costruiti su più momenti e si aggirano su una durata che va dai cinque ai sette minuti circa ed è quindi una dimostrazione di come i quattro abbiano cercato (e ci siano riusciti) fin dagli esordi una propria forma espressiva. Sono un gruppo ferale, è vero, ma se ascoltato con attenzione appare evidente come i nostri siano tutt'altro che impreparati e a dimostrarlo ci sono assoli ben suonati ed una varietà in termini di composizione che seppur ancora in via di miglioramento, è da non sottovalutare. Ciò che in parte dispiace è la produzione (ma viene in soccorso la ristampa della Hammerheart Records uscita nel 2015) che nei momenti più violenti mette fin troppo in ombra le chitarre, specialmente quando si lanciano in riff più serrati. Nonostante ciò, il disco è composto da brani veramente riusciti come Cursed Excruciation, An Elizabethan Devil-Worshipper's Prayer-Book, The Dark Kingdom (T.E.A.R.) e Mystifier (Satan's Messengers).
Non fosse per una produzione fin troppo sbilanciata, Wicca meriterebbe un voto anche più alto. Ma poco importa, in fin dei conti si parla di un disco che a più di vent'anni dalla sua uscita riesce a impressionare ed a suscitare fascino nella sua sregolatezza e imperfezione. Non si ha a che fare con un disco black metal puro, quanto più, se vogliamo fare i pignoli delle etichette, di un lavoro black/death vicino a Blasphemy e Beherit. I Mystifier non si fermeranno qui, e l'anno dopo rilasceranno Goetia per la Osmose Productions, generalmente riconosciuto come il loro disco meglio riuscito. Non solo, saranno presenti nella soundtrack del film Gummo (1998) con il brano Give the Human Devil His Due estratta dal terzo disco The World Is So Good That Who Made It Doesn't Live Here (1993).
We celebrate our victory with the holy flesh and blood Of the celestial beings Now only we reign in spiritual world
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4
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Album capolavoro del più viscerale e diabolico BLACK METAL (perchè di vero e proprio black metal si parla... non nella forma norvegese ovviamente). Uno dei dischi del genere più diabolici di sempre, insieme al successivo (e mio preferito) Göetia. Un\'accoppiata di malvagità e pezzi infernali pieni di atmosfere occulte e ritualistiche, non solo per i riffs sulfurei e per la batteria infernale sparata a gran velocità, ma anche e soprattutto per le vocals demoniache di Meugninousouan (veramente da brividi). Disco essenziale insieme al secondo, un album imprescindibile per i VERI cultori del black metal più profano e devoto all\'inferno! Vero e proprio disco guida! |
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3
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Bello ma "Göetia" secondo me è anche meglio. |
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1
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Dire che questo è di culto è dire poco. Me lo doppiarono in cassetta secoli fa' assieme a Goetia. Di certo nessuno aveva suonato mai così in Brasile generale Sudamerica prima di loro, nemmeno i Sarcofago. Troppo più black death oriented di quello pesante e zolforoso i Mystyfier. Unica influenza che ci senti' allora, fu alla lontana qualcosa dalla primigenia scena greca, ma in salsa molto più aggressiva e blasfema. Per valore anche un 87-88. Si era abituati sempre a vedere sti ragazzi dalla pelle candida alle prese con le pose più assurde, veder sti ragazzoni morì e borchiati alle prese con sta roba fu uno shock, ovviamente positivo. Grandiosi. |
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INFORMAZIONI |
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Heavy Metal Maniac Records
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Tracklist
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1. The Witch Voisin Recites Our Gloat (Intro) 2. Osculum Obscenum 3. Tormentum Aeternu 4. Cursed Excruciation 5. Defloration (The Antichrist Lives) 6. (Invocacione) The Almighty Satanas 7. The Dark Kingdom (T.E.A.R.) 8, An Elizabethan Devil-Worshipper's Prayer-Book 9. Hyoscyamus Niger 10. Mystifier (Satan's Messengers) 11. Our Gloat (Outro)
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Line Up
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Meugninousouan (Voce) Behemoth (Chitarra) Beelzeebubth (Basso) Lucifuge Rofocale (Batteria)
Musicisti ospiti: Alfredo Martins (Tastiera)
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