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Kix - Blow My Fuse
01/02/2020
( 1420 letture )
Rispolverare un gruppo come i Kix è un piacere godurioso. Non diventeranno mai una band seminale, non assurgeranno mai a leggende immarcescibili ma, partendo dalla provincia americana, e con molto sudore, riescono a ritagliarsi un posto al sole, diventando oggetto di culto, con alcuni risultati degni di nota. Il combo si forma a Hagerstown, Maryland, nel 1978. Il nome scelto dalla band fu Shooze, poi cambiato in Generators, e dopo, alcuni mutamenti di formazione, diventa definitivamente Kix. Iniziano la carriera come cover band, suonando in giro per la provincia yankee, fino a quando firmano con la Atlantic Records e pubblicano l'album di debutto omonimo nel 1981. Aprono tour di successo con gruppi di grande calibro (Cheap Trick, Ted Nugent, Triumph, Judas Priest) inanellando una serie di esperienze ragguardevoli. Nel 1983 pubblicano il secondo Cool Kids, platter dalle sonorità più leggere e commerciali, prodotto dall'inglese Pete Solley, già tastierista con i Whitesnake. Un biennio dopo viene firmato un contratto con il celebre produttore Beau Hill, fautore del fenomeno Ratt, per la realizzazione del terzo disco Midnite Dynamite con il batterista Anton Fig -che partecipa alle incisioni come ospite speciale- e un sound sicuramente più evoluto che strizza l'occhio alla scena di Los Angeles., nuova capitale dell'hard rock mondiale. Come supporto al disco, i ragazzi suonano live con gli Aerosmith, mentre nel 1987 il cantante Steve Whiteman e il pestapelli Jimmy Chalfant parteciperanno, in veste di special guest, a Love Is for Suckers dei Twisted Sister. Il 1988 diventa così una data aurea in seno al quintetto perché il quarto capitolo in studio, Blow My Fuse, viene immesso sul mercato il 19 settembre.

Nella composizione dei brani, la parte del leone è interpretata dal bassista e polistrumentista Donnie Purnell, con tanti compositori esterni come Marc Tanner, John Palumbo, Taylor Rhodes e Bob Halligan Jr. Red Lite, Green Lite, TNT è una bella martellata armata da un sound rotondo, scansioni e costruzione tipiche di quegli anni, con chitarre dilatate, chorus urticante e cori ficcanti, la voce acida del singer caratterizza ogni singolo pezzo del disco. Get It While It's Hot e She Dropped Me the Bomb sanno molto di Ac/Dc con riff bollenti delle chitarre, mentre No Ring Around Rosie appare serrata e cupa il giusto con tanto di armonica scatenata. Don't Close Your Eyes dal canto suo è una piccola gemma zeppa di melodie, pianoforte e un video in bilico tra il bianco e nero e il rosso: ottima ballad, acuita dalle intonazioni nasali di Steve Whiteman. Cold Blood è una traccia micidiale, riff boogie focosi, up tempo profondo, ritmo scuotichiappe, semplicemente irresistibile anche nel ritornello melodico e anthemico, e i kids americani la premieranno con tante visualizzazioni in tv. Piece of the Pie è un'altra stilettata energica, e la seguente Boomerang è pervasa di sentieri blues, un basso poderoso, tante svisate di armonica e un uso dei cori a rimbalzo, con effetti sonori molto interessanti. La title-track risulta corale, pompata e non scontata come tante composizioni in voga all'epoca, mentre la finale Dirty Boys ha un sapore più metal che hard rock, chiudendo bene il lotto delle composizioni. Ben 5 i singoli estratti in totale: oltre ai due sopracitati, spiccano She Dropped Me the Bomb, il brano autointitolato e Get It While It's Hot.
Per Blow My Fuse la label mette in piedi un organico con curriculum di spessore. Il CD infatti viene prodotto da numi tutelari dell'hard/metal del periodo: Tom Werman (Motley Crue, Poison, L.A. Guns tra i tanti, oltre a ben 23 album capaci di raggiungere dischi d'oro e di platino), Duane Baron (Ozzy, Dream Theater, L.A. Guns) e John Purdell (Poison, Alice Cooper, Cinderella, Heart). Una macchina produttiva eccezionale che porta risultati di straripante successo. I qui presenti solchi diventano il disco della band con le maggiori vendite negli Stati Uniti, arrivando addirittura al platino. Due i veri rimorchi nelle chart: la power ballad Don't Close Your Eyes che si arrampica fino alla posizione nº 11 nella classifica dei pezzi più venduti, e il super singolo Cold Blood con tanto di video in heavy rotation su Mtv, fattori che traineranno e solleveranno l'intero lavoro nelle hit parade di Billboard. Mettiamoci poi il tour di supporto a divinità mondiali come Ac/Dc, Aerosmith e David Lee Roth e il gioco giunge al suo compimento, con uno sbarco anche in Gran Bretagna e una seconda tranche americana in compagnia di Ratt e Britny Fox nel primo segmento del 1989.

