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Primal Fear - Metal Commando
18/08/2020
( 2809 letture )
Attivi dal 1997, giungono nel 2020 alla pubblicazione del loro tredicesimo album in studio i Primal Fear. La band tedesca nel corso degli anni ha avuto modo di farsi conoscere e di affermarsi a grandi livelli: di loro si sa tutto e non servono grandi presentazioni. Con Metal Commando la band fondata dal carismatico vocalist Ralf Scheepers (ex Gamma Ray ) e dallo storico bassista Mat Sinner (Sinner ) torna alla carica facendo quello che meglio sa fare: suonare il proprio heavy-power muscoloso e senza fronzoli, carico di energia e senza troppe pretese.

Proprio così si apre il disco, con I’m Alive, brano dal ritornello accattivante, dalle ritmiche piuttosto andanti, melodico e orecchiabile. I Primal Fear si mostrano subito in piena forma: Ralf Scheepers con grande personalità tira fuori i suoi classici acuti e il suo stile, così come per le chitarre di Tom Naumann, Magnus Karlsson e Alex Beyrodt, che si incastrano in assoli e melodie azzeccate. Si passa poi dal metal un po’ più classico di Along Came the Devil al power più epicheggiante e veloce di Halo, forse la miglior canzone del disco. Buona prova anche con Hear Me Calling, brano più lento, sempre pompato da un ritornello super orecchiabile e da un lavoro delle chitarre coerente con il mood della canzone. Nuovamente spazio al metal più puro, in stile Judas Priest, con The Lost & the Forgotten e con My Name Is Fear, spazio che purtroppo si interrompe con I Will Be Gone, brano acustico lento, senza grande personalità, non troppo convincente. Raise Your Fists, Howl of the Banshee e Afterlife fanno tornare in carreggiata il disco (che, complice anche una durata abbastanza consistente, tende a perdere di brillantezza sul finale) a suon di heavy-power in pieno stile Primal Fear. Chiude il tutto l’ambiziosa Infinity, canzone che nei suoi tredici minuti prova (con risultati discreti) a mettere in luce un po’ tutto il repertorio della band tedesca, tra parti più lente, assoli e sweep carichi di virtuosismo e parti più speed-power (contesti in cui la band si muove decisamente meglio).

Cosa dire di Metal Commando per concludere? Il disco funziona, la band è in forma e suona come si deve per un’oretta il solito heavy metal, facendo quello che ci di base un gruppo heavy-power dovrebbe fare: suonare canzoni “toste”, potenti e divertenti. Difficile aspettarsi altro dai Primal Fear, da loro si pretende più o meno questo e Metal Commando non deluderà le aspettative dei fans. I momenti migliori sono costituiti dai brani più potenti e diretti, come potrebbero essere Halo o Raise Your Fists, power classicissimo, ben riuscito anche senza innovare niente. Volendo essere polemici il problema nasce quando questa formula a forza di essere ripetuta, disco dopo disco, diviene prevedibile, nonostante le immense qualità del gruppo e una produzione curata. Come già detto il disco scorre e le canzoni non sono male, ma non lasciano tantissimo dopo l’ascolto, ed è un peccato: un gruppo di questa portata (e purtroppo non è un caso isolato) potrebbe dare molto di più rispetto a quanto sentito in questa scia di buoni dischi, un po’ tutti sullo stesso livello, usciti negli ultimi anni.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
77.62 su 35 voti [ VOTA]
Jason
Lunedì 1 Febbraio 2021, 14.18.50
11
Il solito lavoro dei PF, ne brutto ne bello, sempre sopra la sufficienza striminzita... Diciamo che é un album altamente trascurabile, voto 60 di stima
Deathrider
Sabato 12 Settembre 2020, 14.47.36
10
Avendo letto un pò di recensioni negative su questo disco ero un pò prevenuto. Ascoltandolo mi sono dovuto ricredere: sicuramente non c' è nulla di nuovo sotto il sole, però il disco è onesto e si ascolta con piacere. Ancora una volta una garanzia.
AL
Domenica 6 Settembre 2020, 20.40.50
9
Sottoscrivo in toto la recensione e il voto. Infinity un pezzo insolito ma che mi piace. My name is fear invece mi esalta non poco. lPreferisco altri album ma questo comunque è discreto.
Aceshigh
Venerdì 28 Agosto 2020, 16.39.54
8
Ascoltato un po’ di volte. Nulla di nuovo sotto il sole, ma comunque sempre piacevole. A dirla tutta l’opener I Am Alive, con il suo bellissimo chorus, mi aveva fatto sperare in qualcosa di più. Lungo la scaletta si alternano bei pezzi come Halo a filler piuttosto insipidi. Abbastanza vario, tra pezzi più melodici, altri più rocciosi, alcuni più speedy, una ballad (evitabile). Scheepers sempre una garanzia. Ma sì, dai... 75
Tito
Venerdì 21 Agosto 2020, 17.31.03
7
Non il loro migliore,solito sound il voto è giusto
JC
Mercoledì 19 Agosto 2020, 20.46.39
6
Disco interamente di mestiere, ma fatto bene, che funziona perfettamente. 78 pieno
Epic
Mercoledì 19 Agosto 2020, 14.19.53
5
Il solito disco alla Primal Fear, gustoso, divertente, niente di più. Band statica ma che riesce sempre a risultare godibile. Bravi mestieranti. Voto 65
David D.
Mercoledì 19 Agosto 2020, 13.09.29
4
Lavoro fra il discreto e l'insufficiente, ormai si sa che i Primal Fear dal loro sound non si smuovono, ma alla lunga può risultare veramente noioso sentire sempre dischi uguali. Fra i migliori pezzi concordo con Halo. Testi al livello dell'imbarazzante che ormai rivaleggiano con i Grave Digger in quel campo, basta leggere quello di Along Came The Devil. Peccato perchè dischi "recenti" come Delivering The Black e Rulebreaker non erano male. 50.
Broken Arrow
Mercoledì 19 Agosto 2020, 9.20.37
3
Proprio nulla di che, sta avendo un successo notevole ma è un disco da 6.5/7
Klacor
Martedì 18 Agosto 2020, 22.07.52
2
Molto meglio quello prima, almeno aveva un paio di pezzi belli, questo sembra veramente scritto col pilota automatico
Shock
Martedì 18 Agosto 2020, 19.51.26
1
Oserei dire "il solito" disco dei PF: da loro sai già cosa aspettarti, classico heavy metal con un mix di power, fanno dischi più riusciti o meno, ma mai brutti né capolavori. Questo è inferiore al precedente (vi sono brani che hanno letteralmente gli stessi riff di canzoni di Apocalypse) ma è comunque un lavoro discreto.
INFORMAZIONI
2020
Nuclear Blast
Power
Tracklist
1. I Am Alive
2. Along Came the Devil
3. Halo
4. Hear Me Calling
5. The Lost & the Forgotten
6. My Name Is Fear
7. I Will Be Gone
8. Raise Your Fists
9. Howl of the Banshee
10. Afterlife
11. Infinity
Line Up
Ralf Scheepers (Voce)
Magnus Karlsson (Chitarra)
Alex Beyrodt (Chitarra)
Tom Naumann (Chitarra)
Mat Sinner (Basso,voce)
Michael Ehré (Batteria)
 
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