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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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22/09/2020
( 6633 letture )
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Nel 1999 i Metallica, ex alfieri del thrash metal lanciati nell'Olimpo del rock dal Black Album, registrarono uno dei live più celebri e discussi della loro carriera: stiamo ovviamente parlando di S&M, l'esperimento sinfonico (tentato già dei Deep Purple trent'anni prima) nel quale i Four Horsemen, accompagnati dall'orchestra sinfonica di San Francisco, rivisitavano una ventina fra classici intramontabili e pezzi più recenti, in un connubio a tratti esaltante, a tratti meno convincente; ciò nonostante, ed a dispetto di una folta schiera di detrattori -che per la verità accompagnano il gruppo, non senza buone ragioni, da un buon quarto di secolo-, il live fu un successo commerciale grandioso, forte di otto milioni di copie vendute. Venti anni dopo, i nostri ci hanno riprovato e, accompagnati nuovamente dalla stessa orchestra (diretta stavolta da Edwin Outwater e Michael Tilson Thomas) hanno nuovamente registrato un live, mescolando anche stavolta pezzi che hanno fatto la storia della musica che amiamo e canzoni più recenti. No, purtroppo neppure stavolta è stato coronato il sogno di molti di veder incluse in lista Fade to Black e Welcome Home (Sanitarium).
Rimpianti a parte, quando si analizza un prodotto del genere, ovviamente, non si parla della grandezza del gruppo, non si discutono le sue scelte artistiche dal Black Album in poi, ma bisogna valutare la bontà del lavoro fatto mescolando heavy/thrash metal e musica sinfonica; al tempo stesso, essendoci già un illustre predecessore, dobbiamo domandarci se questo nuovo live, intitolato con poca fantasia S&M², regga il confronto con quello di vent'anni fa. Cerchiamo di fornire una risposta convincente a tali interrogativi vedendo più nel dettaglio cosa ci offrono i Symphallica. Come sempre, l'apertura delle danze è affidata a The Ecstasy of Gold di Ennio Morricone e, come sempre, ascoltare tali note è un'emozione immensa, specie ora che il Maestro ci ha lasciati. A seguire, come vent'anni fa, la magistrale The Call of Ktulu, che non ha certo bisogno di presentazioni e che fa ancora la sua porca figura con l'eccellente accompagnamento orchestrale; del resto, la versione di S&M vinse addirittura un Grammy! A seguire ci viene offerta For Whom the Bell Tolls, da sempre pezzo forte dei live della band (chi non ha mai urlato a squarciagola Take a look to the sky just before you die/It's the last time you will! non sa cosa si perde). Anche in questo caso l'arrangiamento di due decadi or sono viene riproposto pedissequamente e, del resto, si tratta della scelta migliore: l'accompagnamento orchestrale nella prima parte, a far da contraltare ai riff di Hetfield ed Hammett, era perfetto allora e lo resta tutt'oggi, con il frontman autore di una buona prova al microfono, pur con tutti i limiti odierni. La prima novità si ha con The Day That Never Comes, uno dei pezzi migliori di Death Magnetic (a dispetto delle somiglianze con Fade to Black e One): trattandosi di un brano lungo e di ampio respiro, l'orchestra ha gioco abbastanza facile nell'infilarsi fra le pieghe della canzone e riempirle, conferendo loro rinnovato spessore; chi non ama la canzone difficilmente se ne lascerà conquistare, viceversa i fan potranno beneficiare di un buon connubio metal/sinfonia. The Memory Remains, che venti anni fa divenne celebre per il video live, nel quale un distinto signore in giacca e cravatta si godeva Hetfield e soci, è un di quei pezzi che non puoi fare a meno di canticchiare, pur magari detestandola a morte: ti si infila in testa e non se ne va più, anche se, con tutto il rispetto, siamo grati che a cantare il celebre “lalala” sia il pubblico e non Marianne Faithfull. Giunti a questo punto, la band inanella tre estratti dall'ultimo Hardwired... to Self-Destruct nel giro di cinque pezzi, con una scelta che lascia a dire il vero perplessi: Confusion, che già non è un granché di suo, non riesce ad acquisire maggior forza né dal