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While Heaven Wept - Vast Oceans Lachrymose
02/05/2020
( 1847 letture )
Gli While Heaven Wept, provenienti dalla Virginia e nati come gruppo doom, giungono al terzo album in studio dopo più di un lustro dal precedente Of Empires Forlorn (2003). Sebbene gran parte del materiale fosse già pronto nel 2005, l'album ha visto la luce solo nel 2009, a causa del fallimento dell'etichetta e di problemi di lineup, che rispetto al precedente appare lievemente rimaneggiata. Il fulcro della band, costituito dal polistrumentista e fondatore Tom Phillips, è naturalmente invariato, solo che stavolta il musicista decide di abbandonare il microfono e affidarlo alle notevoli doti di Rain Irving, già in forze al gruppo prog rock Altura. L'ugola del nuovo frontman è piuttosto diversa da quella di Phillips e questo non può che influenzare il corso del nuovo lavoro. Fino ad allora infatti, il riferimento principale del gruppo era stato il doom classico di gruppi come i Candlemass, evidente in particolar modo nel debutto, ma già da Of Empires Forlorn cominciano a palesarsi maggiori influenze melodiche e una notevole epicità nel sound, caratteristiche che verranno sviluppate ulteriormente in Vast Oceans Lachrymose.

Partiamo quindi alla volta della riva più lontana che dà il titolo al brano di apertura di questo album: The Furthest Shore è un viaggio epico della durata di ben 15 minuti. Sebbene a un primo ascolto non sembri così dissimile dai brani classici del gruppo, ben presto ci si accorge che oltre ai riferimenti doom il gruppo attinge ad una serie impressionante di altri stili e generi. Si passa quindi da magniloquenti aperture epic a frammenti in breakdown squisitamente progressive che sembrano usciti da un album dei Fates Warning, a un ritornello supermelodico da cantare a squarciagola, passando per sognanti parti in clean. È incredibile come tutto ciò sia fuso alla perfezione senza la minima sbavatura e senza annoiare mai. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla già citata voce di Rain Irving, che si mostra a suo agio fin dalle prime battute e che con buona pace di Tom Phillips -pur validissimo-, porta la musica degli While Heaven Wept su un altro livello. Il disco a questo punto potrebbe anche finire qua, perché la cartuccia migliore è stata sparata ed è difficile che qualcosa possa eguagliarla, figurarsi superarla. Il gruppo però non si risparmia e ci consegna altri cinque brani della durata decisamente più esigua rispetto a The Furthest Shore.
Le aspettative sono altissime, e a To Wander The Void è affidato il duro compito di non deluderle. Ormai appare chiaro che il doom propriamente detto non fa più per il gruppo e infatti anche qui la lentezza propria del genere viene accantonata in favore di riff intricati che guidano lo squillante timbro di Irving, il quale intona un coro che sembra fatto apposta per essere proposto dal vivo. Il brano scorre senza picchi fino ai 4 minuti, momento in cui parte una cavalcata degna dei migliori Iron Maiden, per poi chiudere in bellezza riprendendo il tema melodico iniziale e riabbracciando quel doom che sembrava passato in cavalleria. Living Sepulchre spinge ancora di più il piede sull'acceleratore, grazie a parti di chitarra in tremolo picking sostenute dalla doppia cassa, e una linea vocale piuttosto sofferta. La chitarra acustica sul finale introduce la seguente Vessel, mid-tempo in cui a farla da padrona è certamente la voce, grazie a un ottimo ritornello di tradizione power che traina il tutto. Il testo sembra avere una vaga ispirazione religiosa, dedicato a un'entità capace di guidare l'uomo nei momenti in cui si trova smarrito, come sulla nave nel mezzo della tempesta raffigurata in copertina (che raffigura un dipinto del pittore romantico John Martin). Finora la qualità si è mantenuta intatta, ma è il momento della title-track, lento brano strumentale aperto da un tappeto di tastiere su cui si stagliano gli accordi delle chitarre ribassate, alle quali si aggiungono le varie tracce soliste che richiamano nuovamente l'heavy classico e il progressive. Il risultato è ancora una volta ottimo, e sembra che gli While Heaven Wept non vogliano mollare. Il passo falso, se così vogliamo definirlo, arriva con l'ultima traccia, intitolata Epilogue, tre minuti di accordi eterei di tastiera con in sottofondo il rumore delle onde, che purtroppo nulla aggiunge e nulla toglie a quanto proposto in precedenza, ma se non altro lascia fluire dolcemente la fine dell'ascolto.

