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Lacuna Coil - Black Anima
28/10/2019
( 6539 letture )
"Volevamo che Black Anima fosse un luogo in cui racchiudere le sensazioni che, in quanto esseri umani, proviamo tutti, ma che cerchiamo di nascondere perché nella società di oggi non è ammesso mostrare le proprie debolezze. Come condensare tutte queste cose? Abbiamo pensato al disco come a un libro, un oggetto magico che attira a sé tutte queste sensazioni."

Un album che funga da catalizzatore delle emozioni più basse e velate dell’essere umano, quelle che spesso si tende a celare e che ancor più spesso esplodono in un unico momento. Con questa intenzione la metal band italiana più celebre al mondo si è approcciata alla composizione del nuovo album, intitolato Black Anima e diretto successore di quel Delirium che appena tre anni fa aveva riacceso in modo più che positivo i riflettori della critica sulla creatura musicale di Andrea Ferro e Cristina Scabbia.

Se è vero che i Lacuna Coil con Delirium hanno raggiunto risultati degni di nota, è altrettanto vero e abbastanza prevedibile come questo nuovo album miri a porsi come un ideale proseguimento di quel sound che la band ha portato in giro in questi tre anni. Nel frattempo i ragazzi non se ne sono stati affatto con le mani in mano: è già acqua passata la partecipazione della Scabbia al noto programma televisivo The Voice in veste di giudice, episodio questo che ha contribuito ad aumentare la visibilità della cantante e della band e che soprattutto non è andato ad intaccare in alcun modo la creatività della band madre; è poi abbastanza recente la notizia della pubblicazione, a novembre, della prima autobiografia dei Lacuna Coil, che dalle premesse sembrerebbe un’uscita da non perdere per tutti i fan del gruppo; infine la popolarità dei milanesi li ha portati giusto qualche giorno fa a comparire sulla copertina del più iconico fumetto di casa DC Comics, ovvero Batman! È ormai chiaro quindi quanto i Lacuna Coil siano cresciuti negli anni e quanto oggi siano una vera e propria istituzione del metal italiano, riconosciuta ovunque e oltremodo denigrata in patria.

Dicevamo che il concept di Black Anima tratta grossomodo delle debolezze umane, ma la band ha dichiarato che in realtà non vi è un legame assoluto tra le canzoni del disco e il tema affrontato, cosa che invece caratterizzata bene lo scorso Delirium e ne rappresentava un identificativo punto di forza. Se quel disco riusciva a fornire una ben delineata rappresentazione del disagio mentale, questo invece non ha una struttura narrativa altrettanto forte alla base. E questo si nota anche dalla dichiarazione riportata all’inizio, piuttosto generalista e poco focalizzata. Ma fatta questa osservazione preliminare, passiamo alla musica. Abbiamo già detto di come le canzoni di Black Anima vogliano proseguire sul solco dei pezzi dell’album precedente e questo è vero fin dal primo brano in scaletta: il songwriting dei Lacuna Coil si attesta su un livello semplice ed immediato, che privilegia la ricerca del bel ritornello e dà una grossa importanza ai riff di chitarra, accompagnati da effetti sintetici ed orchestrazioni gotiche che in qualche episodio rimandano vagamente ai fasti di Comalies. La prestazione di Cristina Scabbia è fondamentale per la riuscita dei brani, ma si fa molto più presente anche il growl di Andrea Ferro, che decide di utilizzare solo in un episodio la voce pulita, prediligendo il registro che lo valorizza maggiormente. Il sound globale dell’album è quanto mai vicino al nu metal di matrice americana, complice una produzione invadente e patinata che privilegia soprattutto la chitarra ultra ribassata e compressa di Diego Cavallotti, entrato in pianta stabile nel gruppo insieme al batterista Richard Meiz, e l’elettronica che puntella qui e lì ogni brano, tra sintetizzatori e drum machine.