vivo, né grazie all'orchestra, a causa di un arrangiamento un po' approssimativo; Moth into Flame, pezzo decisamente più convincente, fa miglior figura, ma ancora una volta l'orchestra si limita ad eseguire un compitino, alla “vorrei ma non posso”. Peccato, perché la sottovalutata No Leaf Clover mostra come si possa concepire una canzone che fonda l'anima orchestrale ed estrema della musica in maniera semplicemente perfetta; anche The Outlaw Torn trae nuova linfa vitale dall'accompagnamento con i musicisti guidati da mister Tilson, al punto che ci sentiamo di preferire questa versione a quella contenuta sul discussissimo Load. Qualcuno di voi dirà: non ci voleva molto... la prima parte dell'esibizione si chiude con Halo on Fire, che fra gli estratti da Hardwired è probabilmente quello baciato dalla miglior sorte nella fusione con la San Francisco Symphony, che torna ad unirsi letteralmente al gruppo, senza limitarsi ad accompagnarlo. Certo, sempre quel qualcuno di voi potrebbe chiedersi, legittimamente, perché non siano state scelte la title-track o, ancora meglio, Spit out the Bone. Il secondo set si apre con un monologo interminabile di Lars, ma anche con due momenti inattesi: il primo vede l'esecuzione del secondo movimento della Suite Scita di Prokofiev, un pezzo noto per la sua impetuosità, qui ben reso dalla sola orchestra sinfonica; il secondo vede invece l'esecuzione, ad opera sia dell'orchestra che dei Metallica, del primo movimento del balletto Acciaio di Mosolov; con tutto il rispetto, in questo caso band ed orchestra sembrano andare in direzioni completamente opposte: insomma, non ci convince. La successiva canzone, The Unforgiven III, all'epoca dell'uscita di Death Magnetic fu tacciata di sacrilegio per aver osato “infangare” (di nuovo) il nome di uno dei pezzi più amati della band; a distanza di tanti anni, si rivela in realtà un pezzo discreto, ottimamente interpretato dal solo Hetfield e ben colorato dall'orchestra, che riesce a migliorarlo rispetto alla versione su disco, anche grazie all'assenza della fastidiosa produzione di Rick Rubin (qualcuno doveva dirlo). Arriva poi il turno di All Within My Hands, che i Four Horsemen ripropongono ormai frequentemente dal vivo, in quanto dà il nome alla loro fondazione benefica: l'attività è lodevole, la canzone sinceramente un po' meno, pure in questa versione squisitamente rifinita; in compenso, ora si entra nell'ultimo miglio ed i nostri tirano fuori i pezzi da novanta: prima ci viene proposta (Anesthesia) Pulling Teeth, il celebre assolo di basso registrato su Kill'em All da Cliff Burton, qui eseguito nientemeno che al contrabbasso, in una versione che strappa applausi sinceri. Wherever I May Roam, uno degli highlights del Black Album, vede rinnovata la sua potenza e bellezza grazie al connubio con gli orchestrali. One, che anche su S&M brillava di luce propria, si conferma come uno dei pezzi metal più belli ed intensi mai composti; ascoltandola, peraltro, si ha l'impressione che l'orchestra sia meno potente ed “invadente” rispetto a venti anni fa, ma ugualmente ben amalgamata. Per quanto riguarda Master of Puppets, consentitemi di raccontare un breve aneddoto personale: tanti anni fa, agli albori della mia frequentazione della rete e del mio ascolto di musica pesante, la versione contenuta su S&M fu il primo pezzo dei Metallica in assoluto che ascoltai; il problema fu che mi abituai talmente tanto a quel sound pomposo, che la prima volta in cui ascoltai la versione originale del disco non mi piacque! Detto ciò, Master è un altro classico, che in questo live vede peraltro una modifica della parte orchestrale, la quale accompagna molto abilmente il leggendario riff portante e si fonde con la meravigliosa sezione melodica centrale, pur non riuscendo a coprire alcuni errori di Hammett nell'assolo. Dopo siffatta esplosione di potenza, c'è tempo per la melodia di Nothing Else Matters, che costituisce un assist alla Totti per l'orchestra e, in conclusione, per Enter Sandman, una chiusura più che degna. Certo, non si può nascondere che l'assenza di Battery e Sad But True, alcuni dei momenti più alti del predecessore, faccia masticare amaro.
