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Stormwitch - Walpurgis Night
04/07/2020
( 1333 letture )
Appartenenti al filone tedesco dei prime movers della N.W.O.B.H.M. e considerati dagli appassionati del settore come da annoverare tra le cult band in questo campo, gli Stormwitch hanno seguito una strada piuttosto classica. Buona attenzione iniziale, alcuni album interessanti, lo scioglimento e poi il ritorno in formazione ultra rimaneggiata al rifiorire dell’interesse verso lo stile. Walpurgis Night fu il primo album del gruppo, uscito subito dopo uno split con Tyran' Pace, Restless e Cacumen e nello stesso anno di Gates to Purgatory dei Running Wild e di Heavy Metal Breakdown dei Grave Digger. Lo stile dei nostri era sicuramente meno violento, ma segnalò ugualmente la band, guidata dal cantante Andy Mück, all’attenzione generale.

Registrato in appena otto giorni e privo di sovra incisioni e "correzioni" varie, il vinile mostrava un gruppo coeso, entusiasta e desideroso di suonare la propria musica. Presentati come band black metal –lo abbiamo ricordato più volte: all’epoca bastava parlare di tematiche occulte ed inserire qualche simbolo più o meno satanico nelle copertine e nei testi e tutti erano considerati black, dai Venom ai Mercyful Fate- gli Stormwitch si piazzarono sulla scena in maniera convinta ed efficace, mediante un album che scattava una fotografia perfetta di un certo tipo di heavy ancora legato al passato pur essendo ancora abbastanza moderno in quei giorni. Voce spessissimo su registri acuti/acutissimi, chitarre dal suono che oggi verrebbe classificato come heavy rock e lontane intere galassie dal muro del suono di regola oggigiorno (Harald Spengler morirà purtroppo nel 2013, stroncato da un infarto all’età di cinquant’anni), sezione ritmica ad accompagnare con sicurezza, assoli "ignoranti" e una buona capacita di azzeccare melodie e ritornelli. Tanto da farli definire da alcuni i masters of black romantic. Insomma: tutto quanto serviva per fare quel tipo di metal nel 1984 anche se la rivoluzione thrash era già in movimento, aprendo la strada alle nuove tendenze. La scaletta si muoveva quindi attraverso cavalcate d’impatto quali Cave of Steenfoll o pezzi più calcolati come Priest of Evil (uno dei brani migliori di questo disco) e altri più legati alla transizione tra anni Settanta e Ottanta come Skull and Crossbones e Walpurgis Night. Più aggressive e rasoianti Werewolves on the Hunt, Warlord, Excalibur (una strumentale) e Thunderland. Non mancano esempi più marcatamente epici come Flour in the Wind, a completare la gamma espressiva possibile per un gruppo del genere in un momento del genere.

Prodotto che si colloca in mezzo a quanto fatto dai primi Saxon e band di quello stampo e gli sviluppi che la N.W.O.B.H.M. aveva proposto, Walpurgis Night resta un disco piacevolissimo da ascoltare ancora oggi, per quanto leggermente tardo una volta inquadrato storicamente. Gli Stormwitch non sapranno o non vorranno cogliere l’attimo in pieno e per quanto in grado di lavorare con una certa continuità fino al 1994, getteranno poi la spugna quando il contesto generale si farà troppo difficile per certe band, salvo poi ritornare otto anni dopo e continuare fino ai nostri giorni. Il loro ultimo album è infatti del 2018 e si intitola Bound to the Witch. A prescindere da quanto fatto in seguito, comunque, Walpurgis Night può essere ancora un ottimo modo per conoscere una band che già nel 1987 varcò la Cortina di Ferro per suonare in Ungheria, che è stata coverizzata dagli HammerFall e magari per approcciare un periodo fondamentale, laddove lo si conosca poco e si voglia cominciare con un disco tipico. Niente di clamoroso, ma gli Stormwitch erano (e sono) una band onesta e capace. Questo lavoro ne è buona testimonianza.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
82.2 su 5 voti [ VOTA]
Celtico
Lunedì 6 Luglio 2020, 0.24.30
5
Comprai il vinile attirato dalla copertina e dalla foto della band in retrocopertina senza aver mai sentito parlare di loro.. Fu amore a "primo ascolto" e considero i primi 4 album degli Stormwitch dei classicissimi!! L'atmosfera ottantiana, sinistra e allo stesso tempo potente rende Walpurgis Night uno degli album a cui sono più legato!! Una delle band più sottovalutate di sempre!
Shock
Sabato 4 Luglio 2020, 20.51.06
4
Più che discreto esordio per un gruppo che in seguito farà molto meglio, ma che non ha mai veramente sfondato come forse meritava. Anche qui un 75 ci sta tutto.
Captain Wild
Sabato 4 Luglio 2020, 19.02.58
3
Band immensa (negli anni 80), con un gusto melodico fuori dal comune che verrà evidenziato maggiormente negli splendidi lavori successivi. In questo esordio si sentono le influenze NWOBHM ma mostra secondo me già una forte personalità. Come ha detto Silvia anch'io ho sempre amato le atmosfere cupe che riuscivano a creare.Voto 90
Silvia
Sabato 4 Luglio 2020, 18.30.23
2
Che bella sorpresa, anche x me un'ottima band e questo uno dei loro album che preferisco e che ascolto ancora molto volentieri. Molto bella l'atmosfera da notte delle streghe e i suoni grezzi e un po' cupi
InvictuSteele
Sabato 4 Luglio 2020, 15.39.01
1
Ottima band, ho tutta la discografia, questo è davvero un brillante esordio
INFORMAZIONI
1984
Gama Records
Heavy
Tracklist
1. Cave of Steenfoll
2. Priest of Evil
3. Skull and Crossbones
4. Werewolves on the Hunt
5. Walpurgis Night
6. Flour in the Wind
7. Warlord
8. Excalibur
9. Thunderland
Line Up
Andy Mück (Voce)
Harald Spengler (Chitarra solista)
Stefan Kauffmann (Chitarra ritmica)
Ronny Gleisberg (Basso)
Peter Langer (Batteria)
 
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