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The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble - Here Be Dragons
07/03/2020
( 1588 letture )
Sono già passati due mesi dall'inizio del 2020, e il sottoscritto non ha ancora finito di ascoltare le ultime uscite del 2019; molto probabilmente non è l'unico...
In epoca fatta di musica liquida, disponibile in quantità esagerate rispetto al tempo materiale a disposizione del povero appassionato, spesso ciò che fa la differenza tra l'ascolto di un album piuttosto che di un altro si può ridurre semplicemente a un titolo a un immagine. Il mio primo incontro con Here Be Dragons (e con i Kilimanjaro Darkjazz Ensemble) è andato esattamente così: un monicker intrigante, che vuol dire tutto e vuol dire nulla, accompagnato da un titolo incredibilmente evocativo, in grado di risuonare quasi come una profezia. Solo successivamente avrei scoperto il vero significato dell'espressione Here Be Dragons, e cioè il rimando all'avvertimento Hic Sunt Leones che era solito essere associato alle mappe degli antichi esploratori, ad indicare territori inesplorati e pericolosi.

Si parla quindi di territori ignoti, di demoni dell'anima (e non solo) e di viaggi potenzialmente senza ritorno. Un'odissea che avrà come colonna sonora un misto di jazz, drone ed elettronica, il tutto intriso di psichedelia: ai fan di Garm e della sua creatura più multiforme non potrà non venire in mente il geniale Perdition City, il cui sottotitolo è Music to an Interior Film. Ecco, questo Here Be Dragons sembra proprio la soundtrack di un film non ancora girato, ben lontano però dalle luci al neon dell'opera degli Ulver: possiamo invece pensare a un qualcosa di Lynchiana memoria (soprattutto alla colonna sonora di Twin Peaks).
Trip-hop e jazz sono i fondamenti di questa proposta musicale: oltre ai già citati Ulver si trovano chiari rimandi ai primi Massive Attack (specialmente quando entrano le vocals femminili che ci ricordano quelle di Elizabeth Fraser) e ai Godspeed You! Black Emperor, per la loro peculiare capacità di dipingere atmosfere desolate ed inquietanti. Tromba e violino cercano, per quanto in loro potere, di tracciare la vita ed illuminare l'oscurità, non sempre riuscendoci; il resto rimane all'insegna del minimalismo, tra percussioni appena accennate ed un basso fretless quasi sempre presente ma mai troppo invasivo, che ci accompagnano mentre vaghiamo per il labirinto della nostra mente. Si gioca tutto sull'uso del chiaroscuro: le tracce iniziali sono perennemente in bilico tra elettronica e ambient, adornate dagli archi e dagli ottoni, mentre la seconda parte dell'album si fa più ariosa e luminosa, a tratti vicina anche al post rock... almeno fino alla conclusiva The MacGuffin, pezzo inizialmente privo di percussioni e giocato su forti riverberi che esplodono in un crescendo annichilente, destinato a mettere ancora una volta in discussione ogni certezza.

Per descrivere album del genere le parole vengono necessariamente a mancare: Here Be Dragons è un'opera personale ed introspettiva, che farà presa su determinati ascoltatori ma potrebbe annoiare a morte altri. E' però innegabile che, nonostante l'oggettiva difficoltà della proposta, siamo di fronte ad una band dal sound spaventosamente personale e riconoscibile. Date a voi stessi una chance, provate ad affrontare i vostri demoni. Potrebbe pure piacervi.



VOTO RECENSORE
88
VOTO LETTORI
81 su 4 voti [ VOTA]
Jan Hus
Domenica 8 Marzo 2020, 18.19.16
4
Fantastico, grazie per la dritta.
No Fun
Sabato 7 Marzo 2020, 18.57.55
3
Mi hanno sempre incuriosito da quando un paio di anni fa notai questo strano nome tra i gruppi preferiti di Nattleite della vecchia sessione slow blackness. Dopo questa rece mi sa che procederò all'acquisto.
Ivory Coffin
Sabato 7 Marzo 2020, 11.02.37
2
Torbidamente sfavillante. Insieme a Sunset Mission dei Bohren & Der Club Of Gore il mio disco feticcio dalla mezzanotte in avanti
Kriegsphilosophie
Sabato 7 Marzo 2020, 8.40.02
1
Disco incredibile, lo adoro.
INFORMAZIONI
2009
Ad Noiseam
Ambient
Tracklist
1. Lead Squid
2. Caravan!
3. Embers
4. Scirocco
5. Mists of Krakatoa
6. Sharbat Gula
7. Samhain Labs
8. Seneca
9. The MacGuffin
Line Up
Charlotte Cegarra (Voce)
Eelco Bosman (Chitarra)
Jason Köhnen (Chitarra, Basso)
Hilary Jefferye (Trombone)
Nina Hitz (Violoncello)
Sadie Anderson (Violino)
Gideon Kiers (Batteria, Programming)
 
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