Alla fine di questa lunghissima (speriamo non tediosa) analisi, tiriamo le somme: questo S&M merita o no l'acquisto? La risposta non è così scontata: da un lato, i Metallica sanno ancora come regalare momenti di grande musica, al netto degli anni che passano, della voce non più straordinaria di James, delle ormai note imprecisioni di Lars, delle sbavature di Hammett e di una presenza di Trujillo da denuncia a Chi l'ha visto. Sentire Master of Puppets o One, anche per la decimillesima volta, è sempre una grande emozione e l'accostamento con l'orchestra, soprattutto nei classici, funziona a meraviglia. Dall'altro, non è tutto oro quel che luccica: la mancanza dei due pezzi da novanta citati poc'anzi, se può esser spiegata con la volontà di non suonare una copia carbone del primo S&M, si fa però sentire se a rimpiazzarli sono Confusion ed All Within My Hands: sarà un'ovvietà, ma i pezzi più recenti non funzionano come quelli vecchi, né da soli, né con la San Francisco Symphony. Il rischio per nulla remoto, insomma, è che un ascoltatore possa innamorarsi delle versioni orchestrali di Master, Sandman e compagnia thrashante, ma preferisca rimetter su il caro vecchio S&M, con molti pezzi identici ed i Metallica più giovani di vent'anni, piuttosto che mettersi in tasca questo S&M². Ai posteri, come sempre, l'ardua sentenza.
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Una parola INUTILE. Cosa aggiunge questo album alla discografia dei Metallica? NIENTE. Quello del 99 era bello almeno. |
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Si....decisamente un ennessimo mattone insopportabile,evidentemente il primo tentativo ha venduto cosi\' bene che hanno pensato bene di farne un altro...non sono una band adatta ad esperimenti del genere... |
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hai presente una cacata? ecco se non hai presente basta che metti su sto disco.!! sbagliare è umano ma rifarl due volte e' diabolico e un po masochistico. ciontenti loro |
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Lo ammetto, amo poco gli album live, ancora meno quelli con le versioni riarrangiate (generalmente i più diffusi sono gli unplugged), ancora meno i live contaminati con le orchestre sinfoniche...
il primo comunque non era male, c'erano degli spunti interessanti e al netto di tutto appariva anche più genuino.
Di questo, onestamente, se ne poteva fare anche a meno. |
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Casualmente lo sto guardando proprio adesso trasmesso da un canale TV tedesco.
In effetti...moscio... artefatto..ben distante dal primo a mio avviso invece di tutt'altra stoffa!
D altra parte come dissi tempo fa, in Usa ti puoi chiamare come vuoi, quello che conta è solo il business! |
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visto per intero finalmente.. devo dire che mi è piaciuta la versione di hetfield di unfirgive 3 sol ocon l orchestra e i momenti orchestrali senza band. il resto, inutile, non ce amalgama con l orchestra, arrangiamenti discutibili. operazione inutile, narcisistica . Forse sono vecchio io per ste cose qui. dopo averl ivisti al top tra il 1986 e il 1989 mi fa tristezza vedere sti teenager o anche padri di famiglia fare le corna e sbattersi su sto spettacolo. ma ogni tempo ha i suoi momenti e i suoi fan. Forse sono solo iMetallica che mi sembrano patetici. invecchiati molto molto male. peccato |
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Ma perché tutto questo? Perché? |
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Spettacolare. The memory Remains un inno! Alla faccia dei pemtametallari della coerenzah di sta ceppa di minchia! |
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mah.. a mio giudizio album inutile... gia' con il primo tentavivo fecero cilecca . non trovo che i loro pezzi si sposino con l orchestra o perlomeno con quel tipo di arrangiamento che hanno provato. non ne vedo veramente ne lutilita', ne la vena artistica. solo un modo per fare cassa. Molto deludenti, sono stati una parte importante della mia vita da fan/ascoltatore e agli inizi anche di musicista. Ora all alba dei 46 anni, li trovo pacchiani, inutili senza contare Urlich che ormai è inabile a suonare. Non capisco perche' insistere. rischiano di rovinare i llroo glorioso e unico passato. |
