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Break Me Down - The Pond
17/10/2019
( 1516 letture )
Il panorama underground del metal tricolore ci porta a fare la conoscenza dei Break Me Down, quintetto female-fronted attivo dal 2017. Se la breve strada percorsa fino a poco fa dal gruppo era segnata da una sola uscita discografica (vale a dire l’EP Resilience), la band lombarda torna ora sul mercato decisa a muovere il passo definitivo per la propria carriera, tradotto nella pubblicazione del full-length d’esordio The Pond. Esattamente come le tre tracce che costituiscono il disco precedente è stata presa la scelta di autopubblicare l’album, senza quindi affidarsi all’egida di etichette italiane o internazionali. Rispetto alla prima piccola parentesi degli esordi rappresentata dall’EP, dunque, il gruppo offre ora un numero decisamente maggiore di inediti, promossi e realizzati da una formazione rinnovata al microfono grazie all’ingresso della cantante Irene Franco, subentrata alla ex-vocalist Faith già a lavori iniziati.

La proposta dei cinque giovani musicisti appare chiara fin dalle prime note del platter: gli undici brani inclusi in The Pond si inquadrano nel filone alternative metal dei giorni nostri, con rimandi a band sia italiane (Lacuna Coil) che estere (tra cui spiccano cenni ad Alter Bridge e Halestorm). L’anima del gruppo è rappresentata da Irene, fautrice di una prova convincente caratterizzata da un cantato moderno in grado, talvolta, di spingersi oltre a determinate scelte stilistiche dimostrandosi versatile e avvezza all’esplorazione delle proprie potenzialità ‒la prova canora nella title track ne è un chiaro esempio. L’ugola pulita della front-woman sa essere flebile ed esplosiva in uno stesso brano, dettando il mood del pezzo e accompagnando abilmente i riff e la sezione ritmica. Il cantato si esprime abilmente sia nelle canzoni più catchy del disco che negli episodi più originali e variegati, distinguendosi come punto di forza del progetto. È altrettanto degno di nota l’apporto dei due chitarristi Laerte e Morris, che arricchiscono i brani proposti con assoli e riff d’impatto. La presenza di un missaggio minuzioso è in grado di valorizzare anche la sezione ritmica, focus riscontrabile sia negli episodi più rapidi e risoluti del lavoro che nei brevi segmenti in cui le chitarre appaiono in secondo piano. Ciò che caratterizza The Pond è la presenza di canzoni di breve durata inquadrabili in tre minuti circa di completamento, ad eccezione di Nightmare che invece ne conta quattro abbondanti. La maggior parte dei pezzi inclusi è di matrice catchy e accattivante ed è caratterizzata da ritornelli e soluzioni strumentali che si fissano in testa già dopo un solo ascolto. La tripletta iniziale Your Game, If You are Brave e The Noose si addice alla categoria citata ed è portatrice di grinta e sicurezza espressiva. Nello specifico, se la opener spicca anche sul versante delle liriche (incentrate sull’accettazione della diversità a trecentosessanta gradi in una società spesso insensibile e poco incline all’apertura), If You are Brave pone sotto ai riflettori con la sua costruzione Alter Bridge-oriented una band capace di sfruttare al massimo i propri punti di forza in termini di talento. New Her0 prosegue sul filone dei brani orecchiabili, d’impatto e ben riusciti grazie al giusto compromesso tra strumenti e voce, capaci di arricchirsi e di sostenersi a vicenda. Oltre ai brani dal piglio più immediato, sono riscontrabili alcuni episodi interessanti per quanto riguarda l’esplorazione in termini di varietà. Nightmare e O.C.D. sono in assoluto i pezzi in cui il gruppo si lascia maggiormente andare a soluzioni più personali e meno rintracciabili nelle influenze di background stilistico: la prima, dal piglio rockeggiante, contrappone il cantato alla cupezza dei riff; la seconda, il cui testo racconta l’amore dal punto di vista di un ragazzo affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, alterna diversi mood grazie alla versatilità della cantante e dei chitarristi. L’omonima The Pond è anch’essa intrigante sotto ogni punto di vista ed è capace di fondere ad un ritornello efficace una trama sonora convincente. Considerando le undici tracce nel complessivo, infine, sono presenti alcuni episodi che risultano gradevoli ma non particolarmente taglienti, come nel caso di Tonight, Look @ Me e Let it Burn, pur avendo del buon potenziale in sede live.

Il debutto discografico sancito da The Pond ha tutte le carte in regola per essere definito valido. L’esperienza giocherà negli anni a venire un ruolo fondamentale per donare ai Break Me Down la giusta dose di sicurezza per avventurarsi in una proposta più personale e matura. La band è ancora agli inizi e ha tutto un mondo di possibilità e opportunità davanti a sé: i presupposti, con le giuste accortezze, fanno assolutamente ben sperare.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
75.85 su 7 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2019
Autoprodotto
Alternative Metal
Tracklist
1. Your Game
2. If You Are Brave
3. The Noose
4. Nightmare
5. Tonight
6. O.C.D.
7. New Her0
8. Goodbye
9. Look @ Me
10. Let it Burn
11. The Pond

Line Up
Irene Franco (Voce)
Laerte Ungaro (Chitarra)
Morris Steel (Chitarra)
Giuseppe Greco (Basso)
Fabio Benedan (Batteria)
 
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