Ne consegue che il sound risulta tanto chiaro e potente quanto piatto ed uniforme in più di un’occasione. Se infatti l’intro Anima Nera ci regala due minuti di tensione elettronica, sostenuta solo dalla voce trascinata di Cristina, la successiva Sword Of Anger ci scarica nei timpani la furia dell’intera band, che sceglie una formula sonora ai limiti del metalcore, con il growl di Ferro che viene stemperato dalle linee melodiche della Scabbia nei ritornelli. Strofa e ritornello ripetuti due volte, break atmosferico centrale e ancora ritornello. Per tre minuti e mezzo. Lo standard fatto canzone. Funziona, questo è certo, ma risulta altresì piuttosto anonimo. Le inflessioni metalcore si ritrovano anche in un brano come Now Or Never, che riesce però a cavarsela molto meglio, grazie anche a un lavoro di basso bello evidente e in primo piano a cura del fido Marco Coti Zelati. Si va ancora meglio quindi con la successiva Reckless, che mostra l’influenza più ingombrante nel sound degli attuali Lacuna Coil: i Korn. Il riff e il groove sono quelli tipici del nu metal di casa a Bakersfield, ma la versatilità vocale della Scabbia e l’uso pesante dell’elettronica riescono a rendere interessante il pezzo, dove si fa notare anche un assolo di buon gusto di Cavallotti, fortunatamente non l’unico nel disco. Se avete qualche dubbio sull’amore che i Lacuna Coil nutrono verso i padrini del nu metal allora ecco che a metà scaletta arriva Under The Surface, che riprende gli stilemi del genere e prova ad estremizzarli leggermente. Si fa apprezzare la varietà melodica in questo brano, dove le voci sono libere di illustrare la strada al resto della band, per un episodio tra i più interessanti dell’album.

Parlavamo però anche di reminiscenze gotiche nel sound dei nostri ed esse si manifestano in alcuni brani cardine del disco, primo tra tutti il singolo Layers Of Time, dal piglio duro, ma emozionale e sinfonico, che si candida a brano migliore dell’intero Black Anima, ma anche e soprattutto sul pezzo più lungo dell’album: Veneficium. Titolo in latino, cori tenebrosi e sezione ritmica terremotante aprono questo brano in modo più che positivo, ma purtroppo le strofe di Ferro, complice la scelta vocale non centrata del tutto, rischiano di affossare tutto il buono che si era creato; ci pensa la Scabbia a riportare il pezzo su coordinate più propriamente gothic metal, ma la sensazione è che la canzone non prenda mai il volo, se non dopo il bell’assolo di Cavallotti. Un episodio ambizioso, ma non sfruttato appieno. Un po’ come accade in Save Me, che esula dalle coordinate illustrate fin qui per scegliere una strada più smaccatamente rock che presa singolarmente potrebbe anche essere interessante, ma inserita nella scaletta di Black Anima risulta quasi fuori contesto. C’è spazio per un’ultima menzione positiva invece per The End Is All I Can See, che mette in campo un arpeggio dall’atmosfera tetra ed oscura finalizzato da un ritornello che azzecca la scelta melodica e l’armonizzazione delle due voci. L’elettronica qui è ben presente, ma riesce a svolgere il proprio compito di sostenere l’architettura del brano senza risultare troppo invasiva. Black Anima si conclude quindi con la titletrack, che recupera un po’ tutti gli elementi presentati nel corso dell’album condensandoli in una outro atmosferica che dona una degna chiusura al disco.

Si arriva quindi al termine del disco con la consapevolezza di aver ascoltato una serie di brani tecnicamente ineccepibili, ma purtroppo non così variegati come accadeva in Delirium; complici i testi, tutt’altro che degni di nota, la responsabilità è da ricercare soprattutto nelle scelte stilistiche che interessano le strutture musicali dei brani, che tendono a ripetere soluzioni già utilizzate fin troppo spesso e talvolta a prediligere costruzioni armoniche e suoni che tradiscono in modo chiaro le influenze dei nostri. Questo è il vero peccato di un disco come Black Anima, il cercare di uniformarsi ad una proposta che sicuramente attirerà un vastissimo pubblico oltreoceano, sacrificando però quell’italianità che contraddistingueva gli album dell’ormai cospicua discografia della band milanese da prima di Delirium. Se quel disco aveva fornito un monito riguardo i successivi passi dei Lacuna Coil, questo Black Anima rappresenta il definitivo attraversamento del guado che porterà Cristina Scabbia e i suoi compagni a guadagnare la meritata gloria quasi certamente all’infuori dei confini non solo italiani, ma anche europei. Black Anima è tutto fuorché un brutto disco, ma non riesce a scalfire l’anima dell’ascoltatore quanto il suo predecessore, ricercando una modernità che spesso fa rima con impersonalità.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
76.09 su 64 voti [ VOTA]
Tino
Giovedì 13 Aprile 2023, 15.57.26
43
Si
Diego
Giovedì 13 Aprile 2023, 14.34.55
42
Si
Il Rude
Giovedì 13 Aprile 2023, 13.03.26
41
Ma solo a me fanno cacare questi?
