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Bedsore - Hypnagogic Hallucinations
04/08/2020
( 1085 letture )
Debutto discografico per i romani Bedsore, capaci dopo solo un demo di approdare sotto la prestigiosa etichetta di Pittsburgh:20 Duck Spin per la produzione di questo loro Hypnagogic Hallucinations, titolo che lascia presagire le atmosfere che ci terranno compagnia nell’incedere degli ascolti. L’album si compone di sette tracce per circa quaranta minuti di un eterogeneo mix di death, progressive rock anni 70, psichedelia e atmosfere sci-fi, in cui si ha la costante sensazione di aver a che fare con una death metal band che suona prog-rock di vecchio stampo.

Concretamente originali e personali i Bedsore ci possono ricordare per certi aspetti gli ultimi Death e per alcune scelte stilistiche gli Obliteration per quel che riguarda la parte più estrema, mentre forti sono i richiami alla scena prog italiana Le Orme e Goblin su tutti per quel che riguarda le parti più atmosferiche. Una miscellanea di elementi perfettamente dosati tra di loro che ci danno una chiara visione di quanto i quattro musicisti siano dotati di un bagaglio musicale molto vario e di un’ottima tecnica con i loro strumenti. Il suono di questo Hypnagogic Hallucinations è, di fatto, marcatamente old school dal sapore analogico, la batteria profonda e naturale ha la sola pecca di esser leggermente indietro nel mixaggio nelle parti più veloci e pesanti tende a perdersi soprattutto per quel che riguarda le gran casse ma, si completa molto bene con un basso grezzo e tagliente creando una sezione ritmica di spessore, molto incisiva, a sostegno di chitarre ben definite sia nei soli che nelle ritmiche. A completare il tutto abbiamo una voce versatile che spazia tra i vari stili pur mantenendo sempre una massiccia dose di effetti a completamento di essa. Menzione a parte per tutte le parti atmosferiche fatte di synth, tastiere ed effetti, la scelta di un mixaggio volutamente di vecchio stile le esalta ai massimi livelli oltre che essere molto ben distribuite all’interno dei brani per dare varietà e movimento al procedere musicale. Il disco si apre con The Gate, Disclosure una lunga intro strumentale dai fortissimi richiami prog-rock molto atmosferici, per poi sfociare in The Gate, Closure dove la band vira al death, con ritmiche veloci e serrate. Sulla stessa scia procede Deathgazer con i suoi cambi di tempo e ritmiche velocissime, da segnalare un ottimo solo di chitarra dal sapore prog-rock a metà brano. La successiva At The Mountains Of Madness è senza dubbio uno dei brani meglio riusciti, con i suoi nove minuti di durata ci rivela tutte le facce della band, un brano brutale e atmosferico, dinamico e inaspettato dal sorprendente finale. Cauliflower Growth e Disembowelment Of The Souls sono due pezzi granitici e assordanti con il loro procedere monolitico la band fa terra bruciata attorno a se. Altro brano che spicca nella tracklist è il conclusivo Brains On The Tarmac, un pezzo imprevedibile e al tempo stesso veramente equilibrato che mette in risalto ancor più il talento compositivo dei ragazzi romani.

I Bedsore svettano indubbiamente nel nostro underground e grazie anche al passaggio sotto l’etichetta statunitense ci regalano un disco visionario, variegato, sorretto da una solida base old school sfruttata al meglio in fase compositiva adattandola al death metal più estremo. Proprio la composizione dei pezzi merita un elogio poiché imprevedibile e personale, requisiti che spesso vengono a mancare oggigiorno. Ci sono ancora tantissimi margini di miglioramento che sicuramente saranno colmati con l’esperienza maturata nel tempo e con (auspicabili) dischi futuri. Intanto non ci resta che ascoltare più volte con molto piacere questo Hypnagogic Hallucinations.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
83 su 21 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2020
20 Buck Spin
Death
Tracklist
1. The Gate, Disclosure (Intro)
2. The Gate, Closure
3. Deathgazer
4. At The Mountains Of Madness
5. Cauliflower Growth
6. Disembowelment Of The Souls (Tabanidae)
7. Brains On The Tarmac
Line Up
Jacopo Gianmaria Pepe (Voce, Chitarra, Synths)
Stefano Allegretti (Voce, Chitarra, Tastiere)
Giulio Rimoli (Basso)
Davide Itri (Batteria)

Musicisti ospiti:

Ebe Paciocco (Voce nella traccia 4)
Giorgio Trombino (Voce, Synth nella traccia 5)
 
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