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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Psychrist - Embrace Rapture in Disgust
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22/02/2020
( 348 letture )
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Non c'è da stupirsi se il nome degli Psychrist non dovesse dirvi nulla, perché in fin dei conti parliamo di un gruppo australiano formatosi nel 1992 e con alle spalle soltanto due dischi rilasciati dalla Dissident Records, piccola casa discografica inglese che vanta di ben due uscite dei Portal (il demo omonimo e l'EP The End Mills). Hanno registrato poco i cinque di Canberra, che escluso un demo di debutto ed un EP hanno all'attivo il qui presente Embrace Rapture in Disgust del 1999 e Debauching the Minions, secondo e ultimo disco rilasciato nel 2002.
Iniziamo col dire che Embrace Rapture in Disgust è un disco pienamente legato al suo periodo di uscita, che non era affatto povero di uscite in ambito estremo, tutt'altro. La proposta degli australiani rientra sicuramente in quel calderone di gruppi in costante bilico tra death e black metal, ma a questo si aggiunge un tocco un po' più personale e ricercato; fin dalle prime battute si fanno notare tempistiche sostenute da blast beat e riff che seppur quadrati non disdegnano qualche uscita più dissonante e se vogliamo inaspettata. Virtual Eclyptic Hate è un buon esempio per inquadrare meglio il gruppo, che inizialmente potrebbe ricordare i Death più tecnici, così come At the Shrine of Mortalities si fa notare in quanto il gruppo lascia molto spazio ai tempi più controllati e a dei riff tecnicamente interessanti e ben intrecciati. Un disco che insomma resta in bilico per tutti I quarantacinque minuti, dando però l'impressione che I nostri fossero intenzionati ad osare qualcosa di più, a lanciarsi in una proposta più complessa se vogliamo, anche perché tra gli elementi che non passano inosservati c'è un'attenzione per la melodia che quasi li avvicina ai Vital Remains. Con The Abysmal Fiend ci si imbatte in un finale fatto di arpeggi, assoli e melodie dai richiami più heavy metal. Ne complesso non parliamo di un disco brutto, ogni membro fa il suo e lo fa bene. Le voci di Kel Dulihanty e Yuri Ward non brillano certo per personalità, ma in fin dei conti, il loro continuo alternarsi e mischiarsi di scream e growl è completamente funzionale e in linea con le intenzioni del lavoro, che tutto sommato non gode neanche di una brutta produzione ed è in linea con gli standard del periodo.
Vi erano gruppi migliori, gruppi supportati da etichette più importanti, e forse sono anche questi I fattori che han reso gli Psychrist un gruppo per puri appassionati e completisti. L'unico rammarico è quello di un potenziale forse inespresso nonostante un secondo disco che verrà rilasciato nel 2002. Ad oggi il gruppo è ancora attivo, e in modo particolare lo sono i loro membri, tutti attivi in altri gruppi australiani, anche questi però molto rilegati al contesto underground.un disco che soddisfa gli amanti del genere e che vale la pena riascoltare di tanto in tanto.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Abate the Chains of Rule 2. Victual Ecliptic Hate 3. The Abysmal Fiend 4. Embrace Rapture in Disgust 5. At the Shrine of Mortalities 6. Temples of Flesh 7. Beyond Waking Thought 8. Paths to Damnation 9. The Night's Children Bled 10. Outro
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Line Up
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Kel Dulihanty (Voce) Yuri Ward (Chitarra) Matt Keele (Chitarra) Dan Marsden (Basso) James Simper (Batteria)
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RECENSIONI |
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