Sans
Venerdì 13 Agosto 2021, 12.48.02
40
101% d’accordo con Indigo
Indigo
Sabato 3 Luglio 2021, 17.22.34
39
Disco strepitoso: undici tracce perfette di modern metal in cui convivono alternative metal, nu, metalcore e rimandi convincenti al passato gothic. Solo The end is all I can see la trovo un po' sottotono, per il resto non ne hanno sbagliata una e anche le tre bonus track sono di alto livello. Da Shallow Life si sono ripresi alla grande e se Cristina è sempre la protagonista indiscussa, devo dire che anche Ferro è migliorato in maniera esponenziale: mi piace molto il suo growl, non esageratamente profondo ma funzionale a combinarsi con le melodie della Scabbia. Senza dubbio la mia band italiana preferita di sempre e questo Black Anima il lavoro che più apprezzo della loro discografia. Voto (da fan) 85
Area
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 12.18.40
38
A parte che sembra la copertina di un disco black metal... però dopo averli visto l'intervista con gli arcadeboyz mi sono sentito qualche pezzo e devo dire che non mi dispiace affatto.
Diego
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 11.42.01
37
Concordo con gli ultimi commenti, questo disco è superiore a Delirium e mi ha ricordato molto i "vecchi" Coil...
entropy
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 10.39.48
36
Fino a comalies trovavo i lacuna coil un grande gruppo, avevano quella venatura gotica che gli dava una marcia in più. Poi il sound è diventato un pò troppo monotematico e "moderno" che mi ha reso quasi tutti gli album indigesti e anche troppo simili tra loro. Ma questo black anima, cui mi sono approcciato in ritardo e sfiduciato, ha invece un pò di quella magia che me li aveva fatti amare. Lo trovo meno "freddo" e fotocopia... e sopratutto ipsirato Voto 75
Davide Pia
Mercoledì 4 Dicembre 2019, 9.59.39
35
Secondo me questo disco è superiore a Delirium e uno dei migliori in assoluto, potenza da vendere e dal vivo le canzoni proposte sono super.
ktoz
Domenica 24 Novembre 2019, 11.05.12
34
un album di metal moderno americano. suonato con quel sound con quell attitudine e per quel pubblico. Molto ben prodotto ed eseguito. da scaffale del Virgin. Poi ognuno ha i suoi gusti quindi.... Sicuramente non è roba per me. Sentito due volte per intero e non lascia niente.
Marco
Sabato 9 Novembre 2019, 22.14.41
33
Secondo me senza voler pretendere un capolavoro, questo album è un apprezzabile ed onestissimo buon album. Era da tanto tempo che non sentivo del gothic fatto in questo modo, molto immediato, orecchiabile, che fa il fatto insomma. Lo preferisco di gran lunga a tutti gli album che lo hanno preceduto partendo da Karmacode.
tino
Venerdì 8 Novembre 2019, 14.33.26
32
Graziano e' un disco straordinario, suona moderno ma rispetta al max la tradizione anni 90, sicuramente il migliore dai tempi di comalies. Peccato perché li ho persi a.bologna per il sold out
Graziano
Venerdì 8 Novembre 2019, 14.24.27
31
La gente che critica una band per l'aspetto e il look senza aver ascoltato mezza canzone mi fa davvero sorridere....e ribadisco sempre: brutta cosa l'invidia.....
tino
Mercoledì 6 Novembre 2019, 19.51.22
30
Oltre a non mettere nomi e cognomi ma pseudonimi sempre più minimal...
