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Unaussprechlichen Kulten - Teufelsbucher
10/11/2019
( 1909 letture )
È ormai da tempo che i cileni Unaussprechlichen Kulten sono tra le band più attese e amate in ambito estremo, e la curiosità per il nuovo Teufelsbücher (“Libri del Diavolo”) era ovviamente tanta. Dopo l'uscita dell'ottimo Baphomet Pan Shub-Niggurath (2014) infatti, il gruppo ha iniziato ad apportare delle leggere modifiche al sound che hanno reso la proposta ancora più caratteristica ed elaborata, e tale cambiamento era ormai evidente nel precedente, e altrettanto riuscitissimo, Keziah Lilith Medea (Chapter X) (2017).

Con la prima traccia, The Evil Out of Control, il gruppo sembra creare più un prologo sonoro intenzionato a dare un'idea generale di quello a cui si andrà incontro durante l'ascolto. Le somiglianze con il disco precedente si fanno subito notare, ma proseguendo con l'ascolto non solo saranno ancora più evidente, ma andranno a far compagnia con altre soluzioni interessanti.È il caso di Keziah Lilith Medea (stranamente è il titolo del disco precedente), in cui i nostri si gettano in qualcosa di particolare; il brano è infatti costituito da continui arpeggi dissonanti e riff completamente fuori controllo, accompagnati da un Joseph Curwen che rende il cantato molto teatrale. E da qui in poi sarà un disco senza freni: pur essendo un album che si muove tra il brutale e i momenti più mistici, le atmosfere caotiche che i nostri evocano fin dagli esordi sono tutte presenti. Se da un lato è ormai chiaro che stiano andando verso un'altra direzione, è incredibile come il tutto suoni coerente con quanto fatto in passato. A Search and an Evocation ad esempio, pur assestandosi su una durata consistente, è il brano che più di tutti ci si aspetterebbe dai vecchi Unaussprechlichen Kulten, e non va assolutamente in constrasto con Cranquiluria o la finale Necromancy and Torment, decisamente più complesse e se vogliamo difficili da assimilare. La complessità generale del lavoro è infatti l'unico elemento che potrebbe rendere il lavoro meno di facile ascolto dei precedenti; che i cileni amino scrivere brani con tanti riff d'ogni tipo (c'è veramente di tutto, assoli compresi) e con strutture mai quadrate si sapeva, ma è da qualche anno che la questione si sta facendo più seria. E non è tutto: i brani hanno ormai raggiunto una durata media di ben sette minuti per una durata totale di circa quaranta. Buffo, se si pensa ai primi lavori di neanche trenta minuti. Nonostante ciò, Teufelsbücher ha tutto quello che ci si aspetta dal gruppo. Non solo a livello di composizioni, ma anche in termini di suoni scelti (anch'essi un marchio di fabbrica), che ancora una volta danno al lavoro un carattere tutto suo. Merito anche di una produzione perfetta e pensata per dare risalto agli elementi più iconici della proposta.

Non di facile ascolto ma comunque appagante, Teufelsbücher, quinto disco in carriera dei cileni, riconferma lo status di “gruppo che non delude”. Se i fan di vecchia data avevano apprezzato il disco del 2017, lo stesso avverrà con questo, e si è ormai sempre più curiosi di vedere cosa i cileni ci proporranno in futuro.



VOTO RECENSORE
76
VOTO LETTORI
75.66 su 3 voti [ VOTA]
gianmarco
Lunedì 11 Novembre 2019, 22.25.56
4
il 2°miglior album lovecraftiano dell'anno
lisablack
Lunedì 11 Novembre 2019, 13.20.18
3
Immolation cileni? Cavolo allora me li devo ascoltare per forza ..
Pacino
Lunedì 11 Novembre 2019, 13.11.10
2
Culto totale. Una sorta di Immolation cileni, ottimo lavoro come ogni altro loro album. Voto 85.
Voivod
Lunedì 11 Novembre 2019, 11.54.24
1
Band dal nome corto e d'impatto...immediatamente memorizzabile.
INFORMAZIONI
2019
Iron Bonehead Records
Death
Tracklist
1. The Evil Out of Control
2. Keziah Lilith Medea
3. Cranquiluria
4. A Search and an Evocation
5. Flapping Membraneous Wings
6. Necromancy and Torment
Line Up
Joseph Curwen (Voce, Chitarra)
Herbert West (Chitarra)
Namru Impetradorum Mortem (Basso)
Butcher of Christ (Batteria)
 
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