Visto a posteriori, Vast Oceans Lachrymose è il lavoro che ha distaccato definitivamente gli While Heaven Wept dai territori doom, per portare alla creazione di un sound che verrà definito con maggior precisione nei successivi album, in particolare nell'ambizioso concept Suspended At Aphelion. In tal senso, affidare le parti vocali a un cantante dotato di grande espressività come Rain Irving è certamente una mossa vincente, mentre inserire il brano migliore in apertura è una mossa rischiosa ma dalla quale il gruppo esce a testa alta grazie a una manciata di brani ottimi. In merito alle escursioni nel progressive, apprendiamo dalle note presenti nel libretto che il disco è un personale tributo del gruppo ai già citati Fates Warning, gruppo cardine del genere e sua fonte di ispirazione, adesso come un tempo.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
90.66 su 3 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Venerdì 7 Luglio 2023, 17.04.43
8
Album che mi è piaciuto ai primi ascolti, ma in breve tempo è scesa la noia.. Primo Brano niente da dire, ma poi come scrive il Recensore, potevano fermarsi qui.. Vessel infinitamente zuccherosa con ritornello che si ripete troppe volte.. Ultimi Otto minuti strumentali da calar le braghe.. In definitiva, 90 esageratamente alto come Voto.. Per questo Lavoro conierei il termine Speed/Doom.. Un ossimoro.
Le Marquis de Fremont
Martedì 14 Luglio 2020, 11.17.22
7
Non li conoscevo (come, penso, moltissimi altri interessanti gruppi...) ma sono rimasto stupito dalla bellezza di questo album. Non c'è un filler (a me, piace anche ia traccia finale, molto ambient e di una bellezza eterea) e alcuni brani, in primis The Furthest Shore e la titletrack, sono straordinari e fortemente coinvolgenti. Vado subito ad ascoltare la loro intera discografia e probabilmente, sarà nelle mie tracklist dell'estate. Livello molto alto. Chapeau! Au revoir.
M. G.
Domenica 3 Maggio 2020, 23.30.25
6
Come uno Slowpoke, ho scoperto solo ora che si sono sciolti. Mi stavo giusto chiedendo che fine avessero fato. Ad ogni modo, apprezzo tantissimo quest'album, anche se ho preferito i successivi.
Cristiano Elros
Sabato 2 Maggio 2020, 23.34.29
5
Credo che Vessel sia una delle canzoni migliori degli anni 2000, almeno nel campo Epic/Doom
Gabriele
Sabato 2 Maggio 2020, 20.05.48
4
Uno dei dischi metal più importanti dei primi 10 anni del nuovo millennio. Gran peccato si siano sciolti.
Kiodo 74
Sabato 2 Maggio 2020, 15.42.14
3
Un'altra band grandiosa che sforna soltanto ottimi lavori.....li scoprii anch'io con Sorrow OfThe Angels e via via ho seguito le loro produzioni che si sono distaccate dalle soluzioni prettamente alla Candlemass ed hanno trovato una loro personale strada che può considerarsi Epic Doom.... Questo disco è ricercato e brillante ma considero Suspended at Aphelion ancora migliore..... Voto 88. Ossequi!
Black Me Out
Sabato 2 Maggio 2020, 15.23.15
2
Dei While Heaven Wept ho sempre amato molto Sorrow Of The Angels, ma sul resto della discografia non sono altrettanto ferrato. Questo disco qui ottimamente recensito me lo andrò ad ascoltare subito!
entropy
Sabato 2 Maggio 2020, 15.12.41
1
un disco magico, che ho amato tanto ed ancora oggi ascolto spesso. Un epic doom davvero fantastico
INFORMAZIONI
2009
Cruz del Sur Music
Doom
Tracklist
1. The Furthest Shore
2. To Wander the Void
3. Living Sepulchre
4. Vessel
5. Vast Oceans Lachrymose
6. Epilogue
Line Up
Rain Irving (Voce)
Scott Loose (Chitarra)
Tom Phillips (Chitarra, Tastiera, Cori)
Jim Hunter (Basso)
Michelle Schrotz (Tastiera, Cori)
Trevor Schrotz (Batteria)
 
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