No Fun
Mercoledì 6 Novembre 2019, 17.25.15
29
Puoi anche far suonare qualcun altro al posto tuo.
No Fun
Mercoledì 6 Novembre 2019, 17.23.38
28
@tino beh adesso la tendenza nel black è quella dei gruppi col cappuccio in testa senza nemmeno i buchi negli occhi. Mi sembra un'ottima idea, puoi anche non truccarti avere le occhiaie nessuno lo vede.
tino
Mercoledì 6 Novembre 2019, 17.11.29
27
Posso capire che ti faccia schifo la loro musica marquis, ma criticare il loro modo di porsi a livello fotografico o a livello estetico in base ad una presunta direzione artistica manageriale voluta dall’alto (che non nego ci possa essere), detto da te che esalti diversi gruppi black metal mi suona molto stonato. Il black metal più o meno recente, al di là dell’aspetto musicale che è soggettivo, è tutto giocato su un immagine e “pose fotografiche” che sono tutto tranne che naturali e spontanee ma fanno parte di un copione trito e ritrito. Quindi criticare i lacuna secondo questi pregiudizi quando magari si ascoltano gruppi che hanno un’attitudine simile mi sembra un po’ il bue che da del cornuto all’asino. È più onesto secondo me dire che i lacuna coil ti stanno sui coglioni, altrimenti mi sembra un volersi a tutti i costi arrampicarsi sugli specchi.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 6 Novembre 2019, 14.12.04
26
Per la serie "pecorone e me ne vanto"... se ragionate così in ogni ambito della vita siete alla frutta: completamente schiavi del sistema... fear of missing out... tutti li dietro, mi starò perdendo qualcosa? Si, qualcosa di abbastanza scadente da andar bene a tutti... pur rispettando il pensiero altrui (poco, in verità, quando NON è nemmeno il pensiero altrui ma semplicemente il "pensiero dei più") che cosa volete, un applauso?
Galilee
Mercoledì 6 Novembre 2019, 14.03.20
25
Quoto Skull.. la gente continua a non scindere i propri gusti da critiche improbabile e farlocche. Sempre due pesi e due misure. Poi si ascoltano band che fanno tutto e peggio è musicalmente fan oggettivamente cacare, però li va bene tutto perché ci piacciono. Grottesco e a dir poco demenziale.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 6 Novembre 2019, 13.55.03
24
Tanto per unire i puntini... marketing efficace = mainstream? Ne ho un po' le balle piene che se piace a tutti allora e figo. Allora no, porca paletta.
tino
Mercoledì 6 Novembre 2019, 13.44.54
23
Sarà fatto sta che ieri sono andato a bologna senza biglietto e me ne sono dovuto tornare perché tutto esaurito...e stiamo parlando dell'estragon non di qualche topaia, evidentemente il marketing ha fatto il suo dovere per bene. Comunque gran bel disco
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 6 Novembre 2019, 13.15.42
22
Voolà Messieurs, ho letto qualche commento sul mio post e preciso. Non ho detto che personalmente sono antipatici. Non ho mai avuto l'occasione di un incontro vis-a-vis. Di sicuro saranno "umilissimi" e "alla mano". Io parlo di come si pongono sui media, nelle interviste, nelle foto e in tutto quello che li obbliga a fare il marketing che hanno alle spalle. Avevo già espresso questi concetti su una intervista della "pignolata" del sempre eccellente Monsieur Raven e la mia impressione è quella. Tra l'altro, alcuni manager del marketing che lavorano per le nostre tenute e i nostri vini, parlandone con un buon bicchiere, me lo hanno confermato. Alcuni di loro analizzano questi fenomeni (anche noi vendiamo sulla base dei "trend") e me lo hanno detto più volte che sono assolutamente "costruiti". Si vedano le foto: l'ho detto, Ferro guarda sempre in alto e la Scabbia non è mai "normale". Probabilmente impiega più tempo per il make-up e le acconciature che a registrare un brano... Ma lo vuole il marketing. Voilà. Au revoir.