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Ci sono due modi di approcciare questo live. Confrontarlo con le uscite passate, tirare in ballo la "quadrilogia", sputtanare il Black Album, insultare Load e Reload, dimenticarsi (giustamente) di St. Anger ed infine mostrare una placida indifferenza verso le ultime uscite discografiche. Poi c'è il secondo modo: ascoltare il live valutandolo esclusivamente per quello che è. Io ho optato per la seconda strada e ho trovato un doppio album sinfonico suonato egregiamente, con band ed orchestra perfettamente integrati. Il più grande limite del live è anche il suo miglior pregio: l'orchestra. Mi piace il metal, mi piace la classica pura e per me sia il primo che il secondo S&M sono frai i migliori esempi di commistione fra i generi. E' ovvio che chi ama i suoni elettrici nudi e crudi, si terrà ben lontano da questo tipo di produzioni. Ma un conto è il parere soggettivo, rispettabilissimo, un altro è deprecare oggettivamente un disco di grande qualità. |
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Senza Black Album sarebbero underground. |
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Vi piacerebbe essere vecchi come i Metallica a 60 anni. |
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Sinceramente sono in disaccordo con gli ultimi commenti....sei vecchio quando sei vecchio di testa, come sono loro. Gente come i Testament, stessa età circa, sono tutt'altro che ridicoli. Fanno dischi ormai perchė hanno fans che comprano tutto ciò che fanno a prescindere. Onore a loro perchė hanno creato un brand devastante, ma se parliamo di musica (siamo qui per questo no?) allora questa roba ė evitabile. Ciò che ha di bello quest'album lo ha solo perchė erano belle le canzoni originali |
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E sì Pink Christ, è quello che ho provato a spiegargli |
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Duke lo spirito anticonformista va bene quando hai 15-20 anni e vuoi spaccare il mondo. Adesso son cresciuti han famiglia e farebbero ridere se si mettessero a fare thrash old school anche perchè, diciamoci la verità, non sanno più suonare come una volta. E cmq se vogliamo son molto più anticonformisti loro che ogni volta fanno gli album senxza pensare a cosa penseranno i vecchi o i nuovi fan. Gli va di farlo e lo fanno. Lo fanno solo per i soldi? Può essere (anche se album come lùlù non son per niente commerciali, anzi è veramente difficile da ascoltare) , ma cmq fanno quel cazzo che gli pare senza preoccuparsi troppo se i fan continuano a sparagli la stessa merda da 30 anni. Io il disco non lo comprerò perchè ormai compro solo album che vanno dal 98 in su per me, voglio solo capolavori perchè ho già gli scaffali pieni e una famiglia a cui badare, ma ho sentito qualcosa ed è un ascolto piacevole, molte canzoni rendono bene e fa piacere riascoltarle in una nuova versione. I metallica non hanno più 20 anni, non faranno mai più un master of puppets, ma son musicisti a cui piace suonare e sperimentare ed è quello che han sempre fatto e per questo gli ammiro tantissimo. |
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100 minimo. capolavoro assoluto! |
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Hanno pubblicato una cosa impubblicabile, complimenti |
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Per quelli come me, il solito album privo di qualunque magia e interesse. Un cazzeggio musicale incensato dalla nobile orchestra classica. Per i boccaloni onnivori, album trasversale che accontenta i fan che ingoiano ogni "merda d'artista" e quelli che divorano svariati generi musicali. |
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Io neanche ho ascoltato questo Lavoro però mi è capitato di sentire Tuesday's gone dal vivo con Pepper Keenan e compagnia bella.. Dicono ancora la loro... Poi chiaro che i Metallica di 35 anni fa non ci sono più.. |
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Non ho ascoltato nulla e penso che non lo farò, men che meno prenderlo visto che la scaletta non mi entusiasma e la maggior parte dei commenti parla chiaro.
Peccato, perché il l primo S&M invece mi piace molto.
Come qualcuno ha fatto notare, in America il Business viene prima di tutto e a tutti i costi e quindi non è che mi stupisca molto di tutte ste operazioni per fare soldi, se hanno successo, meglio per loro!
Quello che non trovo corretto invece è prendere spunto da questa operazione di marketing per (continuare a) denigrare il gruppo che, età, acciacchi e problemini vari in ogni caso live spacca ancora e un loro concerto vale j soldi spesi.
