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Devangelic - Ersetu
15/05/2020
( 1271 letture )
Con un cambio di etichetta che li porta dalla Comatose Music alla Willowtip Records, i nostrani Devangelic tornano alla ribalta con Ersetu, terzo album di una carriera che fino ad oggi ha regalato belle soddisfazioni agli amanti del brutal più puro. Oltre al cambio di etichetta segnaliamo anche l'entrata di Alessio Pacifici al basso, già attivo in altri gruppi quali Dr. Gore e Buffalo Grillz.

Questo terzo lavoro dei deathster nostrani è la normale evoluzione di quanto sentito in precedenza. Se il primo disco era più che altro incentrato sulla brutalità, il secondo affinava una tecnica comunque sempre presente, con Ersetu si crea una via di mezzo a cui si aggiunge però un altro elemento, che sarà interessante capire se in futuro verrà riproposto se non addirittura enfatizzato. Il disco propone infatti una serie di soluzioni decisamente più “aperte”, dinamiche e se vogliamo un po' inaspettate; i brani non sono infatti mazzate fatte di soli blast beat, voci gutturali e riff che si rincorrono, ma sono arricchiti da aperture più dissonanti e rallentamenti che aggiungono atmosfera. Potrebbe sembrare una scelta banale, ma teniamo sempre a mente che non è facile rendere più varia una propotsa come questa; rinunciando a qualche riff o passaggio tecnico, le canzoni si muovono ora in più direzioni andando così a diminuire quella sensazione di monotonia che irrimediabilmente colpisce album come questi. Il lavoro di scrittura è sicuramente influenzato dal concept del disco, come hanno spiegato il chitarrista Mario Di Giambattista e il cantante Paolo Chiti nella nostra intervista:

[...] il principale spunto per la tematica di Ersetu viene dal noto scrittore azero Zecharia Sitchin in cui egli afferma che, basandosi su teorie bibliche e misteriosi ritrovamenti archeologici nell'antica civiltà sumera

Influenze quindi che arrivano direttamente dalle evocative immagini che da sempre influenzano la musica estrema, e tali influenze si sentono fin dall'iniziale Swarm of Serpents, grazie ad arpeggi dai toni misticheggianti, dalle dissonanze e dai momenti in cui il gruppo rallenta e dà spazio a momenti molto vicini ai Nile d'annata. Dei brani come quello citato sopra, Eyes of Abzû, tra le migliore in assoluto, Subterranean Revelations, vorticosa e tutt'altro che monotona nei suoi neanche tre minuti, passando per la più controllata e in alcuni momenti quasi ”Gorguts-iana” e Throne of Larvae, altro pezzo degno di nota e che rafforza quanto detto fino ad ora. Strumentalmente parlando, oltre a ad avere una prestazione di alto livello che non sfocia mai nell'esagerazione fine a sé stessa (discorso che vale anche per la coppia basso/batteria, tutt'altro che di contorno), ci troviamo poi a dover notare come vi sia una presenza di assoli non trascurabile (uno a canzone) per un album del genere, altro fattore che dimostra come il gruppo stia andando in una direzione che probabilmente li porterà ad allontanarsi, ovviamente non del tutto, dal brutal più semplice e quadrato. Discorso a parte per la voce; Paolo Chiti si dimostra ancora una volta essere tra i cantanti estremi più versatili del momento, che pur privilegiando il classico growl più gutturale tende sempre ad aprire lo spettro di soluzioni con scream e varianti di entrambi gli stili.

Nella sua mezz'ora, Ersetu dimostra come, pur con tutti I limiti del caso, sia possibile suonare brutal death riuscendo ad aggiungere qualcosa di interessante e che non si limiti ad essere un omaggio ai grandi nomi, come ampiamente dimostrato anche dai Defeated Sanity. Resta da capire come si evolverà il sound e se i nostri punteranno sempre di più ad enfatizzare atmosfere come queste e daranno ancora più spazio a certe soluzioni. Ottimo lavoro.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
76.83 su 6 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Sabato 9 Gennaio 2021, 17.30.49
4
Martellante! E' il primo aggettivo che mi viene in mente per definire quest'Album.. Colpevolmente, fra una cosa e l'altra, ho rimandato fino ad oggi l'ascolto ma come si dice: Meglio tardi che mai.. Non entro nel merito dei Testi perché non conosco l'argomento, ma "limitandomi" alla musica, devo dire che mi son proprio piaciuti.. Brani belli veloci ma tutto tranne che piatti.. Ognuno con la sua fisionomia.. Le parti più cadenzate ben inserite nel contesto e con un fondo di melodia mai banale... Una mezz'ora trascinante.. Bravi!
duke
Venerdì 15 Maggio 2020, 22.16.35
3
....sicuramente musicalmente buoni....i testi ispirati agli scritti di sitchin meno...dato che la scienza li ritiene poco attendibili e pieni di errori di interpretazione dei manoscritti antichi.....
lisablack
Venerdì 15 Maggio 2020, 20.33.59
2
Che goduria di album..gia' l' argomento trattato mi piace moltissimo, letto decine di libri di Sitchin, poi mettiamoci tutte ste mazzate😀..ottimo!!
God of Emptiness
Venerdì 15 Maggio 2020, 14.35.47
1
Album quadrato e che va dritto al sodo, avrei apprezzato qualche rallentamento alla gateways of annihilation ma va bene così, voto 80
INFORMAZIONI
2020
Willowtip Records
Brutal
Tracklist
1. Swarm of Serpents
2. Upon the Wrath of Divinities
3. Eyes of Abzû
4. Subterranean Revelations
5. Embalmed in Visceral Fluids
6. Throne of Larvae
7. Vomiting the Infected
8. Sigils of Fallen Abominations
9. Cryptic Resurrection
Line Up
Paolo Chiti (Voce)
Mario Di Giambattista (Chitarra)
Alessio Pacifici (Basso)
Marco Coghe (Batteria)
 
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