Graziano
Giovedì 31 Ottobre 2019, 14.09.17
21
Ad un concerto si fermarono con noi a chicchierare del più e del meno, ovviamente argomento centrale la musica e i nostri artisti preferiti (più sfottò sul calcio). Ragazzi alla mano e davvero simpatici....
Mr.Darcy
Giovedì 31 Ottobre 2019, 7.13.42
20
Per me davvero una buona uscita. Bravi! Voto 85
Halo
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 23.50.01
19
Mi sono avvicinato a loro con la "svolta" nu-metal; della loro discografia mi piacciono molti pezzi presi singolarmente, gli album interi non li mando giù tranne delirium e questo ultimo. i pezzi più aggressivi potrebbero risultare un pò monotoni, perchè giocano tutti sulla stessa struttura (intro di ferro, riffone, strofa in growl, ritornello clean cristina ecc..). i pezzi più lenti probabilmente sono i migliori (Veneficium pezzone, reckless, apocalypse). Alzo di un paio di punti il voto della recensione e se avessi trovato in tempo i tarocchi nascosti a milano (trovata di marketing carina XD) sarei andato volentieri a vederli a trezzo!
tino
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 20.35.44
18
non mi offendo figurati, è che non mi sono accorto quindi evidentemente non hai risposto altrimenti lo avrei notato ma sarebbe stato interessante sapere dove c'è il disaccordo, comunque fa nulla
Painkiller
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 20.27.00
17
@tino: ho solo detto che sono spesso in disaccordo, non ti offendere. E spesso non commento nemmeno, scrivi messaggi troppo lunghi 😂 cui non voglio rispondere in due righe! Ma stavolta ti quoto
Daniele
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 19.08.14
16
Per rispondere al marchese,Che significa che si pongono in maniera antipatica?Li conosci di persona? Io li ho visti 2 volte dal vivo ,una volta quando ancora erano poco conosciuti ,mi sono sembrati umilissimi e sul palco ci hanno messo l'anima. E poi non conosci i korn ,male molto male .
tino
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 15.35.16
15
mi spiace painkiller, esprimo solo opinioni, spesso a caldo, ma non ho capito il disaccordo su quali discussioni, mi piacerebbe rileggermi per rivedere opinioni o commenti, almeno ogni tanto
Painkiller
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 15.21.36
14
Non sono un fan sfegatato, in tempi non sospetti li ho criticati. Ultimamente mi trovo in disaccordo con quasi tutto quello che scrive _tino_ ma stavolta concordo al 100% col suo ultimo post. Chi fa musica per vivere si trova sempre davanti a compromessi. Che la deriva nu-metal sia stata presa per soldi o per gusto personale poco importa, specie quando a casa tua nessuno ti fila. Pur continuando a non amare la voce e la pronuncia di Ferro, al contrario apprezzo molto Cristina, il suo timbro, la sua espressività. Non si deve essere per forza i migliori cantanti del mondo per essere apprezzati, altrimenti ascolterei solo floor Jansen...quindi, come da mio primo post sotto, andrò a vederli per la prima volta, e sono molto curioso.
Graziano
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 14.48.32
13
I migliori, almeno in Italia.
