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Simplefast - Eternal
07/04/2020
( 656 letture )
Direttamente dalla culla della democrazia occidentale, da quella che fu la polis "inclusiva" per eccellenza, giunge a noi questo misconosciuto gruppo denominato Simplefast. Debuttanti nel 2014 con l'EP di sei tracce Cursed, arrivano alla pubblicazione del primo full length tre anni più tardi sotto l'AMAdea Records e sembrano riscuotere un discreto successo in patria; in seguito il gruppo ha girato il Vecchio Continente tra localetti e festival outdoor come spalla a diversi act più conosciuti come Chronosphere e Bio-Cancer, indicativi essi stessi della proposta sonora degli ellenici. I Nostri, per l'appunto, si destreggiano nella venerata arte dell'heavy moderno a tinte (marcate) thrash, un sottogenere che i commentatori apocrifi definirebbero "modern metal" ma che noi rifiuteremo categoricamente. Ebbene, dopo molta gavetta, molto sudore e qualche piccola soddisfazione, la Sliptrick Records manifesta interesse per loro e li assolda con un contratto biennale, alla fine del quale viene alla luce il secondo album, Eternal, del quale parliamo oggi.

Rispetto al precedente Apocalypse vanno registrati due avvicendamenti in formazione tra cui quello inerente al chitarrista solista ma il più interessante riguarda senz'altro il cambio di vocalist, ruolo che non era esattamente il punto di forza dei Simplefast e che ora rischia addirittura di diventare punto debole: il nuovo Yiannis Voulgaropoulos, se escludiamo qualche tentativo di accenno al growling, conosce e pratica un unico registro "piatto" dalla prima all'ultima nota (addirittura in alcuni passaggi non sembra in grado di utilizzare il diaframma per "appoggiare" il suono) ed èpurtroppo l'esempio perfetto della monotonia e dell'inadeguatezza per il canto, rimarcando nuovamente come non basti essere intonato per fare questo mestiere. Peccato, perché le restanti componenti creative di questo Eternal sono per lo meno più che sufficienti, sezione ritmica e amalgama generale su tutti; chiaramente chi cerca dell'innovazione o idee che si differenzino dalle migliaia di band fotocopia che si cimentano da anni in questo genere è bene che cambi strada, per tutti gli altri questo sarà un ascolto come un altro valido per un oretta di reclusione da passare in compagnia della "next gen" del metal, ascolto che probabilmente non richiederà un repeat. L'heavy moderno del combo greco aggiunge più cattiveria al proprio repertorio e, se all'esordio in vari passaggi potevi udire forte e chiaro la struttura portante derivativa degli Iron Maiden, ora l'influenza primaria sembra chiaramente quella dei Metallica, resa nei termini "sonori" degli anni 20 del Duemila ovviamente; ecco dunque che canzoni come la conclusiva title track e il singolo The Liar's Truth rispecchiano quanto appena detto in maniera tutto sommato egregia, con la coppia d'assalto Zorg-Stavrakas che funziona bene mietendo vittime sul proprio percorso tutti gli altri al loro servizio. Anche il singer in questi due episodi, che risaltano rispetto all'encefalogramma piatto delle restanti sei tracce, si dimostra più a suo agio nonostante i tentativi di emulare vistosamente James Hetfield. La produzione, curata prima ad Atene e successivamente in quel di Boston, è perfettamente allineata ai dettami odierni che richiedono un suono sempre meno personale e maggiormente tendente all'omogeneizzazione tra le nuove uscite.

C'è veramente poco altro da aggiungere a proposito di questo Eternal. I fan accaniti di realtà come Avenged Sevenfold e, più in generale, chi tenta in maniera più o meno accurata di effettuare un collage "a tavolino" tra sostanza antica e forma nuova potranno trovare questa release degna del loro interesse; per tutti gli altri il monito è di girare al largo, c'è un mondo parallelo in cui i prodotti discografici hanno tutt'altro fascino e uno spessore decisamente piu elevato.



VOTO RECENSORE
64
VOTO LETTORI
76.25 su 4 voti [ VOTA]
EvilRocker
Venerdì 3 Luglio 2020, 12.43.09
3
Concordo in pieno con la recensione ed è un vero peccato perché con un vocalist non dico di altissimo livello ma per lo meno bravo sarebbe potuto uscire un ottimo disco, invece rovinato da una sezione canora veramente disastrosa.
lucas
Venerdì 10 Aprile 2020, 23.26.41
2
this review is shitty. Just listened the full album and it is amazing.
Kiodo 74
Mercoledì 8 Aprile 2020, 17.04.29
1
Non sono assolutamente un fan accanito degli Avenged quindi prenderò per buono il consiglio di girare a largo....dalle coste dell'Egeo... Ossequi!
INFORMAZIONI
2020
Sliptrick Records
Heavy/Thrash
Tracklist
1. Magnitude
2. The Liar's Truth
3. Nero Reborn
4. Destroyer
5. Atonement
6. Tension
7. Divine Prophecy
8. Eternal
Line Up
Yiannis Voulgaropoulos (Voce)
Panos Zorg (Chitarra)
Hector Stavrakas (Chitarra)
Nikolas Tzanavaras (Basso)
Stratos Midelias (Batteria)
 
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