Dopo un quinto disco e un live, qualche dissidio in formazione e soprattutto l'esplosione mondiale dell'ondata grunge, la band viene mollata dalla Atlantic nel 1994, e nonostante una nuova etichetta e una nuova pubblicazione, il gruppo, ormai in declino, si scioglie nel 1996. I Kix si riuniscono nel 2004 ma da loro non arriverà più nessun picco eccelso. Questo disco rimane il loro momento più alto, sia nella composizione che nei report di vendita e di affetto popolare. Blow My Fuse merita di essere riascoltato oggi anche da chi, in quel periodo, attratto da altri act più strombazzati, celebri, truccati e glamour, lo aveva decisamente snobbato. Una sensazione positiva ritrovare un pezzetto della cavalcata hard/metal anni '80, in terra americana.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
84.28 su 7 voti [ VOTA]
Alex
Sabato 8 Febbraio 2020, 13.03.46
6
Molto apprezzabile direi.
Maurilio
Martedì 4 Febbraio 2020, 19.57.59
5
Discone spaziale per il genere, da avere. A mio avviso molto buono anche il successivo "Hot wire " del 1991. Poi arrivò il grunge, e come tutti sappiamo, la favola glam/street rock finì.
InvictuSteele
Lunedì 3 Febbraio 2020, 23.28.32
4
Bellissimo, il migliore dei Kix. Una bomba hard rock
Area
Lunedì 3 Febbraio 2020, 12.19.31
3
Questo mi piaceva parecchio, suonato e prodotto benissimo. Tipici suoni Hair/Glam anni 80 e anche secondo me il loro capolavoro. Un genere ancora lontano dall'essere spazzato via dal Grunge.
cowboy big 80
Sabato 1 Febbraio 2020, 21.48.07
2
Gia' Mr Leonetti Fig e B.Hill negli Shanghai, ottima band aor, questo superbo Hard Rock USA alla Ac/Dc, con Hot Wire il migliore della band
duke
Sabato 1 Febbraio 2020, 19.32.39
1
....semplicemente splendido......
INFORMAZIONI
1988
Atlantic
Hard Rock
Tracklist
1. Red Lite, Green Lite, TNT
2. Get It While It's Hot
3. No Ring Around Rosie
4. Don't Close Your Eyes
5. She Dropped Me the Bomb
6. Cold Blood
7. Piece of the Pie
8. Boomerang
9. Blow My Fuse
10. Dirty Boys
Line Up
Steve Whiteman (Voce, Armonica)
Brian Forsythe (Chitarra)
Ronnie Younkins (Chitarra)
Donnie Purnell (Basso, Tastiere, Pianoforte, Cori)
Jimmy Chalfant (Batteria, Percussioni, Cori)
 
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