tino
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 14.34.55
12
Rispetto la tua opinione marquis perché evidentemente ne sai e ti leggo spesso volentieri però nonostante tutto gradirei controbattere perché secondo me la tua è una presa di posizione di chi ha in antipatia un gruppo per partito preso. Che il gruppo sia antipatico a te non vuol dire che lo sia per i suoi fans, e siamo in parecchi, un po’ come salvini, anche a me sta sulle palle parecchio ma piace alla gente e quindi me ne faccio una ragione. Che siano finti anche lì bisognerebbe fare un discorso meno severo perché parliamo di gente che si è fatta la gavetta per anni partendo dall’italia più di vent’anni fa e gudagnandosi ogni singolo fan in giro non solo per l’america ma anche per l’europa, gente che gode di affetto e stima nonostante non siano anglosassoni o germanici, gente che potrebbe tranquillamente starsene a casa o andare a lavorare in ufficio invece di rischiare con una carriera in erba che nessuno poteva prevedere li avesse portati al successo, in tanti ci hanno provato e ci provano tutt’ora ma falliscono e rimangono nell’oblio, anche con qualità maggiori, la spiegazione più semplice è perché le canzoni e i tratti distintivi dei coil, voci soprattutto, semplicemente funzionano e piacciono, a volte ci vuole talento, a volte culo, a volte come nel loro caso tuttedue. Che si atteggino a superiori beh anche questa è una tua opinione, io che li ho visti live una decina di volte ti posso assicurare che sono umilissimi e che continuamente ringraziano il loro pubblico, che poi siano in effetti superiori beh quello lo dimostrano i fatti e le conquiste nei paesi esteri anzi proprio perché partono dal paese di al bano e romina è un ulteriore prova della loro “superiorità” e lo dico, da fan, con una punta di arroganza che solitamente non mi appartiene. Il look e le foto, beh sono scelte artistiche che fanno anche altri, saranno anche ridicoli ma non molto diversi da chi si ricopre di tatuaggi e piercing o chi si presenta sul palco coperto di sangue finto con il corpse paint, i bracciali con i chiodi e i cristoni rovesciati, è rock’n’roll, adesso stanno passando questo periodo, passerà come le stagioni, saranno le case discografiche, i manager, i soros, i rettiliani, boh io penso che se non ti chiami steve harris o altri supereroi sei comunque circondato da un esercito di persone che comunque ti condizionano e ti guidano nelle scelte, non vedo dove sia il problema. Ultima cosa, lo schema musicale, beh è il loro stile, sarebbe come criticare gli acdc o i motorhead, anche se non hanno mai fatto un album uguale all’altro, così come definire la loro musica un insieme rumoroso di riff che si assomigliano, cioè praticamente stiamo parlando di tutto il metal moderno post anni 80. A parte questo almeno hai segnalato la bellezza di veneficium che è un pezzo splendido, peter steele che era una musa per cristina apprezzerebbe sicuramente
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 13.03.36
11
Questa volta, ho voluto ascoltarlo più volte con attenzione. Questo, a prescindere che sono antipatici nel modo di porsi, alquanto finti e con quell'aura da "noi siamo i migliori" che ribadiscono in ogni dove. Poi, non conosco i Korn (non posso ascoltare tutto...) e non so cosa sia il nu-metal (neanche il post-metal, indeed) ma mi sembra che il sound sia un impasto alquanto rumoroso di riff, più o meno uguali in quasi tutti i pezzi. Su questa "base" e secondi uno schema, sempre quello, si innesta il growl di Ferro e la voce della Scabbia che pour moi, è alquanto stridula (e ho ascoltato sia con cuffie Sennheiser che Bose di alta qualità). Si noti il tono della voce tra il cantato e il parlato. Salvo solo Veneficium che mi sembra un ottimo pezzo ma che forse andava sviluppato un po meglio. Mi erano piaciuti di più su Delirium. Però il tutto andrà benissimo sul mercato USA, incluso il ridicolo look alla Slipknot "de noantri" ed è quello che vuole il marketing. In fondo, loro sono i migliori... non per niente, Ferro, nelle foto, guarda sempre in alto. Au revoir.
IlSeraf
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 7.55.01
10
Generalmente non sono la voce fuori dal coro, e non mi piace farlo, ma devo dire che quest'album non l'ho trovato così tanto incensabile. Non sono un fan dei Lacuna, li ascolto poco, ma francamente questa deriva quasi nuMetal, con alcuni brani che, più che omaggio, sembrano copiati dai Korn, non mi piace per nulla, personalmente. Se dovessi obbligatoriamente dare un voto (e non lo do perché non ascolto abbastanza i Lacuna per poterlo dare veramente) sarebbe un 50, senza alcun dubbio.
Graziano
Martedì 29 Ottobre 2019, 18.57.31
9
Per me ottimo album. Voto 90.
tino
Martedì 29 Ottobre 2019, 12.44.02
8
sarà ma io quel logo lì lo vedo tutte le volte che mi metto al volante.