Che poi non facciano più album più o meno trash memorabili..d accordo..ma si potrebbe discutere. |
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Ho riascoltato Ride the Lightning e Master of puppets, eeeee ancora non riesco a credeghe che siano le stesse peghsone degli ultimi 25 anni. Ma eghano davvero loro ? Sono diventati Fashion Metal. Cheeeeeee peccato ! |
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E' proprio vero che agli americani puoi vendere anche la cosa più inutile del mondo....basta pubblicizarla bene e loro ci ricascano come al solito!....i metallica?...dopo Load...potevano tranquillamente abbassare la saracinesca della bottega...gli va solo bene che sono americani e che si riciclano ancora alla soglia dei 60 anni per il pubblico americano medio...quello che dal rap ti passa ai metallica per poi finire con Lady Gaga....siamo alla frutta...sv! |
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...dariomet mi dispiace che non ti sei accorto che i metallica di oggi sono solo la copia sbiadita di quelli ....degli anni 80.....che raschiano il fondo del barile....basta vedere i cofanetti....i live sinfonici ... i costosissimi concerti.....e per te non battono cassa?....e poi li vedi uscire dai negozi di gucci.....dove e' finito lo spirito anticonformista di un tempo? |
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Voto 40 solo per l'amore che provai per questa band |
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forse in 28 anni che ascolto metal difficilmente mi è capitato di ascoltare una schifezza di pari livello questo scempio. a partire dalla scaletta al limite del patetico, arrangiamenti senza senso e una produzione ridicola senza parlare di una prestazione di Hetfiel imbarazzante. Mi chiedo perche ste band oramai bollite si ostinino a fare robe tipo questa....cosa. Sicuro i soldi...ma la dignità=
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Ascoltai per la prima volta i Metallica nel 2003, proprio con il primo S&M, subito dopo passai a St. Anger, inutile descrivervi la delusione. Quando poi ripercorsi la discografia a ritroso non potei fare a meno di pensare a quanto l'orchestra esaltasse la potenza e la scrittura dei Metallica ed in questo senso S&M2 è la loro definitiva consacrazione.
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Il primo mi e' piaciuto molto,questo meno.....ma Orion faceva schifo suonarla in chiave sinfonica???Boh! |
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In ultimo mi sembra evidente che questo è un prodotto soprattutto per i fan,chi non li conosce non inizierà da questo disco e chi li detesta non cambierà idea per questo disco |
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per rispondere a duke invece..i metallica hanno bisogno di soldi??e lulu ma pure hardwired ti sembrano album commerciali per far soldi????? |
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che poi dire non azzeccano un album dal dopo black album è un opinione mica un dato di fatto |
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E' peggio del primo, infatti ha 10 punti in meno |
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S&M 1 che faceva cagare con un'orchestra di riempitivo senza un minimo di riarrangiamento..voto che gli avete dato 80.
L'abominio di St.Anger voto 50..se lo faceva la band sconosciuta senza il monicker Metallica gli avreste dato 0 spaccato.
S&M 2 scrivete che è peggio del primo..eppure si becca 70.
I Metallica non azzeccano un disco dal dopo Black album c'è poco da fare al di là dei vostri voti ingiustificati. |
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...band leggendaria....che da decenni scivola sempre piu' in basso.....tra scarsa ispirazione.....sfrenata voglia di soldi....una delusione enorme....difficile da digerire.... |
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L'unica nota positiva è che i figli e le figlie dei membri dell'orchestra potranno dire: papà mio ha suonato con i Metallica! |
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Non lo voglio nemmeno ascoltare! Mi è bastato il primo che comprai all'epoca e che ho ascoltato pochissimo.
Sta roba per me è inutile!
Meglio il metallo puro anche se arrugginito! |
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Scusate la punteggiatura, ma ero convinto che si vedesse l’andare a capo inviando i messaggi. Spero sia comprensibile comunque ciò che ho scritto. |
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Boh, io ho provato tanta noia. Anche un leggero senso di pena nel vedere James così gonfio e invecchiato, ma sappiamo cosa sarebbe successo dopo pochi mesi.
Detto questo le note positive:
Produzione mostruosa
The day that never comes (meglio dell’originale)
Anesthesia
Negative:
Tutto il resto!
Stesse canzoni e arrangiamenti di SM1, stessa opener strumentale...ci voleva tanto a fare Orion o ,scelta ancora più coraggiosa,To Live Is To Die?... brani come fade to black, sanitarium o creeping death ignorati come 20 anni fa.
Di canzoni di Hardwired non se ne salva una con l’orchestra.
Nemmeno un inedito. Nel 99 ne fecero 2.
Le versioni acustiche proposte sono noiosissime.