Black Me Out
Martedì 29 Ottobre 2019, 12.27.18
7
Io non l'ho scritto in recensione @tino, ma a me la copertina ricorda paurosamente quella del nuovo disco dei Funeral Oration.. Tra l'altro i dischi sono usciti quasi contemporaneamente. Però trovo più bella quella dei FO.
tino
Martedì 29 Ottobre 2019, 12.25.36
6
complimenti anche alla bella copertina che si rifà al logo dell'alfa romeo (e dell'inter)
Vittorio
Martedì 29 Ottobre 2019, 11.32.59
5
Gran bella recensione, complimenti. Buon disco, mi ha colpito meno di Delirium.
ObscureSolstice
Martedì 29 Ottobre 2019, 0.48.01
4
Dopo i samples che mi erano piaciuti, l'ho aspettato. Devo ammettere che non è male e Ferro è migliorato molto, quasi a fregargli il posto da protagonista. Belle melodie, begli effetti, penso che è il primo disco dei lacuna coil che ho ascoltato per intero senza aver premuto stop neanche una volta
tino
Lunedì 28 Ottobre 2019, 23.17.41
3
Per me un disco veramente ottimo dove la componente più ostica e pesante dell'ultimo lavoro e' utilizzata in modo più ragionato al servizio di pezzi che guardano parecchio alla componente gotica dei primi lavori. Su tutti cito veneficium dove si sente l'influenza dei grandissimi type o negative, ma comunque tutto il disco funziona a meraviglia, soprattutto gli assoli di chitarra che sono tornati belli e melodici nei punti giusti, veramente ben fatti. Buona la prova di entrambi i cantanti ma a me sono sempre piaciuti, non noto cambiamenti degni di nota
Painkiller
Lunedì 28 Ottobre 2019, 22.58.21
2
Condivido molto di quanto scritto nella recensione di questo disco, anche se l’ho ascoltato ancora poco, meno quanto Alex scrive su Delirium, che trovo ripetitivo e pesante, sebbene due/tre canzoni molto belle ci siano. Questo Black Anima al momento mi sembra un bel disco, che però forse a livello di testi ed arrangiamenti è stato curato poco ed in fretta. Ma d’altra parte mi sono abituato a storcere un po’ il naso all’inizio su più di un disco (specie dei LC) per poi ritrovarmi a cantare le loro canzoni. Non li ho mai visti dal vivo ma il loro live celebrativo di 20 anni di carriera è davvero molto molto bello così mi sono convinto a prendere il biglietto per il 6 novembre a Trezzo.
Salvo
Lunedì 28 Ottobre 2019, 22.52.44
1
Diciamo che l' "Anima nera" si è persa per strada.
INFORMAZIONI
2019
Century Media Records
Alternative Metal
Tracklist
1. Anima Nera
2. Sword Of Anger
3. Reckless
4. Layers Of Time
5. Apocalypse
6. Now Or Never
7. Under The Surface
8. Veneficium
9. The End Is All I Can See
10. Save Me
11. Black Anima
Line Up
Cristina Scabbia (Voce)
Andrea Ferro (Voce)
Diego Cavallotti (Chitarra)
Marco Coti Zelati (Basso)
Richard Meiz (Batteria)
 
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16/11/2017
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LACUNA COIL + WEEPING SILENCE + DECLINE THE FALL
Aria Complex, Iklin, Malta, 10/11/2017
29/11/2016
Live Report
LACUNA COIL + FOREVER STILL + GENUS ORDINIS DEI
Palatenda, Pordenone, 26/11/2016
26/11/2014
Live Report
LACUNA COIL + MOTIONLESS IN WHITE + DEVILMENT
New Age Club, Roncade (TV), 21/11/2014
12/07/2014
Intervista
LACUNA COIL
Tra musica, bus, arancini e pignolata
26/06/2014
Live Report
LACUNA COIL + THE LAST FIGHT + NIGGARADIO
Le Capannine, Catania, 21/06/2014
13/02/07
Intervista
LACUNA COIL
Parla Andrea
10/04/2004
Live Report
LACUNA COIL + NODE
Motion, Zingonia, 27/03/2004
28/12/2002
Intervista
LACUNA COIL
Parla Cristina Scabbia
 
 
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