Per me bocciato! |
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Non sanno più cosa fare x me inutile |
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Ma peghche' fanno queste cose ? Peghche' queste pacchianerie ? Io eeee non sono un inossidabile del trash, ma sentire classisci del scenere riletti in chiave sinfonica...Insomma..... E' come se i Fear Factory eseguisseereo in chiave Neomelodica napoletana i loro classici ! Sentighe un Nino D'Angelo che canta Self Bias Resistor o Scapegoat sarebbe agghiasciante ! Questo eee' per rendere l'idea di tali pacchianerie. L'unica cosa che mi piasce, eeeee' l'omaggio della copertina alle opere destrutturate di Fernandez Arman ! |
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In 3 parole: una cacata allucinante. |
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Grande album, l'unica pecca é, a mio avviso, il fatto di aver ripetuto canzoni di s&m del 2000...era meglio fare tutte tracce che non erano presenti in quel doppio disco. |
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Ho letto parecchie critiche a questo live. A me personalmente piace molto, è vero che James canta abbastanza sottono, ma l'età è quella che è. I pezzi si adatanno molto bene all'orchestra, come Moth Into Flame, One, Master Of Puppets, For Whom The Bell Tolls. Infinitamente migliore del primo S&M. 82. |
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@Ulver: porca miseria hai ragione, ho sublimato il sogno di vederla in setlist
@Indigo: anche a me Bob sta molto simpatico e lo ritengo un ottimo musicista, a maggior ragione mi spiace che nei Metallica sembri un pesce fuor d'acqua
@Micologo: Mi spiace, non era mia intenzione |
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Io ero presente al concerto e un'altra cosa che si notava tantissimo era la fatica di Hetfield... era davvero cotto!
Oltre a questo, c'è stata una pausa di ben mezz'ora tra la prima e la seconda parte del concerto che ha avuto lo sfortunato effetto di raffreddare gli animi. Considerato che poi sono ripartiti con i movimenti di Prokofiev e Mosolov, quando hanno ricominciato con il "metallo" vero eravamo tutti mezzi addormentati.
Inoltre, l'acustica del Chase Center è buona solo ai "piani bassi". Sulle gradinate in alto il suono arrivava spesso distorto.
Una grande emozione il poter vivere in presenza un tributo a un concerto che segnò la mia gioventù, ma c'era troppo odore di bollito.
Ah: Fade to Black non era presente nemmeno nel primo S&M. |
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Potevano suonare pezzi non contenuti nel precedente per rendere questo sm2 piu originale. |
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"tanti anni fa, agli albori della mia frequentazione della rete e del mio ascolto di musica pesante, la versione contenuta su S&M fu il primo pezzo dei Metallica in assoluto che ascoltai; il problema fu che mi abituai talmente tanto a quel sound pomposo, che la prima volta in cui ascoltai la versione originale del disco non mi piacque!". Quanto me so' sentito vecchio! |
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Una delle poche volte in cui ho votato: 40 e sono di manica larga, e non aggiungo altro per non fare tiro al piccione... |
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Niente da dire sulla disamina però mi spiace davvero per Robert Trujillo, qui simpaticamente invitato a chi l'ha visto... Io amando il crossover so quanto sia un grandissimo bassista funk, basta sentire gli infectious Grooves e quanto fatto nei Suicidal Tendencies. Con i Metallica è brutto dirlo ma c'entra poco, certo per lui è ancora oggi un sogno essere in una delle band più leggendarie di sempre però è come se il suo estro fosse limitato dal dover suonare "solo" thrash. Ultima cosa: quindi bisognerà aspettare S&M 3 per sentire Sanitarium? Spero non altri vent'anni |
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Ma si ..concordo con recensione e voto..come detto il punto più alto del live è pulling teeth con tanto di contrabbasso |
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Tracklist
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1. The Ecstasy of Gold 2. The Call of Ktulu 3. For Whom the Bell Tolls 4. The Day That Never Comes 5. The Memory Remains 6. Confusion 7. Moth Into Flame 8. The Outlaw Torn 9. No Leaf Clover 10. Halo on Fire 11. Intro to Scythian Suite 12. Scythian Suite, Opus 20 II: The Enemy God And The Dance Of The Dark Spirit 13. Intro to The Iron Foundry 14. The Iron Foundry, Opus 19 15. The Unforgiven III 16. All Within My Hands 17. (Anesthesia) - Pulling Teeth 18. Wherever I May Roam 19. One 20. Master of Puppets 21. Nothing Else Matters 22. Enter Sandman
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Line Up
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James Hetfield (Voce, Chitarra) Kirk Hammett (Chitarra) Robert Trujillo (Basso) Lars Ulrich (Batteria)
Musicisti Ospiti San Francisco Symphony (Orchestra)
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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